di Maestra Rosalba

sabato 6 ottobre 2012

Tutta la classe si è appassionata di scienze. In cosa ho sbagliato?

L'altro giorno in classe abbiammo parlato di un argomento nuovo di scienze, spiegato, argomentato, utilizzato esempi. Poi ieri è stata l'ora delle domande, tantissime mani alzate che si levavano verso il soffitto, agitazione nei banchi, voglia d'intervenire e soprattutto in tanti a conoscere gli argomenti.
D'un lampo mi è passata di fronte la certezza che a questi miei alunni piacciono le scienze e ho detto "Ah se vi piacessero le altre materie come vi piacciono le scienze!"

Facciamo grammatica, si dice che la grammatica è quasi come l'aritmetica nell'immaginario di chi a scuola c'è stato qualche decennio fa, e a questi gli piace la grammatica: è tutto un sollevar di mani, un ragionare fitto, un dire "ah no è così, ora l'ho capito". Ma la grammatica la fanno come se fosse uno scarabeo per giocare a capire le parole, a incastrarle bene nel discorso e scoprire perché stanno lì e non altrove, che lavoro fanno e perché non ne possono fare un altro, o perché a volte lo fanno doppio.

"Ma qualcosa devo averlo sbagliato perché non sono bravi nei temi" mi sono detta dopo il primo tema dell'anno. Fatto con ancora il sapore del sale in bocca dei recenti bagni al mare era scarno, povero di spirito e di emozioni, con pochi timidi accenni al futuro. Mi ha deluso e mi sono chiesta dove ho sbagliato convincendomi che questi miei alunni non amano scrivere.

Questa è una classe che ci mette un po' a carburare lo dimentico puntualmente di fronte a testi  che non fanno centro nella mia mente, che non  sono quello che mi aspetto.

Poi passano i giorni e alla terza settimana l'inizio d'anno è già un pallido ricordo, le penne si sono scaldate, le menti sono contentrate nello scopo per cui si sta seduti a scuola, ecco che comiciano a scorrere veloci e riga dopo riga sono un periodo, un discorso infine un tema. Ecco che i fatti mi smentiscono. Sì questi sanno scrivere anche i temi e a volte lo fanno con la consapevolezza di scrivere per farti piangere perché hanno imparato prima di tutto che il tema deve piacere alla maestra.
E quando è così hanno capito tutto. Si scrive anche per chi legge e non solo per raccontarsi.



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2 riflessioni:

Daniela ha detto...

Buon giorno,
questo tema mi interessa molto perchè lo sto vivendo con mio figlio di 8 anni (terza elementare. All'improvviso non scrive più volentieri: periodi poco chiari, sempre gli stessi quattro vocaboli, come lo posso aiutare?

Rosalba il 16 ottobre 2012 alle ore 18:54 ha detto...

Salve, la passione per la scrittura dipende da molti fattori: la varietà degli argomenti presentati a scuola, l'interesse che rivestono per i bambini, il modo di presentarli facendo leva sulle loro esperienze. Ciò premesso può accadere che a un bambino non piaccia comunque racocntare e raccontarsi. Lo spi può allora aiutare a leggere di più. La lettura apre molto finestre sul fronte sia delle conoscenze che della capacità di scrittura. Il tutto condito da tanta pazienza perché poi un bambino può maturare le proprie passioni anche dopo anni, quando le spernze sembrano perse.

 

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