di Maestra Rosalba

martedì 13 gennaio 2009

Laboratorio delle regole condivise

Siamo a metà anno scolastico circa e per per chi ha una classe prima di scuola Primaria, questo è il momento ideale per parlare di regole. Il termine parlare non è usato a caso: perchè il dialogo e l'ascolto sono il terreno sul quale seminare.
Ora i bambini hanno preso familiarità coi docenti e si è instaurato un rapporto di reciproca fiducia; sono in grado di scrivere in maniera scorrevole e cosa più importante è possibile stabilire le nostre regole di vita quotidiana in maniera "negoziata" e "partecipata".
Lo possiamo fare rendendo protagonisti i bambini delle loro scelte, sostenedoli nell'impegno di rispettare le regole che non sono un obbligo ma una necessità, una sorta di strada tracciata in maniera collettiva, un percorso costruito assieme, foriero della capacità dei bambini di costruire la capacità di dire cosa è giusto e cosa è errato.
Questa attività parte dalla certezza che i bambini sanno scegliere e che spesso sono fuorviati dalla indecisione degli adulti e dalle troppe indicazioni spesso contradditorie tra famiglia e scuola e fra gli adulti stessi.
Vi occorre solo qualche ora di tempo, la classica vecchia lavagna, il quaderno e po' voglia di chiaccherare con i vostri alunni e di ascoltarli.
Prima dell'inizio dell'attività ci siamo accorti che nel cassetto della cattedra era passato un Topino per via di un dentino caduto ieri. Grande stupore e ilarità generale mentre ci siamo immaginati il Topino che impacchettava i soldini in una scheda e girovagava per la cattedra.
Poi con i bambini sereni e ben disposti ho iniziato così:
Poi ho chiesto ai bambini di esprimersi a turno e per alzata di mano (perché le regole si imparano utilizzandole) su cosa sono le cose da fare a scuola, abbiamo fatto una sorta di brainstorming e ne abbiamo trovato tante, ne abbiamo discusso, protraendo la discussione fino a quando non abbiamo selezionato quelle più adatte a noi, parlando del perchè è necessario evitare certi comportamenti o perchè è necessario avere certi atteggiamenti evitandone altri.
Al termine di questa attività abbiamo stilato un elenco di regole così: Le abbiamo scritte così come sono state dette, sarà curioso in seguito rileggerle assieme e poterle ridefinire affinadole e modificandole.
Al termine abbiamo deciso di firmarle tutti: alunni e maestre. Poi ho proposto di farle firmare ai genitori. Ogni bambino dovrà quindi spiegare di cosa si tratta ai genitori e chiederà che firmino le nostre regole. Speriamo bene!


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9 riflessioni:

lella il 13 gennaio 2009 alle ore 21:41 ha detto...

belle le regole.........
ma nella realtà,come al solito,faranno fatica a mantenere le promesse fatte, ahimè :-(
l'importante è provarci.
cmq vieni a trovarmi:c'è un premio x te .
Lella

Rosalba il 14 gennaio 2009 alle ore 18:50 ha detto...

ciao Lella grazie per il premio :-))
Sono bamibni ora fanno fatica ma in futuro magari se ne ricorderanno. Intanto noi si semina.
Rosy

Anonimo ha detto...

Ciao Rosi anche noi siamo in clima di spolverare di nuovo " le regole" Si fa spesso, ma ogni tanto è bene farlo in modo più incisivo. E' vero qualche semino rimane sempre e chissà forse nascerà un germoglio. noi ci speriamo sempre

Rosalba il 15 gennaio 2009 alle ore 15:01 ha detto...

ciao Elisa, quando lo farai mi piacerebbe condividere con te la metodologia. Le regole hanno sempre bisogno di strategie particolari e per me sarebbe utile uno scambio, anche perchè è un discorso che in prima è solo agli inizi

Anonimo ha detto...

ciao rosi solo ora leggo. Proprio ieri, continuando sul filo del gioco abbiamo lavorato sulle regole in un modo particolare Devo pubblicarlo sul blo,g ma oggi pare che ci siano problemi con tiscali. vedo se riesco apubblicarlo più tardi. Ad ogni modo , se ti va di leggerlo gradirei un tuo parere .
ciao

Dirigenti Toscani il 18 gennaio 2009 alle ore 11:39 ha detto...

Anch'io ho una prima e anch'io con la mia collega sto iniziando a parlare e lavorare con i bambini sulle regole condivise. Mi piacerebbe scambiare materiali e opinioni con te.

Rosalba il 18 gennaio 2009 alle ore 11:54 ha detto...

Ciao Marina ne sarei ben felice. Ho creato questo spazio pensando ai bambini. Ma mi piacerebbe tanto che fosse anche terreno di confronto per noi maestre, destinate a diventare insegnanti prevalenti e senza il conforto dello scambio e del sostegno reciproco tra docenti della stessa classe. Possiamo provarci a farlo sul web mettendo a confronto strategie, metodi e contenuti e cercare di gestire noi un pò di innovazione didattica. Io non credo alle sperimentazioni calate dall'alto. Perchè non tengono conto nè dei bambini nè dei docenti. Credo nella nostra capacità che cresce nel continuo contatto con gli alunni.

Dirigenti Toscani il 20 gennaio 2009 alle ore 14:39 ha detto...

Bene allora cominciamo: hai qualche testo d'appoggio utile da usare quando si parla di regole? penso a qualche libro di letteratura per l'infanzia o qualche storia particolarmente adatta. Credo che l'aggancio con la letteratura sia sempre fondamentale, fin dalla prima classe.

Rosalba il 21 gennaio 2009 alle ore 16:16 ha detto...

Anche io ho una classe prima per ill secondo anno, per via del fatto che ho cambiato sede. Anche lo scorso anno ho svolto lo stesso laboratorio. Quest'anno l'ho riproposto, in versione leggermente modificata, anche perchè sono diversi i bambini. Sostanzialmente sono più calmi e riflessivi. Quando inizio questa attività, che faccio durare al massimo per due lezioni, mi baso sui fatti che accadono in aula: ad esempio se c'è una diatriba tra i bambini approfitto per introdurre l'argomento dicendo "domani facciamo un lavoro speciale" creo un pò di attesa e di aspettattiva, poi procedo come ho spiegato nel post. Solo dopo aver fatto scrivere le regole, introduco un testo da analizzare e ne approfitto per lavorare sulla comprensione del testo, attraverso il raffronto dei comportamenti tenuti nella realtà e di quelli che invece ci propone il testo. Nel mio lavoro non uso una guida unica di riferimento. Faccio riferimento ai contenuti della progettazione di classe e mi vado a cercare di volta in volta quanto mi occorre, commisurandolo all'attività che devo svolgere. Trovo utili le edizioni dei libri delle classi precedenti che contengono spesso racconti brevi sui bambini. I bambini amano sentire raccontare dei loro coetanei, perchè si identificano e si riesce a mantenere viva l'attenzione. Anche internet è una fonte utile per i racconti e poesie adatte ad approfondire gli argomenti.

 

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