di Maestra Rosalba

martedì 11 maggio 2010

Un Cartone Animato per Conoscere Padre Matteo Ricci

Un cartone animato per conoscere su Padre Matteo Ricci, di cui ricorrono oggi i 400 anni della morte.
Padre Matteo Ricci naque a Macerata, il 6 ottobre 1552 e morì a Pechino l' 11 maggio 1610, è stato un gesuita, matematico, cartografo ed esploratore italiano.
Egli fu missionario in Cina dal 1582 sino alla morte avvenuta  nel 1610. Vissuto al tempo della Dinastia Ming, Matteo Ricci  è riconosciuto come uno dei più grandi missionari della Cina. Egli ricevette il  nome in mandarino, che era Lì Mǎdòu (利瑪竇), all'interno cerchia dei mandarini ricevette il titolo onorifico di Studioso confuciano del grande Occidente (泰西儒士, Tàixī Rúshì).

La vita
Nacque in una famiglia nobile di Macerata. Dal 1561 studiò nel Collegio dei Gesuiti della città natale. Nel 1568 fu inviato dal padre a Roma per studiare giurisprudenza al Collegio Romano. Attratto dagli ideali e dalle attività dei Gesuiti, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1571 a Sant'Andrea al Quirinale. Si dedicò poi a studi scientifici ed in particolare ad astronomia, matematica, geografia e cosmologia. 
Nel frattempo  maturò la decisione di dedicarsi ad attività missionarie. Dopo una breve permanenza in Portogallo si recò l'India con 14 confratelli. Qui trascorre alcuni anni, insegnando materie umanistiche nelle scuole della Compagnia. Nel 1580 fu ordinato sacerdote a Kochi (India), dove celebrò la prima messa il 26 luglio. Nel 1582 lasciò l'India e partì per la Cina, paese nel quale i gesuiti, fin dalla fondazione dell'ordine nel 1534, desideravano recarsi per la loro opera di evangelizzazione.

Come arrivò alla corte dell'Imperatore
Visse inizialmente nella Cina meridionale, perché il resto del paese era proibito agli stranieri. Qui imparò la  lingua e i costumi cinesi e produsse la prima edizione della sua opera cartografica, intitolata Grande mappa dei diecimila Paesi, che univa le conoscenze geografiche dei cinesi a quelle degli occidentali.
Prima di raggiungere la capitale Pechino Matteo Ricci impiegò 18 lunghi anni, durante i quali si trasformo anche fisicamente vestendo abiti cinesi e assumendo un nome cinese, con l'approvazione del Capo della compagnia dei Gesuiti e di papa Clemente VIII.
Scelse così di apparire come un colto confuciano nella convinzione che questa immagine fosse più apprezzata e meglio considerata nelle società cinese dell'epoca; si lasciò crescere barba e capelli, facendosi portare in portantina dai servi. Egli riuscì ad arrivare fino alla corte dell'Imperatore e a dire messa in pubblico. In poco tempo divenne amico dei personaggi Cinesi più importanti.
Padre Matteo Ricci introdusse nella cultura cinese i primi elementi di geometria euclidea, di geografia e di astronomia con l'uso del sestante.
Morì a cinquantotto anni e fu il primo straniero non diplomatico a essere sepolto in Cina.

I meriti culturali e scientifici
Matteo Ricci si adoperò per introdurre presso i cinesi la scienza occidentale. Fece conoscere i progressi tecnologici europei. Mostrò ai letterati confuciani e le personalità importanti un orologio automatico e la carta geografica del globo.
Fece conoscere ai cinesi alcune opere fondamentali del pensiero occidentale.
Nel 1607 Ricci, insieme con il matematico cinese convertito Xu Guangqi, tradusse i primi libri degli Elementi di Euclide in cinese. Inoltre Ricci si dedicò alla realizzazione di un atlante mondiale in cinese, curando personalmente la traduzione dei nomi europei nella lingua locale. I nomi sono usati tutt'oggi in Cina.
Ricci, inoltre, fece conoscere all'Europa molti aspetti della civiltà cinese.

Il cartone animato he segue è stato realizzato dalla 4^ dell'istituto Comprensivo "Simone De Magistris" di Caldarola, nell'a.s. 2008/09. Racconta la vita di padre Matteo Ricci. La classe ha vinto il concorso "Matteo Ricci: un antico ponte fra Macerata e la Cina"


Fonte:
Tg3 Leonardo del 11/5/10


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2 riflessioni:

Rosaria il 13 maggio 2010 alle ore 19:36 ha detto...

Un cartone animato che meritava di vincere.
Bella la storia di Matteo Ricci.
Viviamo tutti sotto lo stesso cielo e camminiamo tutti sulla stessa terra, eppure, ancora non ci comprendiamo.
La voce dei bambini che accompagnano la storia il video mi fa sperare in un futuro migliore.

Un bacione

Rosalba il 14 maggio 2010 alle ore 07:52 ha detto...

Anche a me è piaciuto molto il cartone animato. Amo i lavori dei bambini e non mi sono fatta scappare l'occasione di divulgarlo per rendere onore a Matteo Ricci.
Una storia affascinante la sua e fuori dall'ordinario.

Un bacione grande

 

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