di Maestra Rosalba

mercoledì 2 giugno 2010

Indicatori E Descrittori Per La Valutazione Nella Scuola Primaria

La valutazione
La valutazione costituisce un momento cruciale della vita di una classe e in particolare per l'insegnante che deve esprimere un giudizio sul grado di competenza. Tutti sappiamo quanto è difficile valutare qualcosa che attiene una persona, perchè la valutazione dovrebbe essere quanto più possibile obiettiva e restituire alla persona un giudizio nel quale riconoscersi.
In una classe con tanti elementi sono tanti i fattori che influenzano una visione obiettiva di ciascun alunno. Intanto perchè anche gli esiti delle  prove di verifica non sempre rispecchiano le capacità individuali, poi perchè sono inevitabili i paragoni tra le diverse prestazioni. Ciascun alunno si presenta con sfumature differenti che è impossibile riportare nel giudizio globale, se poi si tratta di un voto è oggettivamente improbabile che esso possa rappresentare un livello competenza.

Un esempio classico: due alunni diversi uno stesso voto
Uno stesso voto contiene in se  elementi anche diametralmente opposti, un esempio per tutti l'alunno bravo che ha molta memoria che ricorda anche solo dalla spiegazione che però non approfondisce, non esegue compiti e si concentra su altro e l'alunno che ci mette tutto il suo impegno, esegue sempre i compiti studia con costanza ma ottiene risultati mediocri in termini di rendimento, chi dei due merita il voto più alto?
E' ovvio che al secondo va riconosciuto  l'impegno e al primo  le buone doti personali.
Se prendessero entrambi un sette, questo voto è sostanzialmente un voto fatto di elementi diversi.
E se l'insegnante decidesse di dare maggior valore all'impegno? In questo caso non terrebbe conto della competenza e delle capacità personali.
Se invece riconoscesse la competenza/capacità personale dovrebbe valutare di meno l'alunno che si impegna di più.
Già la valutazione è questo.
Fatta da persone per persone, la cui visione è sempre filtrata da mille fattori. Ed omettiamo di elencare quelli che derivano da simpatie personali, inclinazioni ed empatia, anche se un docente non dovrebbe manifestarli, tutti noi abbiamo esperienza di fatti simili raccontati dai bambini.

Griglie con indicatori e descrittori per la stesura dei giudizi
Per aiutarci ad essere più obiettivi nelle valutazioni esistono le griglie con gli indicatori e i descrittori, esse vanno utlizzate facendole corrispondere alle prove di verifica e a fattori come l'impegno, la costanza, la partecipazione, la collaborazione nel gruppo, la socialità e il comportamento.
Nella scuola Primaria, più che sommativa la valutazione deve essere formativa, deve incoraggiare, promuovere l'impegno successivo. Va spiegata ad alunni e famiglie sia per i criteri adottati sia nell'esito che deriva dall'adozione di quei criteri.

Eccco una serie di link in cui trovate indicatori, descrittori e criteri di valutazione aggiornati alle ultime modifiche ministeriali:

La valutazione nella scuola Primaria dell'Istituto comprensivo di Cavaglià.


Valutazione in decimi dell'Istituto Comprensivo  Amari Roncalli.


C'è abbastanza materiale per orientarsi, io personalmente utilizzo quattro parole chiave sul quale costruisco la descrizione dello stato dell'arte nel giudizio finale riferito all'alunno: conoscere, comprendere, sistemare e riutilizzare, su questi indicatori poi innesco riferimenti personali, basandomi sulle rilevazioni (esiti di attività, partecipazione, collaborazione) che annoto durante l'anno.

Ulteriori approfondimenti nella lettura di questo articolo La valutazione autentica su Scientificando di Annarita Ruberto.

Il limite maggiore della valutazione tradizionale sembra collocarsi “in ciò che” essa intende e riesce a valutare. Valutando ciò che un ragazzo “sa”, si controlla e si verifica la “riproduzione” ma non la “costruzione” e lo “sviluppo” della conoscenza e neppure la “capacità di applicazione reale” della conoscenza posseduta (Comoglio).
Una valutazione che voglia essere maggiormente autentica dovrebbe consentire di esprimere un giudizio più esteso dell’apprendimento e cioè della capacità «di pensiero critico, di soluzione dei problemi, di metacognizione, di efficienza nelle prove, di lavoro in gruppo, di ragionamento e di apprendimento permanente» (Arter & Bond,1996).

Nel post è presente un interessante e-book, liberamente scaricabile, che approfondisce la tematica della valutazione autentica e lo sviluppo di rubriche di valutazione.


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2 riflessioni:

Chiara il 3 giugno 2010 alle ore 15:35 ha detto...

grazie Rosalba, come ogni anno i dubbi sulla valutazione fioriscono a primavera. Come valutare l'impegno se i voti delle prove eseguite non lo contemplano? come renderlo evidente in poche righe e qualche numero sulla pagella? con il materiale che suggerisci spero di riuscire a risolvere al meglio alcuni dubbi.
grazie ancora
Chiara

Rosalba il 4 giugno 2010 alle ore 16:56 ha detto...

Chiara i tuoi dubbi sono gli stessi che ho io ogni quadrimestre. Di tutto l'anno è il periodo che amo meno. Cerco cmq di elaborare i giudizi con molto tatto e prudenza.

Un caro saluto

 

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