La poesia è una delle più nobili arti umane. Fin dall'infanzia l'uomo prova a raccontare emozioni, sentimenti, a ridipingere e rappresentare la realtà usando le parole. Che sia in rima o che si esprima in versi sibillini essa tenta di comunicare agli altri ciò che portiamo dentro. Leggere una poesia, commentarla o declamarla è quasi indossare i panni del poeta che l'ha scritta, fare proprio quel momento unico della vita raccontato attraverso le parole.
La poesia nella scuola Primaria
Il momento più toccante dell'insegnamento è a mio avviso, leggere le prime produzioni, i primi tentativi poetici dei bambini, sia che si tratti di filastrocche ricolme di innocenti rime, sia che si tratti di versi sparsi. Nulla è più sublime di un bambino-poeta. Il bambino-poeta non scrive per incantare, non scrive nemmeno per raccontare e affabulare, il bambino-poeta semplicemente esprime se stesso e il suo mondo, scrive comunicando gli affetti più cari. Non per nulla i primi versi sono rivolti alla mamma e al papà o alle prime amicizie.
Se un bambino vi regala una poesia conservatela per la vita. Nessun altro dono sarà cosi puro e sincero. Un giorno magari cambierà idea. Ma i suoi versi avranno scolpito, quasi come sulla pietra, il bene che vi vuole.
Il 20 marzo è la giornata mondiale della poesia
In realtà la giornata è fatta coincidere, secondo alcune fonti, con il giorno dell'equinozio di primavera. Che quest'anno cade il 20 marzo.
A scuola è inevitabile fare riferimento a questa celebrazione, patrocinata dall'Unesco a sottolineare l'importanza della poesia nell'espressione umana. Insegnare ai bambini a esprimersi attraverso i versi è non solo una pratica didattica aderente gli apprendimenti, ma anche un modo per esprimere ciò che si prova, non solo gioia, felicità e amore ma anche frustrazione, tristezza o rabbia, per esprimerli nel giusto modo, trasformando in sentimenti e in parole un momento della vita. Un modo per raccontare inoltre, le immagini del mondo che ci circonda nel bene e nel male.
A scuola è inevitabile fare riferimento a questa celebrazione, patrocinata dall'Unesco a sottolineare l'importanza della poesia nell'espressione umana. Insegnare ai bambini a esprimersi attraverso i versi è non solo una pratica didattica aderente gli apprendimenti, ma anche un modo per esprimere ciò che si prova, non solo gioia, felicità e amore ma anche frustrazione, tristezza o rabbia, per esprimerli nel giusto modo, trasformando in sentimenti e in parole un momento della vita. Un modo per raccontare inoltre, le immagini del mondo che ci circonda nel bene e nel male.
Ma vi siete mai chiesti come compone il poeta? Come si svolge il duro lavoro di taglia a cuci, disfa e incolla, sposta, aggiusta, ascolta, ripeti?
Ecco un inedita poesia che prova a raccontare come il poeta, "partorisce" i suoi versi
Il poeta
Il poeta accarezza i versi,
li poggia sui fogli sparsi.
Fa volare in aria le parole,
diventano petali accarezzati dal sole.
Ogni rima incastra e poi sposta,
la ripete e la musica ascolta.
Le parole diventano suono
il rumore profondo dell'uomo.
Il pensiero diventa parola,
racchiudila in mano e il tuo cuore vola.
(Rosalba)
Chiedo cortesemente a chiunque decida di "raccogliere", utilizzare o proporre ai bambini o qualsivoglia persona, di non modificare le poesie e di citare sempre l'autore. Grazie.
Per saperne di più sull'utilizzo della poesia come strumento di biblioterapia
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