di Maestra Rosalba

domenica 13 marzo 2011

Breve Storia Dell'Unità D'Italia Per I Bambini

Per i tantissimi che cercano in questi giorni un breve storia dell'Unità d'Italia, ho preparato questo  riassunto adatto ai bambini della scuola Primaria e con piccoli aggiustamenti ai bambini di scuola dell'Infanzia, sotto trovate anche il file in download.

L'Italia pre-unitaria
Nel milleottocento l'Italia non era unita come la conosciamo oggi, ma divisa in tanti piccoli stati: il Regno Lombardo-Veneto, il Regno di Sardegna, lo Stato della Chiesa e il Regno delle Due Sicilie, i Ducati di Modena, Massa e Carrara, di Lucca e di Parma, il Granducato di Toscana.
Buona parte dei territori del nord e del centro, fatta eccezione per il Regno di Sardegna che era governato dal Re Vittorio Emanuele I, erano sottomessi all'Austria. Questa situazione rendeva l'Italia una penisola poco sviluppata ed economicamente arretrata rispetto agli altri stati Europei.

Il risorgimento e le società segrete
In questo clima iniziò il Risorgimento, cioè il periodo in cui gli abitanti della Penisola diedero vita alle iniziative per la sua riunificazione. Le persone che s'impegnarono per perseguire l'idea dell'Unità d'Italia si chiamavano patrioti. Ma queste idee di liberazione non potevano circolare liberamente e quindi i patrioti si riunirono in società segrete.  La principale società segreta di quel periodo fu la Carboneria e i suoi componenti si chiavano Carbonari. Svolgevano le loro attività di nascosto per evitare che gli austriaci li arrestassero e imprigionassero. Di tutti i patrioti che s'impegnarono nel periodo risorgimentale si ricordano in particolare Silvio Pellico, lo scrittore di "Le mie prigioni" il racconto del  periodo in cui fu prigioniero degli austriaci e Giuseppe Mazzini che fondò la Giovine Italia mentre era in esilio in Spagna, che auspicava un Italia indipendente e repubblicana.

I moti rivoluzionari e le tre guerre d'indipendenza
L'unificazione non fu un processo pacifico, ma la conseguenza dei moti rivoluzionari, cioè le battaglie contro lo straniero. Ma i moti non bastarono e furono necessarie tre guerre d'Indipendenza per giungere all'Unità d'Italia.
La prima guerra d'indipendenza scoppiò nel 1848, il re di Sardegna, Carlo Alberto, su richiesta dei patrioti Lombardi dichiarò guerra all'Austria, inizialmente vittorioso fu poi sconfitto e dovette lasciare il regno al figlio Vittorio Emanuele II.
La seconda guerra d'Indipendenza scoppio nel 1859 ed ebbe come conseguenza la liberazione della Lombardia e della Sicilia. La liberazione della Sicilia avvenne con l'azione di Giuseppe Garibaldi che aveva un esercito di mille uomini, l'impresa è ricordata come la "Spedizione dei mille". Nel 1861 venne dichiarato il regno d'Italia con capitale Torino.
Ma l'Italia non era ancora del tutto liberata: mancavano il Veneto e il Lazio. Con la terza guerra d'Indipendenza fu liberato il Veneto e ancora restava il Lazio. Nel 1871 i bersaglieri giunsero a Roma e aprendosi una breccia nelle Mura della città liberarono Roma. Con lo spostamento della capitale a Roma fu così completato il processo di Unità.

Donwload file Piccola Storia Dell'Unità D'Italia Per I Bambini

I disegni sul Risorgimento di Midisegni.it

I disegni sul Risorgimento di Maestramary

[Aggiornamento] Antenati Risorgimentali di G. Dea


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37 riflessioni:

V1MB il 13 marzo 2011 alle ore 11:55 ha detto...

mille grazie!!!!
il mio bimbo è alla materna ma qualcosa comincia a chiedere.. mi serviva un riassunto così per prendere spunto!

Chiara il 13 marzo 2011 alle ore 15:48 ha detto...

cara Rosalba,
grazie ancora. Domani dedicherò il pomeriggio a scuola a questo argomento, con tutto quel che ho trovato dovrò lavorarci anche martedì.
Ti farò sapere, buona domenica

Anonimo ha detto...

Grazie, finalmente! Da giorni cercavo qualcosa di semplice per i miei alunni, non avevo assolutamente il tempo di lavorare anche su questo

Rosalba il 13 marzo 2011 alle ore 17:21 ha detto...

Ciao vogliounamelablu si in realtà è una traccia utile anche per i più piccini!

Rosalba il 13 marzo 2011 alle ore 17:25 ha detto...

Chiara io ho già iniziato la settimana passata, ci rimane solo da farci un testo libero. Speriamo bene!

Rosalba il 13 marzo 2011 alle ore 17:26 ha detto...

Anonimo prego! E' un piacere condividere :)

6cuorieunacasetta il 13 marzo 2011 alle ore 17:37 ha detto...

Grazie davvero, stasera racconterò la storia ai bambini, ancora piccoli per discorsi troppo lunghi e complicati.

MadreCreativa il 14 marzo 2011 alle ore 11:43 ha detto...

Davvero utile questo riassunto! Ho realizzato delle spillette fai da te per i bambini come pretesto per spiegare quest'importante festa:http://madrecreativa.blogspot.com/2011/03/festa-dellunita-ditalia-spillette.html

Maurizio Giommi ha detto...

Grazie per lo spunto...un'unica annotazione: è corretto affermare che gli Stati pre-unitari, fatta eccezione per il Regno di Sardegna, fossero sottomessi all'Austria?
Saluti e Buona Festa!!
Maurizio Giommi
Fano (PU)

Rosalba il 17 marzo 2011 alle ore 11:26 ha detto...

6cuorieuna casetta grazie a te :-))

Rosalba il 17 marzo 2011 alle ore 11:27 ha detto...

Madreacreativa grazie per i tuoi spunti creativi!

Rosalba il 17 marzo 2011 alle ore 11:32 ha detto...

Ciao Maurizio, hai ragione in realtà solo un parte era sottomessa all'Austria, durante la correzione della bozza ho preferito sintetizzare senza il dettaglio di quali territori fossero sotto dominazione straniera. Credo che aggiungere "in parte" possa ovviare ad un dettaglio che storicamente non è trascurabile.
Ti ringrazioe per il contributo.
A presto!

Unknown il 17 marzo 2011 alle ore 21:01 ha detto...

grazie Rosalba insegno italiano LS2 in francia e ne trarro utili spunti per studenti più grandi!!!

anna ha detto...

L'Unità d'Italia riassunta in modo eccellente e semplice,ideale per essere capita da piccoli e grandi.
Grazie mille :)

Rosalba il 19 marzo 2011 alle ore 14:40 ha detto...

Rosa buon lavoro e grazie!

Rosalba il 19 marzo 2011 alle ore 14:41 ha detto...

Anna, utile per fissare le date essenziali. Grazie a te!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

vorrei precisare che i bersaglieri giunsero a Roma il 20 settembre del 1870(breccia di porta pia ). nel 1871,giugno, venne trasferita la capitale a Roma. prima lo erano state,in ordine, Torino e Firenze....
buono studio bimbi

Anonimo ha detto...

grazieee mi servivaaaa!!! :D kiss

mario_the_best91 il 13 giugno 2011 alle ore 16:30 ha detto...

grazie di cuore....mi serviva un qualcosa di sintetico che potesse servirmi per un eventuale saggio breve per l esame di stato che ho a giorni...grazie ancora

sciara il 16 giugno 2011 alle ore 15:46 ha detto...

Innanzitutto grazie per il tuo contributo, è importante avvicinare i bambini alla storia... tuttavia sarebbe più corretto precisare che il sud sotto i Borbone non era né arretrato, né povero. Al contrario era il regno più ricco, più evoluto ed industrializzato degli stati preunitari. Addirittura era il terzo paese più industrializzato al mondo, dopo Inghilterra e Francia come attesta anche il premio vinto dal regno delle Due Sicilie all'esposizione internazionale di Parigi nel 1856 . Inoltre è doveroso ricordare che i popoli del sud non furono liberati, ma colonizzati dai fratelli del nord e che, in nome della libertà, subirono ogni tipo di barbarie... come infiniti documenti dimostrano e come tantissimi studiosi ammettono. Due su tutti: Antonio Gramsci che scrive: "Lo Stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e a fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando fucilando e seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti" e lo stesso Garibaldi che in una lettera all'attrice Cairoli scrive: "Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali furono incommensurabili. Non credo di avere fatto male tuttavia non rifarei la via del meridione temendo di essere preso a sassate avendo colà suscitato solo odio e cagionato squallore".

Rosalba il 18 giugno 2011 alle ore 08:06 ha detto...

Mario prego, sono contenta che ti sia utile!

Rosalba il 18 giugno 2011 alle ore 08:11 ha detto...

Quella che tu esponi, Sciara è una questione nota e dibattuta, quella che io presento è una sintesi per i bambini, che certamente tiene conto dei libri di storia ufficiali. E tu m'insegni che la storia la scrivono i vincitori. Dall'altra parte c'è la storia non scritta quella di chi ha subito e spesso ha subito i torti peggiori. Spero che da dalla mia divulgazione e dall'insegnamento semmai nasca la passione per la storia e per uno studio più approfondito che restituisca anche parte della verità.
Grazie per averlo raccontato, com'è giusto che sia.

Anonimo ha detto...

grazie mille!!! mi serviva per capire i punti più essenziali per l'esame che avrò fra pochi giorni! =)

antonio lima ha detto...

Grazie mille!!!!!! Io sono un ragazzo che frequenta la prima media e che deve fare un testo sui 150 anni per un concorso di un' associazione della mia città. Dinuovo grazie mille!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

...davvero ben fatto!
Cercavo qualcosa di simile per spiegare la Resistenza, sapresticonsigliarmi qualcosa?
rita

Rosalba il 14 febbraio 2012 alle ore 07:16 ha detto...

Appena avrò un po' di tempo lo preparo, tanto mi tornerà utile anche con i miei alunni!

sanso il 27 marzo 2012 alle ore 14:49 ha detto...

Rosalba, saranno bambini è vero, ma continuare a raccontare la favoletta dell'unità nazionale non cambierà mai la situazione di superiorità psicologica che si ha nel nord rispetto ai meridionali. Se non ci comincia a raccontare la verità ai bambini non sarà mai resa giustizia e onore ai tanti morti della fantomatica "unità". È dai bambini che nasce il nostro futuro e se vogliamo che le cose volgano per il meglio e che ci sia più giustizia e fratellanza nel nostro futuro, dobbiamo cominciare a raccontargli la verità. Oggi siamo tutti italiani, ma quella fu un'invasione e la cosa va ammessa. Se da piccoli viene loro raccontata una favoletta, questa convinzione se la porteranno dietro per tutta la vita ed è la cosa più ingiusta che possiamo dare loro. Verità innanzitutto, in ogni cosa. Solo così i nostri figli cresceranno più liberi e determinati ad avere un futuro diverso da quello che gli stiamo dando noi. Un futuro che meritano davvero e non questa menzogna stupida. Saluti a tutti.

Rosalba il 27 marzo 2012 alle ore 18:54 ha detto...

Ciao Sanso, il fatto è che anche volendo non saprei proprio dove andare cercare l'altra "verità" del quale tu parli.
Io credo che al bambino sia utile principalmente imparare a studiare e farsi un metodo. Alla primaria i contenuti si presentano come "ciò che è scritto sui libri", l'insegnante con i bambini piccoli non abbraccia né una tesi né quella contraria, semplicemente presenta ciò che i libri riferiscono. Più avanti nel tempo quando sarà in grado di formarsi un'opinione nulla vieterà al bambino e alla sua famiglia di ritenere valide altre tesi, più rispondenti alle conoscenze personali.
Grazie per il commento appassionato!

Anonimo ha detto...

Puo essere usato anche per la terza media?

Rosalba il 30 aprile 2012 alle ore 15:02 ha detto...

IO credo proprio di sì, certo poi dipende cosa serve!

Ivan il 16 maggio 2012 alle ore 14:00 ha detto...

il Regno delle Due Sicilie era LIBERO, non era sottoposto all'Austria ed era il più ricco della penisola (cfr. un articolo del Sole 24 ore del 17/3/2011). Dire che è stato LIBERATO da Garibaldi (a cui erano state mozzate le orecchie in sudamerica per furto di cavalli!) è un FALSO clamoroso! e poi, liberato da COSA? Visto che furono proprio i criminali piemontresi a DERUBARE il ricco regno duosiciliano per far sviluppare il loro regno sull'orlo della bancarotta! MEGLIO INFORMARSI prima!!!

Rosalba il 16 maggio 2012 alle ore 15:20 ha detto...

Caro Ivan anche meglio leggere prima, in questo post nessuno afferma verità storiche che non mi competono e per il quale non ho nessun titolo, ho solo predisposto un riassunto, peraltro su richiesta di colleghi e alunni, per facilitare lo studio di quel periodo storico, sulla base di quanto è scritto nei testi che adottiamo a scuola.
Farai cosa gradita se, considerato che hai sicuramente il titolo e le competenze per farlo, proporrai un'altra versione dei fatti, citando le opportune fonti, lo pubblicherò più che volentieri a tuo nome nel blog.

Anonimo ha detto...

Per un esame di 3 media va bn ?

Rosalba il 17 maggio 2012 alle ore 16:38 ha detto...

Sì come riassunto ma avere un'idea di cosa accadde prima e dopo

Giuliana il 6 luglio 2012 alle ore 11:04 ha detto...

Superiorità psicologica che si ha nel nord? Ma chi scrive ha una pallida idea di quello che è il nord Italia, lo sa che nelle regioni del nord Italia ci sono stati anni in cui l'immigrazione dal sud ha permesso di portare avanti non solo l'industria ma pure la pubblica amministrazione, essendo del Sud gli impiegati che facevano i concorsi cercando un posto fisso? Lo sa chi vive a sud che se cercate in città grandi come Milano non trovate più un solo milanese che non abbia parenti arrivati da città del sud, dando vita a una mescolanza meravigliosa? Perché parlate di sudditanza psicologica quando chi pensa a nord di essere superiore a chi proviene dal sud altro non è se non un ignorante patentato xenofobo che in mancanza della popolazione del Sud sarebbe in grado di considerarsi superiore persino agli abitanti della palazzina B del suo stesso condominio? Cominciamo a chiamare l'ignoranza col suo nome, invece di camuffarla con superiorità psicologica, e credo che ne avremo tutti giovamento. A nord e a sud.
Detto ciò, io ho imparato alle elementari tutto quello che è stato riassunto a uso e consumo di bambini delle elementari. E man mano che andavo avanti ho avuto altri elementi da aggiungere a ciò che avevo imparato. Ho modificato, confermato, smentito proprio durante il percorso scolastico quello che mi era stato insegnato alle elementari, dove per forza di cose l'argomento deve essere circoscritto. Non sono cresciuta leghista, che strano. Probabilmente non è un riassunto stringato degli avvenimenti che hanno portato all'unificazione del Paese, a falsare le cognizioni dei bambini, ma qualcosa che incontrano andando avanti. A meno che chi si scaglia contro un riassunto del genere non sia convinto che insegnare il senso della storia del Paese e dello Stato sia esclusiva prerogativa degli insegnanti elementari. Allora sì, che ci sarebbe un enorme problema. Ma andrebbe oltre la storia del processo di unificazione.

 

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