di Maestra Rosalba

martedì 22 maggio 2012

Applausi in chiesa per tutti

E si applaude in chiesa ai matrimoni, alle cresime, alle comunioni e perfino ai funerali. E nessuno, nemmeno un parroco di provincia, né un altro prelato che dica che non si applaude in chiesa. 
Poi si applaude al passaggio del feretro, chiunque esso sia, qualunque sia la causa del decesso e qualunque sia l'età: un incidente, un delitto inaudito, la malattia di un personaggio famoso. Se invece si tratta di persona comune morta di malattia non si applaude. A questo punto verrebbe da dire che un applauso post-mortem non lo si dovrebbe negare a nessuno e tanto vale farlo a tutti.
Il caro vecchio buon silenzio è andato in pensione insieme al garbo e alle buone maniere. Il cordoglio non è tale se non produce rumore.
A questo punto ci sarebbe magari da cambiare la voce su Wikipedia, perchè è davvero molto difficile spiegare cosa c'entri l'applauso con la morte e quale vittoria si celebri con l'applauso del feretro:
L'applauso è fin dall'antichità un modo per esternare la propria approvazione e il proprio consenso a una o più persone. Già gli antichi romani applaudivano i gladiatori vittoriosi nelle arene. Tale manifestazione consiste nel battere i palmi delle mani ripetutamente producendo un suono secco e forte, che solitamente unito agli applausi di altre persone risulta simile a uno scroscio.
Il problema è che abbiamo un problema con il silenzio, il silenzio ci confonde, ci rende orfani, mentre l'appaluso ci rende padri di qualcosa, ci coinvolge in un rito unanime, anche questo molto televisivo ahinoi, tendente a rimarcare la nostra presenza e non l'assenza e il distacco di chi ci lascia. Come se fosse chi rimane vivo a restare solo nell'insopportabile silenzio.


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3 riflessioni:

lanoisette il 22 maggio 2012 alle ore 18:35 ha detto...

sinceramente, gli applausi ai funerali mi sconcertano, soprattutto se son funerali di persone comuni, magari morte per una disgrazia, e non di personaggi che in qualche modo si sono distinti.
inoltre, l'applauso dovrebbe essere un segno di gioia, quindi, al massimo, lo vedo più adatto ai matrimoni. epperò, al matrimonio di mia sorella, 5 anni fa, il parroco ci redarguì perché, appunto "la chiesa non è un teatro".

Rosalba il 22 maggio 2012 alle ore 19:48 ha detto...

L'applauso ai personaggi della cultura che hanno avuto un ruolo pubblico all'esterno della chiesa, ha un suo perchè, gli altri mi lasciano di sasso. L'applauso in chiesa, invece, proprio non lo concepisco e non è proprio previsto. D'altronde all'uscita dalla chiesa per gli sposi ci sono le giuste manifestazioni di giubilo. Il parroco aveva ragione ;)

Andre ha detto...

Secondo me, gli applausi ai funerali sono quanto di più volgare e inopportuno ci possa essere. Solo pochi anni fa, anche per la morte dei più grandi personaggi, nessuno si sarebbe mai sognato di farli (e del resto, da quel che so, è un’usanza tutta italiana). Io ho assistito a funerali coronati dall’applauso, e a me che ero addoloratissimo per la morte della persiona che andavo a commemorare la cosa è apparsa sempre come una stonatura fastidiosissima.
Capisco la gratitudine, ma sopra ogni altra cosa al funerale deve predominare il dolore per non aver più con noi quella persona: e questo lo si esprime con il pianto, tutt’al più col silenzio, non con l’applauso.
Gli applausi si fanno a teatro o al circo, non in chiesa, né tantomeno ai funerali. Io personalmente li trovo, oltre che volgarissimi, anche poco rispettosi del dolore dei presenti.

 

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