di Maestra Rosalba

venerdì 15 giugno 2012

Cose che non tornano nella Bozza del 30 maggio 2012 delle Indicazioni Nazionali


La scuola pubblica italiana svolge due funzioni insostituibili che le sono assegnate dalla Costituzione: assicura a tutti i cittadini un’istruzione scolastica obbligatoria di almeno otto anni, successivamente elevati a dieci; realizza, insieme alle altre istituzioni, la formazione della persona e la mobilità sociale, promuovendo e sostenendo i “capaci e meritevoli” per garantire pari opportunità a tutti i cittadini.

Così si legge nel paragrafo  Principi e finalità , subito sotto al capitolo Profilo dello studente al termine del primo ciclo d'istruzione, nella Bozza del 30 Maggio 2012 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.
 Non so se è un problema mio di comprensione del testo, però vi trovo un deciso squilibrio intenzionale: un'istruzione scolastica obbligatoria, la formazione della persona e la mobilità sociale (forse intendevano dire alla mobilità, perchè realizzare la mobilità sociale da parte della scuola la vedo in salita), poi si parla di promozione e sostegno per i "capaci e i meritevoli".
E gli altri?

Ma non sarebbe meglio, visto che la Costituzione è citata a più riprese, scrivere che la scuola è il luogo dell'accoglienza con l'obiettivo della formazione della persona, che sostiene i percorsi individuali di crescita culturale, personale e di gruppo.

La parola promozione ecco la lascerei fuori, riferita com'è a capaci e meritevoli, perchè messa così significa che gli altri sono bocciati, e se anche abbiamo consapevolezza di ciò, come in effetti è anche giusto, io però lo riserverei al curricolo delle scuole. In un documento aperto, come di fatto si dichiarano le Indicazioni, il sostegno non può che rivolgersi a qualunque studente, perchè il sostegno, inteso come supporto e aiuto, è indipendente dai meriti e dalle capacità.

Avete letto la bozza, cosa ne pensate?

Man mano che le leggo segnalerò altri dubbi e perplessità, ma anche i punti che mi appaiono più rilevanti e degni di nota. Anche se restano solo cinque giorni per segnalare al ministero tramite questionario le proposte di modifica. Anche i tempi ristretti sono un modo poco democratico di fare le consultazioni.

Materiali utili: qui il pdf della Bozza (contiene l'introduzione che invece non è presente nella copia inviata alle scuole) e qui la bozza in formato Mobi per il Kindle.

Qui la pagina di Indire per la consultazione delle scuola, vorrei aggiungere che anche le risposte chiuse sono un modo poco democratico di consultare la base.


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1 riflessioni:

Emanuela il 16 giugno 2012 alle ore 12:17 ha detto...

Ciao, sono capitata per caso in questo blog: è molto interessante e ricco sia di spunti che di informazioni. Ho scaricato alcune prove invalsi per esercitarsi in vista dei prossimi esami. Grazie infinite per tutte le informazioni condivise.
Buona giornata.

 

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