di Maestra Rosalba

lunedì 2 marzo 2009

La frase minima e l'espansione

Nell'insegnare c'è una poesia che a molti sfugge, la poesia del dare e dell'avere senza metro di misura. Se metti entusiasmo te ne viene restituito il doppio, se ci metti passione ti viene restituito impegno e contenuto. Se ci metti il voler bene ti vogliono bene. Dovrebbe essere così in ogni grado di scuola fino all'università, in misura diversa certo ma si dovrebbe mantenere vivo quel rapporto docente/discente e discente /docente che è il cuore vivo, il motore dell'apprendimento.

La fase operativa
Appena entrati in aula i miei piccoli alunni mi hanno circondato coi loro quaderni aperti per mostrarmi il loro compito a casa. E' il regalo più bello sopratutto il lunedì mattina, loro freschi e riposati e io con il dubbio di essere ancora troppo assonnata per riuscire a tenere sveglia perfino l'attività. Ma loro ti reclamano, reclamano il seguito della "puntata precedente" e vogliono sapere come va a finire; vogliono sapere se hanno fatto giusto e ti costringono a promettere subito che dopo l'attività sfoglierai i quaderni uno a uno e leggerai il lavoro di ciascuno...

...ed è cosi che ti rendi conto di essere bella sveglia e di dover subito restituire qualcosa di nuovo, perchè loro con la matita in mano hanno già scritto la data, il giorno della settimana e il nome e viso sollevato verso la lavagna mi chiedono mentalmente cosa "ci hai cucinato oggi?"

Guidare gli alunni
Allora dico "ecco mi viene in mente che: Alessio scrive. (Intanto scrivo alla lavagna) Mi dite come può crescere questa frase?"
Mi rispondono: possiamo dire cosa scrive e diventa Alessio scrive la data. Al che io ribadisco: che Alessio scrive lo possiamo dire così e basta senza aggiungere altro? E loro in coro: si certo Alessio scrive e non sappiamo altro! Quindi possiamo anche scrivere solo che Alessio scrive ed ha senso? si certo, ribadiscono sicuri.
Allora io: ma possimo specificare ancora? E loro si certo "possiamo dire dove scrive Alessio e la frase diventa: Alessio scrive la data sul quaderno. E siamo passati dalla frase minima all'espansione.
Allora ho preso di mira Davide e ho scritto alla lavagna Davide mangia un panino con salame (fatto peraltro vero) e chiedo: mi dite come possiamo rimpicciolire questa frase? Dopo due passaggi sappiamo solamente che Davide mangia, i miei alunni mi dicono che non è dato saper altro dopo aver levato le due informazioni aggiuntive: panino e salame.
Di ogni azione abbiamo fatto il relativo disegno alla lavagna, aggiungendo o levando i particolari che riguardavano l'espansione della frase.
Ad un certo punto dico: ora tocca a voi inventare le frasi.

Ed abbiamo diviso il foglio a metà: da una parte abbiamo scritto CHI e nell'altra COSA FA e poi loro hanno detto "La bambina gioca, Il cane abbaia, Il gatto corre...."
Possibile compito a casa: continuare la frase specificando, il come e il dove e fare il disegno di ogni sequenza.

Poi è arrivato il momento della correzione dei compiti, i compiti del post di sabato, mi sono goduta i disegni, le didascalie riportate in modo corretto e infine la ricostruzione del testo
"Prima mi lavo e mi vesto, faccio colazione poi compio il percorso per arrivare a scuola, infine arrivo a scuola saluto la maestra e faccio i compiti"

Non male! Dico a voce alta per tutti.
Poi riflettendo con la collega abbiamo detto: "beh anche oggi oltre al resto abbiamo fatto il soggetto e il predicato, solo che loro non lo sanno ancora. Quando lo scopriranno diranno "Ma questo maestra lo sappiamo già!!"
La mattinata è finita, presto tutti in fila zaini in spalla, un bacio veloce e un buon pranzo... a domani maestraaaaa.......!!


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