di Maestra Rosalba

giovedì 19 marzo 2009

Studiare le regioni italiane con la didattica laboratoriale

Nel post di qualche tempo fa abbiamo visto che un attività didattica di tipo laboratoriale, non solo coinvolge gli alunni in maniera attiva e diretta, permettendo loro di abbandonare il ruolo di spettattori passivi, ma ci aiuta nelle strategie per superare le difficoltà, normali per questa età, del saper parlare in maniera autonoma, staccandosi dall'aiuto dell'adulto sia esso genitore o insegnante.
Per far superare la paura descritta nel post sull'ansia che citavamo, gli alunni dovevano organizzare l'esposizione di una regione italiana, predisponendo il materiale su tre tematiche: il territorio, l'economia, la storia o/e le tradizioni. Questo tipo di attività è stato un successo. Abbiamo di fatto abbandonato le spiegazioni di geografia e fatto una calendarizzazione di chi avrebbe preparato l'attività della settimana successiva e in circa due mesi abbiamo fatto quasi la metà delle regioni italiani mischiate da nord a sud. Gli alunni hanno raggiunto prestazioni di rilievo nell'esposizione orale, preparandosi con scrupolo a casa e manifestando sicurezza e competenza linguistica. Gli altri compagni si sono organizzati studio sul libro (usato come termine di paragone dei contenuti) e con domande dal posto. Inizialmente ho pensato che l'attività sarebbe venuta a noia, non è stato cosi: perchè intanto ci sono le turnazioni, è vero che ciascuna regione va studiata, l'importante è che ne conoscano le linee essenziali, ed è altretanto vero che imparano ascoltando dai compagni.
Interrogazione e spiegazione coincidono, anche perchè la loro è un esposizione dell'argomento per i compagni. Di questi aspetti ci siamo resi conto durante il percorso e personalmente ho notato che quest'attività ha sollecitato negli alunni il desiderio di fare bella figura di fronte ai compagni, sia con i contenuti scritti che a livello orale. Un pò di sana competizione e uno scatto di orgoglio da parte di alcuni era ciò che ci si auspicava. Per dare l'idea dell'organizzazione che si sono dati, queste immagini descrivono il lavoro fatto al computer, con tanto di titoli e immagini inerenti il contenuto esposto oralmente.

 
Qua è possibile scaricare la ricerca sul lazio per avere un esempio di quali contenuti gli alunni hanno predisposto e in che modo.
Organizzare le tappe del laboratorio:
  1. far scegliere agli alunni la regione;
  2. permettere di scegliersi un compagno per l'elaborazione del contenuto;
  3. fare in modo che ci sia rotazione e che il compagno scelto non sia sempre lo stesso;
  4. calendarizzare l'esposizione, con un tempo congruo (almeno tre settimane) per organizzarsi con il lavoro a casa;
  5. far preparare agli altri alunni le domande, aiutandosi per la traccia con il libro di testo;
  6. le domande devono essere precise e circostanziate;
  7. accordarsi per rispettare i turni, se qualcuno ha dei problemi a mantenere l'impegno deve dirlo con congruo anticipo;
  8. periodicamente eseguire una verifica con test strutturati a risposta multipla;
  9. periodicamente eseguire una verifica con esposizione scritta dei contenuti.

Il sistema per accordarsi con gli alunni è quello della negoziazione, con accordi precisi per tutti: docente e alunni.


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2 riflessioni:

Rosaria il 20 marzo 2009 alle ore 09:49 ha detto...

Buongiorno rosy.
passo per salutarti e dirti grazie del tuo bel commento che hai lasciato ieri sul mio blog.
ti abbraccio.

Rosalba il 20 marzo 2009 alle ore 15:03 ha detto...

Buongiorno a te. La vicinanza è fatta anche di questo. E' giusto far parlare il cuore a volte. Un abbraccio

 

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