di Maestra Rosalba
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domenica 14 settembre 2014

Le copertine utili per i quaderni della scuola Primaria

Cosa è una copertina utile? E' una copertina che oltre a svuolgere il ruolo di indicare la materia e il proprietario del quaderno, serve da promemoria, ad esempio ricorda quali sono le regole di comportamento durante le attività, oppure ricorda le cose importanti da fare. 
Mettere la copertina ai nostri quaderni non è solo un abbellimento e un modo per tenere ordinati i quaderni ma a questo punto diventa un vero e proprio momento didattico: occasione per ricordare i comportamente da tenere in aula, ma anche cosa bisogna fare per trarre il miglior profitto dalle attività scolastiche.
Una novità è costituita dalla copertina del quaderno dei compiti a casa. Lo scorso anno per evitare il via vai dei quaderni e per non appesantire lo zaino dei bimbi di prima ho fatto adottare un quaderno unico d'italiano da tenere sempre a scuola e portare a casa quando terminato e un quaderno esclusivamente per i compiti a casa che vistavo, compatibilmente con le attività all'arrivo a scuola. Ho potuto così comodamente portarmi via il quaderno dei compiti di scuola a casa per le correzioni che non facevo in tempo a fare, ma di solito sono riuscita quasi sempre a operare le correzioni insieme ai bambini. E' stato molto funzionale e come risultato abbiamo ottenuto di avere meno ansia da prestazione un po' per tutti, me compresa.
Ecco qui i link delle copertine che ho elaborato per la classe e che rendo disponibili per tutti i colleghi che vorranno sperimentarne l'uso. I disegni sono per gentile concessione di Midisegni che li rilascia a esclusivo uso didattico, e io faccio altrettanto, le copertine sono gratuite e per esclusivo uso didattico, per la condivisione occorre citare la fonte dei disegni. Le immagini di Qui Quo Qua le ho trovate in talmente tanti siti che non saprei chi indicare, se dovesse farsi vivo l'autore sarei ben felice di linkare l'attribuzione.
Farete cosa gradita nel segnalare sviste, svarioni e link malfunzionanti.

COPERTINA COMPITI PER CASA
COPERTINA ITALIANO
COPERTINA MATEMATICA
COPERTINA STORIA
COPERTINA GEOGRAFIA
COPERTINA SCIENZE
COPERTINA MUSICA

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sabato 29 giugno 2013

Ricordando Margherita e la Pimpa

Ho pensato di venire qui qualche minuto e chiudere là fuori la retorica, ché parole su Margherita Hack se ne stanno dicendo tante, alcune anche a sproposito. 
Io di lei voglio ricordare due cose. Una che mi disse un'alunna qualche tempo fa. 
Dopo aver parlato in lungo e in largo dei pianeti, del sole e del cielo, disse tutta compita: "Io voglio diventare come Margherita Hack" e mi spiegò che era solo perché aveva la fortuna non solo di esplorare il cielo ma anche di capire e riuscire a parlare di cose così difficili.
Spesso nel presentare le materie porto come esempi  studiosi che ne hanno fatto la storia, non tanto per il loro valore o non solo comunque, ma perché spesso rappresentano il sogno realizzato di qualcosa che nella vita si è perseguito con fatica, impegno, abnegazione, volontà, passione.  Parole queste ultime,  che nella scuola sono spesso diventate la negazione del fare scuola, dove tutto dev'essere oggi all'insegna del facile, veloce e subito. Come se imparare sia di per sè una cosa facile. 

L'altra  che vorrei ricordare è questa della Pimpa e Margherita
Margherita Hack spiega le stelle alla Pimpa. Vale la pena tenere memoria di questo  video, che può tornare utile per una lezione di geografia, ricordando anche quanto l'astronoma fosse amante degli animali.



I crediti dell'immagine appartengono alla pagina facebook della Pimpa.
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sabato 23 febbraio 2013

Scuola Primaria: Omaggio a Nicolò Copernico

Ricorrevano il 19 febbraio i 540 anni dalla nascita di Nicolò Copernico. Anche google lo ha ricordato con  un doodle animato. 
Anche a scuola, come abbiamo fatto per altre ricorrenze significative abbiamo celebrato la sua opera con questo video, essenziale nelle informazioni e semplice nel linguaggio ben si presta alla visione  per gli alunni di scuola Primaria: racconta da prima dei suoi studi in Italia e come è giunto a elaborare la sua teoria eliocentrica.
Per poter comprendere la portata della sua teoria è bene che i bambini capiscano l'importanza del passaggio dalla teoria aristotelica e tolemaica, che poneva al centro dell'universo conosciuto la terra, alla teoria copernicana che invece indicava il sole come centro dell'universo con i pianeti che gli ruotavano intorno. 
A questo poposito è utile fornire anche un'immagine, perché i bambini imparano e comprendono meglio se quanto diciamo è riscontrabile in un riferimento concreto.
Noi abbiamo completato la nostra attività con alcune brevi informazioni scritte, che insieme al disegno a lato ci hanno permesso di ricordare questa importante figura di astronomo, che con la sua ricerca e i suoi studi è stato il fondatore della moderna astronomia. 

E' importante precisare che un buon curriculum, un buon portfolio anche nella scuola Primaria, è quello che mette accanto alla capacità esecutiva e alla conoscenza, il fare memoria delle figure che hanno ricoperto ruoli importanti nei diversi campi della "sapere". E' spesso grazie alla loro ostinazione, al puntiglio, alla fermezza dei propositi, spesso contro ogni evidenza, che persone come Copernico, ma anche Galileo, giusto per stare in tema, sono riusciti a imprimere nuovo vigore al progresso. 
Educare è anche mettere a confronto le imprese umane, prenderle come esempio per dare slancio al lavoro scolastico. Queste figure, citate spesso nei libri di testo, vengono a volte trattate con sufficienza, come se bastasse nominarle per sapere. La celebrazione, l'omaggio, è invece l'unico modo per conferire l'ufficialità dell'incontro tra gli alunni e gli autorevoli studiosi che ci hanno preceduto.

I credit delle foto sono del Ilpost.it

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lunedì 11 febbraio 2013

La geografia delle maschere italiane

La proposta didattica, adatta anche a trascorrere un pomeriggio in casa è un percorso geografico. In realtà si tratta della geografia delle maschere della Commedia dell'arte.
Tutto ciò che riguarda il carnevale, nelle tradizioni geografiche e storiche si presta a essere usato trasversalmente alle discipline, ai bambini piace, serve a variare la routine didattica: cibi, manifestazioni, tradizioni, teatro, non c'è che l'imbarazzo della scelta per imbastire attività, cartelloni, piccole ed estemporanee recite.
Ho preparato una cartina dell'Italia con le maschere più note della Commedia dell'Arte, sono già unite con una freccia alla regione di appartenenza, gli alunni devono scrivere sulla freccia il nome della regione, anche utilizzando l'elenco riepilogativo in alto.

File pdf dell'attività didattica: La geografia delle maschere italiane

Altre attività sul Carnevale: Un itinerario geografico, al cui interno si trovano le notizie sulle diverse maschere e i carnevali tradizionali della nostra Penisola.
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venerdì 18 maggio 2012

Animazione Interattiva del pianeta Terra

Segnalo un'animazione interattiva sulla struttura del pianeta Terra. Al passaggio del mouse è possibile scoprire le informazioni che riguardano i vari strati a partire dalla crosta, passando per il mantello e infine al nucleo. Sono presenti anche altre schede riguardanti le placche terrestri. L'animazione, tutta in inglese, può tornare utile in caso di insegnamento con il metodo clil: cioè Apprendimento Integrato di Lingua e Contenuto. 
Altrimenti sarà dufficiente fornire le informazioni in italiano.
Adatto alle classi quarte e quinte della scuola Primaria, permette attraverso le immagini e l'animazione di capire e memorizzare com'è fatta la terra.

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sabato 21 aprile 2012

Conoscere il sistema solare con Eyes on the solar sistem della Nasa

Il sistema solare per essere compreso dai bambini è meglio vederlo che raccontarlo, tra la tante applicazione web browser c'è anche quella della Nasa, rilasciata di recente Eyes on the solar sistem, che ci permette di guardare dentro il sistema solare in 3D. 

Non è richiesta nessuna particolare tecnologia se non di scaricare il plugin (che è un piccolo programma non autonomo che interagisce con un altro programma), una buona connessione in grado di supportare le immagini 3D e un browser, cioè il software per la navigazione su Internet. 

A questo proposito gli sviluppatori della Nasa consigliano l'uso di Firefox, che attualmente è il più compatibile con l'applicazione. E' possibile usare questa funzionalità sia con i pc Mac che Windows, anche se alcune funzionalità devono essere ancora migliorate soprattutto per Safari.
Su Yoytube è reperibile il video che insegna come utilizzare Eyes on the solar sistem


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venerdì 13 aprile 2012

Rappresentare i dati: tabelle e grafici

Nel programma di geografia di quarta un paragrafo è dedicato agli strumenti del geografo, alle modalità con cui egli analizza i dati, all'utilizzo quindi delle tabelle, degli istogrammi, degli areogrammi e degli ideogrammi.Utilizzare gli strumenti che il geografo usa per rappresentare i dati significa anche fare matematica.

Già avevamo, fin dalla classe seconda, utilizzato la tabella a doppia entrata, come strumento per catalogare e ordinare le informazioni che in tal modo diventano immediatamente visibili e fruibili, ora si rende necessario spiegare come i dati, i numeri che spesso attengono alla geografia, quindi alla lettura del territorio, ma non solo, possono trasformarsi in grafici di immediata  lettura. Partendo sempre dall'idea che sono una rappresentazione della realtà, che servono a descriverla e a conoscerla.
La spiegazione, la semplice descrizione, pur se affiancata dai disegni dei grafici, può scivolare via come acqua sui vetri puliti, perchè troppo astratta. 
Per generare la comprensione si rende necessario ripercorrere i passaggi che servono a costruire lo strumento. Per comprendere come si usano i grafici occorre costruirne qualcuno. Noi lo abbiamo fatto lavorando a piccoli gruppi, massimo quattro bambini, attraverso tre passaggi:

Dai dati al testo informativo

Per  iniziare abbiamo fatto un passaggio dalla tabella al testo, utilizzando i dati circa la profondità dei mari italiali i bambini hanno realizzato un testo informativo che li contenesse, integrandoli con informazioni già in loro possesso o acquisendole dal testo, con l'incarico di ottenere un testo personalizzato.

Mare ------------ Profondità
Ligure ----------> 2746 m
Tirreno ----------> 3602 m
Ionio ------------> 4258 m
Adriatico -------> 1230 m

Uno dei testi ricavati, recitava così:
La profondità dei mari italiani
I mari italiani sono quattro: il mar Ligure, il mar Tirreno, il mar Adriatico e il mar Ionio. Il mar Ligure si trova tra la Corsica e la Ligura ed è profondo 2746 metri. 
Il mar Tirreno tra la penisola, la Sardegna e la Sicilia e la sua profondità massima è di 3602 metri.
Il mar Adriatico è il mare meno profondo di tutti i mari italiani. Bagna le coste orientali dell'Italia, la sua profondità massima è di 1230 metri. 
Il mar Ionio si trova tra l'Italia meridionale e la Grecia. E' il più profondo dei mari italiani. la sua profondità massima è di 4258 metri.

Realizzare un areogramma circolare o grafico a torta


Dopo aver fatto comprendere agli alunni che dai dati contenuti in un grafico si può passare al testo integrando opportunamente le informazioni, viceversa che levandole e riducendo all'essenzialità l'informazione e i dati si può costruire la tabella, entriamo nel vivo dell'attività di laboratorio ricavando un grafico a torta con tanto di percentuali, utilizzando dati familiari ai bambini. 
Abbiamo utilizzato i numeri degli alunni presenti nelle diverse classi del Circolo, dettagliando così la consegna di lavoro:

Realizza un grafico a torta utilizzando i seguenti dati, di fianco al grafico disegna la legenda.
- Alunni di quinta: 100
- Alunni di quarta: 90
- Alunni di terza. 85
- Alunni di seconda: 100
- Alunni di prima: 70

E' bene invitare gli alunni a riflettere su come dividere la torta, notare se ci sono porzioni uguali e quanto sono più piccole o più grandi delle altre parti. Ovviamente non è richiesta la precisione ma un aderenza minima alle quantità. 
Ecco il risultato del lavoro condotto in autonomia, eccetto che per il calcolo delle percentuale, che è materia del programma di quinta e quindi con gli alunni di quarta si può fare in modo guidato, spiegando che la percentuale indica la "fetta" di torta occupata dal numero di bambini di ciascuna classe.
Ecco com'è subito apparso chiaro che l'areogramma permette di visualizzare "a prima vista" le grandezze e determinare quali sono preponderanti.


Realizzare un istogramma:

L'istogramma ci permetterà invece di confrontare "grandezze". Nel nostro caso abbiamo ipotizzato l'analisi del numero di alunni per ciascuna tipologia di classi del circolo, in maschi e femmine. Abbiamo fornito la seguente consegna con il dettaglio dei numeri:
Realizza un istograma inserendo i seguenti dati, rappresentando maschi e femmine in due colonne vicine, scegli i colori più opportuni.

- Alunni di quinta: 55 F - 45 M
- Alunni di quarta. 35 F - 65 M
- Alunni di terza:  35 F - 50 M
- Alunni di seconda: 60 F - 40 M
- Alunni di prima: 35 F - 35 M

La line verticale indica il numero dei bambini contando su base dieci, la linea orizzontale indica invece le classi, ciascuna colonna dovrà raggiungere il numero di bambini e bambine indicato nei dati forniti.

Il risultato finale è stato questo con una leggenda due quadretti a indicare cosa rappresenta ciascuna colonna, che non compare qui sotto:


Il tasto verde in calce a questo post vi permetterà di salvare l'attività in formato pdf.

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lunedì 28 novembre 2011

I funghi: un regno a parte in filastrocca

I funghi sono un regno a parte. Così hanno affermato gli studiosi,  superando la classificazione di Linneo che li voleva facenti parte del regno vegetale e che dopo attento studio hanno attribuito a questi spettacolari abitanti del bosco una posizione tutta loro nella classificazione delle forme di vita.

Funghi ed ecosistema
Di tutto quanto si conosce sui funghi: vita, forma e riproduzione, un aspetto altrettanto importante,  se non addirittura il più importante del quale parlare coi bambini, è il ruolo che ricoprono in natura.  Tutti i funghi, grandi e piccoli, sono utili all’ambiente, in quanto essi esercitano una funzione importantissima nell’ecosistema del bosco: alcuni fanno parte della catena nella decomposizione del materiale organico, altri sono invece svolgono una funzione  insostituibile nello sviluppo delle piante e della vegetazione boschiva.

Funghi e arte
Ma i funghi non sono solo elementi del microcosmo, quelli invisibili e spesso dannosi, o del macrocosmo, quelli  più grandi infatti, costituiscono anche caratteristici  elementi dell'immaginario fiabesco, e popolano assieme a  folletti, fate e gnomi, boschi e foreste.
Indimenticabili i funghi  delle illustrazioni  Fairy Tales, come quella a lato.
Non possiamo poi,  non far riferimento all'ambiente che li ospita, principalmente al bosco, protagonista a sua volta nelle fiabe, in cui spiccano i colorati funghetti rossi ricoperti dai punti bianchi, l'arcinota Amanita muscaria. Ecco allora un'interessante attività da scaricare e fare sul e nel bosco.

Funghi a tavola
I funghi commestibili sono molto apprezzati a tavola anche se c'è da dire che, a parte il contenuto di vitamine e sali minerali, variabili da specie a specie, contengono una scarsa quantità di proteine, zuccheri e grassi, sono il sapore e l'aroma a renderli un cibo ghiotto sia in preparazioni singole sia attraverso l'inserimento in numerose ricette.

Una ricetta facile coi funghi
E a proposito di ricette ne propongo una facile da realizzare che costituisce una sorta di piatto unico: si mette a rosolare della cipolla, si aggiunge abbondante salsiccia fresca sbriciolata e si rosola, si aggiungono i funghi porcini tagliati a listarelle, si sfuma con il vino bianco, lo si fa evaporare, poi si aggiunge la passata di pomodoro e zafferano. Si fa cuocere ancora fino a far restringere il sugo. In una pentola si fa lessare della fregola sarda in abbondante acqua salata, a cottura ultimata la si separa dall'acqua e la si versa nel sugo, mantecando generosamente con del formaggio pecorino.
Questo piatto psi può far assaggiare anche ai bambini, basta privare la loro porzione dei funghi.

Funghi ai bambini?
Manco a dirlo i funghi sono un cibo da dare con prudenza ai bambini al di sotto di una certa età. La digestione dei funghi richiede un inteso lavoro da parte del fegato, che ancora non ha raggiunto una completa funzionalità prima dei sei anni. Certamente non è vietato, per i bambini particolarmente curiosi, assaggiare piccole parti, che devono provenire da funghi sani, giovani e ben cotti.

E per parlare di funghi con i bambini ecco una filastrocca:

Fungo, funghetto

Fungo, funghetto
trovato nel boschetto!
Rosso, beige, marrone,
giallo, viola e arancione. 
Dicon ci viva dentro un folletto
con tanto di barba e di berretto,
ma vive solo di fantasia
e a pensarci mette allegria.
Abitanti del terzo regno
qualche volta lasciano il segno!
Tu al funghetto stai attento
non darlo al gatto per esperimento.
All'esperto chiedi un parere
solo così potrai sapere,
prima di accingerti a cucinare,
se è anche buono da mangiare!
 (Rosalba Cocco 28/11/11)

In questo file I funghi: un regno a parte trovate tutti i contenuti, compresa la filastrocca e le immagini per svolgere l'attività didattica, che potete collocare trasversalmente, tra scienza, geografia, italiano e educazione alla salute.

Alcune foto mie di questi giorni:

I funghi su Wikipedia

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mercoledì 2 novembre 2011

Conte d'Italia

Non so voi, ma io che ho giocato a lungo nei vicinati e nei cortili, il pari e dispari l'ho imparato così: organizzando una squadra, dividendoci a  gruppi.  
Una volta ho perfino fatto il portiere coi maschi, per raggiungere un numero uguale di partecipanti, poi presi un'infilata di goal e il quasi immediato sollevamento dall'incarico, e fu la prima e unica volta. 
Altre volte non riuscendo a trovare un volontario ci s'inventava un ruolo di arbitro o supervisore, anche quando il gioco non lo prevedeva.
Le ricordate le conte? 
Le conte e le interminabili discussioni perché qualcosa non tornava mai. Qualcuno furbescamente durante la conta, saltava il compagno sgradito: piccoli trucchi per avere la squadra migliore! Trucchi di matematica applicata li definisco ora: c'era chi in questo genere di manovre era veramente abile.
Però è così che  s'imparava,  bambini in età di scuola infanzia prima e alunni della scuola elementare poi,  a contare molto oltre il dieci, a capire quando non si poteva dividere a metà, il concetto di più e di meno si vedeva  con lo spostamento fisico dei corpi da una parte e dall'altra, perché nei vicinati di allora la decina si superava con facilità.

Quando vedo gli alunni in classe, fare le conte, rivedo quel nugolo di bambini in strada,  in aula le conte non si potevano mica fare, forse all'uscita, e durante ricreazione si stava in maniera composta. 
All'uscita ci si fermava a giocare un po' in strada, senza esagerare perchè anche allora le mamme si preoccupavano e il bello veniva al pomeriggio quando, spesso ancora prima di aver fatto i compiti, si usciva fuori a giocare.

Le conte
Ecco allora una serie di conte regionali, in molti casi dei veri e propri nonsense che se non possiamo certo usare per giocare in strada, possiamo collegarle alla geografia o alla storia: è sufficiente coi bambini di terza e quarta, la riproduzione della cartina politica dell'Italia e abbinare ogni conta alla sua regione.

E se qualcuno volesse aggiungere la sua conta, lo faccia pure nei commenti e il post verrà aggiornato.

Veneto
Piomba la stella in mezzo al mare
mamma mia mi sento male
mi sento male in agonia
prendo la barca e fuggo via. 
Fuggo via di là dal mare
dove sono i marinai
che lavoran tutto il dì
a b c d 
sta di fora proprio ti.

Basilicata
Ho una spilla regalata 
ma non so chi me l'ha data
me l'ha data mia sorella
che si chiama mortadella
me l'ha data mio cognato
che si chiama scornacchiato
me l'ha data mio cugino
che si chiama formaggino
me l'ha data mio papà
che si chiama baccalà.

Lombardia
Un, due, tre
la Peppina fa il caffè
fa il caffè con cioccolata
la Peppina l'è malata.
si è ammalata di  gran dolore
ha chiamato il dottore
il dottore con le ciabatte
qui mi duole e qui mi batte
qui mi sento una gran pena
sor dottore senza cena.

Umbria
Spigole migole, pan pan pan
Batti la ciotola, dan dan dan
Stichele Michele, pam pam pam
Batti le nacchere, tan tan tan
Stichele Michele
Stichele pa
Stichele Michele 
tam tam tam.

Campania
Tre tazzine di caffè
me le bevo tutt'e tre
tre e tre fanno sei
sei e sei fanno dodici
dodici e dodici ventiquattro
uno, due, tre e quattro.

Lazio
Il gobbino va al caffè
e domanda se ce n'è,
se ce n'è un goccettino
per il povero gobbino.

Toscana
Sotto la pergola del papa
c'è un cestino di'insalata, 
c'è un cesto di lattuga;
sorte fuori la più ciuca.

Sicilia
Trizzi trizzi tri maruzzi;
tri surelli stanno 'n casa
una prega a santu Vitu
pri pigghiarsi unu bonu zitu,
buonu zitu cuccurucù
nesci fora e vattini tu.

Sardegna
Custu è su procu
custu d'at mottu
custu d'ari scroxiau
custi si d'at pappau
e custu at nau
poitt'è chi non mi n'd at donau! (conta da eseguirsi con le dita partendo dal pollice).

(tratto da un libro di qualche decennio fa della Giunti Marzocco)

Le vostre conte
Di Claudia-cipi:
Ambarabà ciccì coccò
tre civette sul comò
che facevano l'amore
con la figlia del dottore
il dottore s'ammalò
ambarabà ciccì coccò.

Macchinina rossa dove vai?
(e il bimbo "puntato" doveva dire il nome di una località, che poi veniva sillabata per la conta).
Quanti giorni ci starai?
(e il bimbo "puntato" diceva un numero che poi serviva per la conta). I più simpatici sparavano numeri a tre cifre, che non si finiva più di contare!

La versione nel dialetto del nord Sardegna di Giovanna Arcadu della conta indicata da me:
Cust 'e su polcu
custu l'a(t) moltu
custu l'a(t)'usciadu
custu si l'at manigadu
e a su minoreddu non n'de l'han lassadu!

La conta di Dioniso, usata dai bambini della Sabina (Lazio)
Astambera cutaia a te,
beccate sto schiaffo non chiederm’ il perché,
ciripiripicchio che bel pancin,
questa è la conta del soldatin,
astambera cutaia a te!

Sempre Dioniso segnala la conosciutissima conta "Ponte ponente", la versione italiana non è altro che la desemantizzazione del ritornello di una filastrocca francese.

[Edit] Filastrocche di Bruna del Tamburo Riparato
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giovedì 20 ottobre 2011

Geografia: Gli spazi e i cambiamenti

In classe terza, dopo aver compreso qual è l'oggetto di studio della geografia, esserci inizialmente occupati del mestiere del geografo e degli altri studiosi che lavorano con lui, è possibile continuare con lo studio del significato che la parola spazio acquista in ambito geografico, collegandoci anche al concetto già introdotto in classe seconda.
Lo spazio che avevamo individuato allora, era quello relativo all'aula, alla scuola, alla casa: spazi dotati di un confine.  Scoprimmo che anche il corpo che ha il suo confine con l'esterno, tramite la pelle. Scoprimmo che i confini possono essere chiusi o aperti, talvolta immediatamente visibili altre volte meno. In seguito gli spazi diventarono tanti tipi di ambienti: marino, montano, lacustre, paludoso, pianeggiante... 

Gli spazi in geografia
I paesaggi del quale si parlava fino alla classe seconda, diventano ora gli spazi: geografico, terrestre, acquatico e cosmico. Impareremo che questi ambienti non solo cambiano per effetto di fenomeni naturali, ma anche per via degli interventi umani, e a questo punto riproponiamo una distinzione che già in classe seconda gli alunni hanno imparato ad operare, tra gli elementi naturali e gli elementi antropici. 

Nel file di download: Gli spazi e i cambiamenti, i contenuti che ho proposto alla mia classe, per gli esercizi ho usato i disegni di Midisegni che piacciono tanto ai bambini, gli esercizi invece, permettono l'approfondimento in classe per alleggerire il lavoro a casa, che può così limitarsi alla lettura e al ripasso.

I diritti dell'immagine sono qui.
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giovedì 13 ottobre 2011

Breve storia della geografia per i bambini

In classe terza e quarta Primaria abbiamo visto come i primi argomenti di geografia siano una riflessione sulla materia stessa: cosa serve e quali sono gli altri studi afferenti. In maniera più specifica in quarta,  inizia anche lo studio, certo enormemente semplificato, della geografia matematica, attraverso le coordinate. 
Non più un semplice guardarsi intorno, osservare i mutamenti dei paesaggi a opera dell'uomo e della natura stessa, ma un'analisi specifica che mira a interpretare e capire oltre che a conoscere
La geografia ha origine ad opera dei greci, il cui studio della civiltà appartiene al programma di quarta. E' da questa classe, infatti,  che dalla preistoria si passa allo studio della storia, utilizzando sempre la linea del tempo quale guida che permette ai bambini di ricollocare i fatti in modo da formare una rappresentazione della sequenza in cui si sono svolti.
E' importante fornire l'idea ai bambini che gli studi, l'elaborazione dei contenuti, l'esplorazione dello spazio terrestre è stato graduale, frutto anche di grandi intuizioni, affiancate solo in tempi recenti da una sofisticata tecnologia. Prova ne sono le mappe antiche così diverse da quelle che possediamo oggi.
Una piccola carrellata dei fatti, uniti a qualche immagine servirà per comprendere, che ciò che studiamo è frutto anch'esso di evoluzione. Capire  che il sapere è frutto di elaborazione e  rielaborazione alla luce di nuove (e faticose) scoperte.


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venerdì 7 ottobre 2011

Breve viaggio nel cuore della terra, a cavallo di una filastrocca

E' il sogno che ha attraversato più di una mente, ed è caro ai ragazzi, e non solo, il romanzo dal sapore fantascientifico di Jules Verne "Viaggio al centro della terra".
Anche noi con gli alunni di terza e quarta della Primaria, per viaggiare al centro della terra, usiamo la fantasia. 
In sella alla nostra filastrocca immaginiamo di attraversare gli strati di materia velocemente fino ad arrivare al cuore caldo del nostro pianeta:

Diritti al cuore della terra

Dentro la terra non si può viaggiare,
se vuoi sapere, dev'immaginare. 
Metti in moto la fantasia,
è il viaggio più strano che ci sia. 
Cammina ora senza sosta,
 veloce  supera la crosta 
Poi con un balzo passa al mantello,
piano ora, arriva il bello!
Riprendi sempre più curioso,
c'è un nucleo pieno di ferro fuso. 
Sii prudente e abbi coraggio 
fino alla meta del tuo viaggio. 
Ancora uno sforzo. No! Non è un muro.
Attento, rallenta è metallo duro!! 
 (Rosalba Cocco 7/11/2011)

Gli strati della terra
Spieghiamo ai bambini che la terra si è originata da una palla di roccia infuocata. Questa palla pian piano si è raffreddata, ma non ovunque allo stesso modo, quindi facciamo scrivere che:
Il nostro pianeta è fatto di strati, ciascuno dei quali costituito da materiali diversi in forme diverse.
Partendo dall'interno della terra verso la superficie distinguiamo quattro strati: il nucleo, interno ed esterno, il mantello e la crosta. Per quanto riguarda la composizione chimica, il nostro pianeta è costituito per la maggior parte di ferro, poi da ossigeno, silicio, magnesio e nichel. 
Come ha fatto l'uomo a capire com'è fatta la terra al suo interno?
La struttura del nucleo pur non essendo visibile, è stata determinata a grandi linee, grazie allo studio delle onde sismiche e della loro propagazione all'interno della terra.

Download attività didattica: Breve viaggio nel cuore della terra, a cavallo di una filastrocca.
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giovedì 6 ottobre 2011

Il geografo: cosa studia e con quali strumenti

Abbiamo sicuramente avuto modo di presentare il lavoro del geografo e dei suoi collaboratori, in classe terza primaria e di fare il consueto ripasso in classe quarta, durante questo primo periodo di scuola. 
Ma quale è esattamente l'oggetto di studio del geografo e quali sono gli  strumenti che utilizza per rappresentare in modo fedele il mondo che ci circonda? 
Sicuramente il lavoro del geografo è molto cambiato negli ultimi due secoli, caratterizzati da continue innovazioni e da una tecnologia sempre più sofisticata, arrivata addirittura in orbita intorno alla terra e diventata  un ulteriore "aiutante tecnologico" del geografo.

Sarà divertente con i bambini immedesimarsi geografi e rappresentare il quartiere, la scuola, la propria casa con foto e disegni, oppure utilizzando Google maps. La tecnologia del web non solo aiuta il geografo ma aiuta anche noi nella rappresentazione di questo lavoro, il cui scopo è oggi non tanto conoscere, ma anche tenere a mente la salvaguardia della terra.

Nel file in download oltre ai contenuti, anche i consueti esercizi corredati di immagini esplicative: Cosa studia il geografo
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martedì 27 settembre 2011

Geografia terza e quarta Primaria: Il geografo e i suoi aiutanti

Già lo scorso anno abbiamo visto che la classe terza coincide con l'inizio dello studio individuale.
Per facilitare gli alunni nello studio, le mappe,  spesso riportate anche nei libri, aiutano a visualizzare sinteticamente i contenuti:  il bambino le può utilizzare come traccia per lo sviluppo di un semplice discorso. 
La geografia è un argomento che si presta molto all'esperienza delle prime mappe, perchè le definizioni non sono ancora articolate e il bambino per un significato non deve andare a cercare concetti elaborati, ma frasi ancora semplici.
L'importante è cercare fin d'ora abituare i bambini a riferire frasi complete, abbandonando le risposte fatte di una singola parola.
Nel file in download di questo post, propongo la realizzazione di una mappa concettuale sia testuale che visuale. Per facilitare lo studio e la memorizzazione, ad ogni parola corrisponde un'immagine che esprime un concetto.
La mappa visuale aiuta la memorizzazione anche attraverso le immagini. Sarà così più semplice per il bambino mandare a memoria le prime notizie di geografia. 

Come si utilizza
Dopo aver scritto i concetti principali sul quaderno, si può riprodurre in clace la mappa, fornendo ai bambini le foto da ritagliare,  così da poter  abbinare le parole alle immagini.
Si può, in alternativa, realizzare un cartellone per la classe. Per chi dispone della Lim  il file pdf si può proiettare, per mostrare ai bambini lo schema di realizzazione.
Oppure alla lavagna si può disegnare la parte testuale della mappa da far copiare e poi far aggiungere ai bambini le immagini anche da soli, abbinandole alla parola giusta. 
Domande stimolo saranno d'aiuto per chi fa più fatica: di cosa si occupa lo zoologo? Chi si occupa dell'inquinamento?
Senza dubbio la stessa proposta didattica è utile per ricominciare il lavoro in classe quarta, anche come laboratorio geo-espressivo. Se non si vogliono utilizzare le foto i bambini possono produrre loro stessi piccoli disegni.

Download attività laboratoriale La geografia: il geografo e i suoi aiutanti
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lunedì 28 marzo 2011

Presentare, Creare E Utilizzare Le Mappe Nella Scuola Primaria

Nelle materie di studio l’utilizzo degli schemi, che analiticamente e con metodo permettono di ricordare i punti chiave dei contenuti, sono una necessità prima di tutto metodologica.
Ma creare mappe, siano esse mentali che concettuali, è un’attività che deve porre come presupposto, il fatto che non solo si capisca come si devono costruire rispetto ai contenuti, ma anche come leggerle e interpretarle poi durante lo studio.
La mappa concettuale per lo studio della geografia ad esempio, è fatta spesso di argomenti che stanno insieme gerarchicamente, le caselle più grandi della mappa comprendono gli argomenti nelle caselle più piccole, ma deve evidenziare anche i collegamenti trasversali, ad esempio:

--> aspetto antropico -->sfruttamento delle risorse (vedi immagine sotto).

La mappa concettuale, quindi, è uno strumento che inizialmente va costruito  in classe con gli alunni, anche con semplici disegni alla lavagna, per condurli pian piano all'ideazione di gruppo prima e in seguito individuale, delle mappe necessarie alla sintesi, allo studio e all’approfondimento.

Imparare a ordinare le idee:
- Iniziare con diagrammi di flusso.
- Presentare e disegnare alla lavagna (anche LIM) semplici mappe, poco articolate.
-Creare le mappe più complesse con i bambini, procedendo in modalità “passo passo”, utilizzando un testo di riferimento, ad esempio se si tratta di Geografia: un paesaggio, la montagna o una regione.    
-Utilizzarla contestualmente mentre si analizza il testo, rintracciando la collocazione dei contenuti, perché si trovano in quella posizione e a quale categoria appartengono.
- Infine fare realizzare da soli le prime mappe, fornendo brevi testi di argomenti semplificati.

Sotto un esempio di mappa che nel dettaglio indica cosa studiare di un ambiente, ma spiega anche in modo efficace come i contenuti sono gerarchicamente organizzati, con parole chiave che ne contengono altre, che a loro volta comprendono altri argomenti.
Una mappa affinchè raggiunga il massimo grado di fruibilità,  deve illustrare efficacemente l'organizzazione dei contenuti al primo impatto visivo, almeno per le prime fasi del suo utilizzo. E' bene presentarle con prudenza quando i contenuti sono articolati e ramificati. Il bambino non riesce a connetterli tutti in maniera logica e a cogliere tutti i legami. L'introduzione della complessità deve essere graduata e ben spiegata.

Ho testato diversi programmi per la creazione di mappe e fra i tanti ho trovato facilissimo da usare XMind, nella versione free, dopo averne visto qualcuna anche con la collega.  Inizialmente lo userò in maniera guidata in laboratorio e con la LIM,  poi chiederò agli alunni di riprodurre mappe pronte, per utilizzarlo poi per la mappatura di testi semplici. Il programma ad esempio, consente di creare nodi espandibili, utili a far comprendere  come ogni argomento ne possa contenere un altro.

Mappe e DSA
Infine, ma non in ordine d'importanza, da sottolieare il ruolo che le mappe giocano rispetto agli alunni con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), esse sono diventate strumento  indispensabile per facilitare lo studio, la memorizzazione e la comprensione a livello generale dei contenuti oggetto di studio. 
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mercoledì 12 gennaio 2011

Unità Didattica Di Approfondimento: I Materiali, Il Vetro

Il vetro è uno dei materiali più usati e più presenti nella vita quotidiana, in classe seconda e terza di scuola Primaria si parla di materiali e del loro utilizzo: vetro, legno, metallo e plastica ad esempio. Parlare di uno di essi significa proporre collegamenti pluridisciplinari. Scoperte come quella del vetro o del ferro ben si legano agli argomenti di storia e alla geografia, plastica e legno  si legano con maggiore efficacia ad argomenti come l'Educazione Ambientale.
E come tutte le storie delle scoperte anche quella del vetro è un racconto che attraversa i secoli per giungere fino a noi ancora fresco e attuale: oggi come allora rimane un materiale, pur con i dovuti affinamenti della tecnica, che nessun'altra invenzione è riuscito a sostituire.

I contenuti dell'unità didattica
Dalla leggenda tramandata da  Plinio il Vecchio sull'origine del vetro scoperta per caso dai Fenici, per passare dai materiali comprese le prime semplici formule chimiche, pensiamo al Silice principale componente del vetro,  alle tecniche di fabbricazione, ai mille prodotti che dal vetro si ottengono, al riciclaggio del vetro  per finire con un esperimento assai dolce, adatto ai bambini che simula la fabbricazione del vetro.
Questi sono i passaggi dell'unità didattica che propongo, già svolta con gli alunni di terza e adatta dalla classe seconda in poi con le opportune modifiche.
La storia dell'uomo passa anche per i materiali, per gli elementi chimici di cui i materiali sono fatti. I materiali rappresentano la nostra storia, ne esprimono l'essenza anche in virtù delle elevate tecniche di produzione e lavorazione, pensiamo ai vetri di Murano, che l'uomo è stato in grado elaborare di secolo in secolo.

Il video illustra i vari passaggi del nostro "vetro dolce", compresa la fase di degustazione:

Qui invece potete scaricare l'intera unità didattica in versione pdf. Per chiarimenti e suggerimenti la consueta mail o su feisbuc e twitter.
Questo post, come altri a seguire celebra l'anno Internazionale della Chimica 2011
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giovedì 18 novembre 2010

Unità Didattica Classe Seconda Primaria: Gli Ambienti E Le Loro Funzioni

In classe seconda Primaria la comprensione della geografia, passa anche dallo studio degli ambienti e della loro funzione d’uso. Certamente la riflessione è il passaggio obbligato per comprendere che le funzioni d’uso rendono un ambiente peculiare con caratteristiche proprie, sia attraverso le forme sia attraverso la presenza in questi ambienti di oggetti specifici: alcune volte con utilizzo esclusivo in quell’ambiente altre volte comune a più categorie di ambienti. Non ultima ha grande significato la collocazione di questi ambienti in luoghi specifici.

L'unità è divisa in tappe. Un percorso pratico per apprendere la distinzione e la classificazione degli ambienti sia di quelli interni che degli ambienti di un paese o una città.

Gli ambienti e le loro funzioni
1) La casa e i suoi spazi
2) La nostra casa
3) Costruire una sezione di casa.
4) La funzione degli spazi casalinghi.
5) Gli ambienti e le loro funzione nei paesi o le città.
6) Gli spazi contengono elementi fissi ed elementi mobili.
7) Disegnare la propria aula.
Verifica finale dell'Unità Didattica
Tutto contenuto nel file scaricabile qui.
L'immagine la potete scaricare da Midisegni.it

Download pdf dell'Unità Didattica: Gli Ambienti E Le Loro Funzioni

Unità didattica correlata Le Posizioni Nello Spazio
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venerdì 22 ottobre 2010

Classe Seconda Primaria: Le Posizioni Nello Spazio

Le posizioni nello spazio
Nella seconda classe della Primaria l’apprendimento delle posizioni spaziali i cui riferimenti partivano dal corpo per passare gradualmente ai luoghi dove il bambino si muove, devono necessariamente spostarsi vero la rappresentazione sulla carta, l’obiettivo è quello di imparare a orientarsi sulle miniature cartacee (le carte geografiche, le mappe, le immagini a ripresa dall'alto) riguardanti il territorio.
Per poter interpretare una cartina occorre aver bene chiaro in mente: destra, sinistra, alto, basso centro, comprendere cosa è una vista dall’alto, un confine, una regione. E’ fondamentale che queste posizioni siano prima riconosciute sul corpo e in relazione allo spazio, per passare successivamente alle rappresentazioni degli spazi. Ecco una serie di esercizi e di passaggi chiave, per far esercitare i bambini.

Spazi interni ed esterni
Utilizziamo vasi, superfici come il banco, l’intera aula e definiamo le posizioni interne ed esterne. Facciamo toccare ed esplorare con le mani. Alla lavagna disegniamo uno spazio chiuso: disegniamoci gli oggetti. Facciamolo prima noi poi facciamolo ripetere fare ai bambini. Riproduciamo sul quaderno.

Di fronte e dall’alto
Mettiamo una serie di piccoli oggetti su un tavolo, in modo da poterli osservare di fronte e dall’alto. Un libro, un temperino, un astuccio, un bicchiere. Alla lavagna disegniamo un albero visto dall’alto, una persona e un bicchiere visti dall’alto e di fronte. Con la macchina fotografica digitale realizziamo delle foto nelle diverse prospettive, stampiamo e incolliamo sul quaderno. Facciamo riprodurre sul quaderno.

Le posizioni nelle tabelle
Disegnate una tabella alla lavagna (tre righe, per tre colonne) disegnatevi dentro degli oggetti, fatte riprodurre sul quaderno e iniziate il gioco. Ogni bambino riproduce sotto alla tabella il disegno e scrive a fianco dove si trova. Iniziate lavorando in gruppo, passando poi a domande individuali.

Il resto dell'unità didattica segue con una serie di esercizi da fare alla lavagna (anche la lim) e di attività di ritaglio da eseguire sul quaderno, li trovate in questo file di download Le posizioni spaziali con all'interno l'attività di verifica.
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lunedì 18 ottobre 2010

La Stagione: Unità Di Tempo e Tempo Meteorologico

La stagione: misura il tempo che passa e il tempo meteorologico

In questo post avevamo visto con i bambini di seconda classe della Primaria nell'ambito di Scienze e Tecnologia, la divisione in unità di tempo, come spazio temporale che racchiude un fatto.
Ricordiamo che le misure di tempo, sono divisioni che l'uomo ha stabilito per comodità, per necessità organizzativa, il tempo fluisce a prescindere dalle nostre misurazioni. La determinazione di alcune unità di tempo è stata influenzata dall'alternanza della luce e del buio, dalla visione notturna della volta celeste, fino alla comprensione del tempo che la terra impiega a fare un giro intorno al sole. O dalle fasi lunari.
Queste son cose che ai bambini vanno spiegate. Altrimenti si costruiscono l'idea che il tempo esista in natura: in natura esistono i cicli, sequenze di fatti che si ripetono, non il tempo in quanto unità.
Raccordiamo gli argomenti proponendo l'esempio della stagione,  essa è una unità di tempo che dura circa tre mesi, dividendo in quattro parti l'anno solare. Questa unità di tempo  è determinata astronomicamente dall'equinozio e dal  solstizio, calcola il tempo che passa tra i due eventi astronomici.
E' anche determinata dal tempo meteorologico, cioè le caratteristiche climatiche e ambientali che caratterizzano ciascuna stagione: estate, autunno, inverno e primavera.

Spieghiamo quindi semplicemente queste differenze e l'origine delle misurazioni temporali.

Facciamo il dettato propedeutico all'attività di laboratorio per spiegare ai bambini di classe seconda.
Dettato
La stagione
La stagione non è solo un cambiamento del clima, è anche una misura di tempo.
Infatti una stagione misura circa tre mesi. In un anno ci sono quattro stagioni. Ogni stagione ha le sue caratteristiche. In questo periodo siamo nella stagione autunnale.

Il gioco. Ora interrompete il dettato e date il via al gioco. Chiedete ai bambini di indicare cosa caratterizza l'autunno, loro evidenzieranno le cose più conosciute, voi cercherete di approfondire. Man mano che le trovano sintetizzate insieme a loro e fate scrivere in calce al dettato.

Le caratteristiche dell'autunno sono:
1) La temperatura si abbassa, c'è più fresco.
2) Piove di più rispetto all'estate.
3) Anche la natura cambia: gli alberi perdono le foglie. Alcuni animali vanno in letargo.
4) Le persone cambiano abbigliamento, vestono abiti più pesanti.
5) L'autunno ci regala una ricca varietà di frutti.
6) Pian piano comincia a far buio sempre prima la sera.
7) In autunno si fa la vendemmia.
8) Si festeggiano Ognissanti e Halloween.

Conclusione
E così via fino a determinare gli aspetti salienti di questa stagione, da notare che riunendo tutte le parole evidenziate in rosso, si raccolgono i sostantivi e aggettivi che sottolineano i caratteri della stagione autunnale. Questo è un lavoro che i bambini hanno veramente gradito, perchè le cose le hanno dette loro, io ho solo integrato e cercato di sostenerli nell'organizzarle sul quaderno.


Download Attività C'è Tempo E Tempo, l'unità didattica che precede quella presentata qui sopra
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mercoledì 11 agosto 2010

Progetto Nazionale Il Paesaggio raccontato dai ragazzi: narrazioni e immagini nell’era digitale

Sul presupposto che si “conserva ciò che si conosce e si ama” e sulla specificità dell’educazione al patrimonio ed al paesaggio si basa l’offerta didattica e formativa di Italia Nostra per l’anno scolastico 2010-2011. Alla base del percorso di Educazione al patrimonio ci sono la storia del territorio e la sollecitazione alla cittadinanza attiva sia per le giovani generazioni che per gli adulti.
Le esperienze fin qui condotte dall’Associazione si avvalgono soprattutto dei seguenti strumenti operativi:
• lo strumento della convenzione per promuovere forme concrete di partenariato nel territorio tra l’Associazione, le istituzioni scolastiche, gli Enti locali, le rappresentanze sociali, culturali e produttive;
• l’elaborazione e la realizzazione congiunta di progetti annuali (o pluriennali) finalizzati alla conoscenza ed all’uso responsabile del patrimonio culturale ed ambientale, quale mezzo di formazione identitaria e di partecipazione al progresso del territorio.

Così l'incipit del progetto rivolto alle scuole di ogni ordine e grado di Educazione al Patrimonio: “Il Paesaggio raccontato dai ragazzi: narrazioni e immagini nell’era digitale” per l'anno scolastico che inizierà a settembre prossimo,  quale percorso educativo che, muovendosi dalla Conoscenza e dalla Consapevolezza, solleciti alla Creatività.
Il progetto che nasce da un protocollo d'intesa tra il Miur e Italia Nostra, si articolerà in tre fasi: una per i docenti, una per gli alunni e una per la messa in rete dei materiali e delle pratiche di ricerca-azione. La scadenza per l'invio delle schede di adesione è il 20 settembre 2010.
Continua la lettura dell'inziativa su Italia Nostra Siena

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