di Maestra Rosalba
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martedì 14 ottobre 2014

Carnevale della Matematica numero 78

E fu così che arrivò la settantottesima (scritto giusto?) edizione del Carnevale della Matematica. I partecipanti, tutti qui sotto, (non li vedete che scalpitano come i bambini intorno alla cattedra quando hanno finito il compito? Ecco tornate a posto e venite da me a correggere uno alla volta), già conoscono bene il tema "Disegnate la matematica", perchè sì, basta con la matematica parlata, è l'ora della matematica disegnata.
Ma prima di passare ai disegni, pardon ai post, ecco qualche cenno sul numero 78 di questo carnevale che cade nel mese di ottobre, il decimo di quest'anno 2014.

Un misterioso suggeritore (perché io ospito il carnevale ma quanto a saperne, come sapete, ne so poco) mi ha ricordato di citare i dischi a 78 giri, i 78 tarocchi e le proprietà matematiche del 78: è un numero composto, con i seguenti divisori: 1, 2, 3, 6, 13, 26, 39. Poiché la somma dei relativi divisori è 90 > 78, è un numero abbondante. Si tratta di un numero sfenico. Ancora è  un numero triangolare. Poi è un numero idoneo. Inoltre un numero di Friedman in numeri romani, LXXVIII = ( XV - II ) * ( L / X + I ). Infine è la somma dei numeri da 1 a 12.

"Disegnate la matematica" è il tema proposto ed è la consegna che ho impartito ai miei alunni di classe seconda durante l'attività della scorsa settimana. Non è facile per i bambini piccoli rappresentare i numeri, per quanto questi ultimi vengano presentati tramite oggetti, quindi con l'idea di renderli aderenti alla realtà, essi sono comunque un'astrazione. Perfino nei semplici problemi che prendono spunto da situazioni pratiche, sono percepiti dai bambino come distanti. Una cosa è sicuramente vera: i bambini sono più abituati a ragionare sul linguaggio a conoscere nomi e concetti relativi alla lingua, meno abituati al ragionamento sui concetti di quantità, esempio di più di / di meno di, fare paragoni e stime numeriche, per arrivare a essere elastici in questo tipo di ragionamento ci vuole tempo e allenamento, ne concluderei che iniziarlo a sei anni è un pochino tardi. Direi che di quantità secondo quanto detto sopra si dovrebbe cominciare  a sperimentare già a tre anni.
Ho domandato qual è il numero maggiore di 2 di 56? E' risultata una domanda difficile che solo in  pochissimi hanno capito immediatamente. La maggioranza solo dopo averlo visto praticamente, contando con le dita, hanno capito che occorreva contare in avanti. Il dato pratico rimane imprenscindibile. E lo vediamo anche dai disegni, non a caso molti associano i numeri all'orologio, perché misuratore di tempo tramite i numeri.


Ed eccoli i contributi in rigoroso ordine di arrivo:

Il disegno il contributo di Spartaco Mencaroni che cura il blog Il coniglio mannaro. Questo racconto nasce da una chiacchierata mezzo-filosifca. La questione di partenza è se sia possibile modificare il presente agendo nel passato. Per estensione logica, la storia esplora uno scenario nel quale la realtà non è influenzata delle scelte degli esseri viventi che la popolano. E' possibile, anche nel più rigido ed assoluto determinismo, trovare ancora spazio per l'iniziativa personale? O il pensiero di modificare il futuro a proprio vantaggio è destinato a rimanere una mera illusione? Il tema del Carnevale, la "matematica disegnata", è interpretato in chiave esistenziale: il disegno di cui parla il Coniglio non è altro che la traccia predeterminata del futuro già scritto. 
La matematica degli Hindu: Aryabhata, Brahmagupta, Mahāvīra, Bhāskara, numeri negativi e irrazionali è il contributo che giunge dal Bloghetto di Dioniso Dionisi


Tobia Ravà dipinge la Matematica è il contributo di Annalisa, del blog Matetango, che come lei stessa racconta "parla di un artista che mi colpì tempo fa per la sua originalità e profondità e che credo rappresenti un esempio di come sia possibile "disegnare la matematica", riuscendo a comunicare con l'arte pittorica concetti astratti, illustrando così efficacemente una scienza che sembrerebbe visibile solo attraverso immagini mentali"


Ancora dal Il Coniglio Mannaro Il bambino curioso nel mondo frattale un pezzo che ha scritto un po' di tempo fa ed è uscito anche nel blog "Scientificando" di Annarita Ruberto, ma che credo si leghi benissimo al concetto di matematica e disegno. Parla del fascino che provavo da bambino di fronte al concetto di frattale, per come potevo capirlo, ovviamente, e delle riflessioni che scaturivano davanti al figure ricorsive.


Il contributo carnevalesco di Mr. Palomar, Paolo Alessandrini, è "Come costruire un libro infinito (seconda parte)", Si tratta della seconda parte di un post multiplo che esplora il bizzarro concetto di libro infinito, affrontato da vari scrittori come Borges e formalizzato matematicamente in modo molto interessante da Jean-Paul Delahaye.


Di Sciencefourfun giunge un contributo più tecnologico che strettamente matematico come sostiene l'autore e che spiega se Un film dura di più al cinema o in tv.

Eccoci ai contributi de i Rudi Mathematici, che così elencano così raccontano la loro "produzione":
Cominciamo dal "Paradosso di Parrondo", un "paraphernalia mathematica" del nostro Grande Capo che sollecita e solletica osservazioni e perfino obiezioni.
Poi abbiamo il "compleanno di Ruffini", scritto da poliedrica mano femminile, che parte dall'inno di Mameli e finisce in gloria, come si deve.
Quindi il lo scherzoso PM sui "numeri colorati" che, seppur in maniera colpevolmente inconsapevole, rischia perfino di avere qualcosa a che vedere col tema del Carnevale.
Come al solito aggiungiamo anche il post di soluzione al problema pubblicato sulla rivista Le Scienze, se non altro perché lì c'era Rudy sul palco a fare il mago e Alice irritatissima dal ruolo di valletta. E per finire il link all'ezine di ottobre già online .


Da Maddmaths di Roberto Natalini giunge un nutrito contributo al Carnevale, nell'ordine così come segnalati: La matematica umida dell'evoluzione #3: Una vita da insetti: un articolo-librogame per scoprire i legami tra insetti e matematica, un divertente articolo di Davide Palmigiani; Madd-Spot #9 - Con quale matematica si mescola un mazzo di carte?: come si mischia un mazzo di carte… di Claudia Malvenuto; Sono i big data, bellezza (prima puntata): quella sensazione di sentirci "spiati" dal nostro supermercato, o da Facebook, che ci consigliano prodotti vicini ai nostri gusti; Il viaggio nei big data è appena all'inizio... di Luca Magri e Giuseppe Naldi; I luoghi della matematica[#17] Il Congresso Internazionale dei Matematici di Seoul 2014: finalmente una Medaglia Fields assegnata a una donna: reportage di Elisabetta Strickland dal convegno ICM 2014 di Seoul; Alfabeto della matematica: C come Compattezza: cercare una soluzione di un'equazione è difficile, in alcuni casi. E la prima cosa di cui accertarsi è che esista... di Corrado Mascia; Gli infiniti scherzi matematici di David Foster Wallace: in occasione del convegno “Infinite Wallace / Wallace infini”, che si è tenuto recentemente a Parigi , il sito Images des Mathématiques ha chiesto a Roberto Natalini, che tra le altre cose è co-coordinatore, con Andrea Firrincieli, del sito Archivio DFW Italia, di scrivere un breve articolo sulle connessioni tra David Foster Wallace e la matematica; Il momento giusto per andare in pensione: un modello matematico aiuta a capire quando è il momento migliore per andare in pensione... a cura di Stefano Pisani, Andrea Pascucci, Maya Briani; Un giorno da matematico: Roberto Natalini: un video della WebTv del CNR ci racconta la giornata di un ricercatore in matematica: Roberto Natalini.

Dalle Notiziole di  Maurizio Codogno giungono due recensioni:  Macedonia di matematica, l'ebook di Paolo Gangemi per la collana #Altramatematica: quattordici storielle su temi matematici. Particelle familiari, il libro di Marco Delmastro che spiega la fisica delle particelle con i Lego: un ottimo quadro di insieme sulla fisica sperimentale contemporanea. Il Quizzino della domenica: Equa suddivisione, tanto per far divertire i lettori.
Sul Post, sempre Maurizio, ci segnala i Polimini rettificabili in cui mostra come sia possibile usare settantotto ettamini di un certo tipo per piastrellare un rettangolo e Eptadecagono che racconta come si può costruire con riga e compasso un poligono regolare di diciassette lati, e come la scoperta abbia collegato campi diversissimi della matematica. Ancora Quando una “dimostrazione” è una dimostrazione?  Attenzione ai disegnini che dimostrano i teoremi: possono essere utili ma bisogna sempre verificare che siano ben fatti. Continua con i Numeri indicibili, sembra incredibile, ma quasi tutti i numeri reali non potranno mai avere un nome tutto per loro. Ancora una recensione The Harmony of the World - il meglio dei primi 75 anni di Mathematics Magazine. Mi corre l'obbligo di segnalare a tutti i curiosi anche quelli che la matematica la masticano poco, che Maurizio sarà a Settimo Torinese il 16 alle 15 per parlare di Matematica in pausa caffè.


Gli studenti di oggi di Roberto Zanasi per il carnevale della matematica segnala di aver scritto tre post che parlano del teorema dei 4 colori. In realtà parlano di come una dimostrazione sbagliata del teorema dei 4 colori sia diventata una dimostrazione giusta del teorema dei 5 colori... Eccoli qua: Il teorema dei quattrocinque colori - grafi planari, Il teorema dei quattro cinque colori, un errorino nella dimostrazione, Il teorema dei quattro cinque colori, la dimostrazione


Ed eccoci al contributo di Leonardo Petrillo di Scienze e Musica il quale segnala un post, Il problema della brachistocrona, focalizzato su uno dei più celebri problemi del calcolo delle variazioni, quello della brachistocrona, che consiste nel "determinare la curva congiungente 2 punti A e B assegnati (con il punto A posto a una quota superiore rispetto a B) e lungo la quale un punto materiale (possiamo anche immaginare un carrello) lasciato cadere (da fermo, sotto l'effetto di un campo gravitazionale e senza presenza di attrito) dal punto A raggiunga B nel minor tempo possibile". Oltre alla soluzione del problema, per mezzo degli strumenti del calcolo differenziale ed integrale, non mancano excursus storici relativi al calcolo delle variazioni e alla curva analizzata.



Da Gianluigi Filipelli, di Dropsea giungono tre contributi, due dei quali a tema, Imparare la matematica con le gif animate una piccola raccolta di gif animate sulla matematica prese dalla rete; Visualizzare MCD, mcm con i diagrammi di Venn: durante una lezione recente lezione sulla scomposizione in fattori, ho provato a fornire ai ragazzi della scuola serale dove al momento insegno un metodo per determinare MCD ed mcm utilizzando i diagrammi di Venn. Ritratti: Winifred Edgerton Merrill la prima donna americana ad ottenere un PhD a Cambridge, ha "apero le porte" dell'accademia alle donne, grazie alla sua abilità come ricercatrice, sviluppatasi tra astronomia e matematica, e al suo carattere determinato.


Da Marco Fulvio Barozzi giunge il contributo pubblicato sul suo blog Popinga "Escher e Malta: dilatazioni e strani anelli" che riguarda le genesi e la realizzazione di due tra le più celebri opere di M. C. Escher, Balcone e Galleria di stampe, entrambe legate al ricordo di due brevissimi passaggi a Malta dell'autore. Se la prima è una "semplice" dilatazione centrale, la seconda è uno dei primi esempi di dilatazione ad anello, uno strange loop che avvicina all'infinito.

Juhan di Ok, panico racconta  "ho sentito che su Twitter si parlava di insegnare la programmazione (coding) agli alunni della scuola primaria e sono partito con una lunga serie di post introduttivi, rivolta agli insegnanti. Da vecchio programmatore ho trascurato tutti i fronzoli esponendo i concetti base nudi e crudi. Trovate tutto qui Programmazione nella scuola Primaria1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12.  E sì ancora più noioso e alienante della matematica."

La 78esima edizione del Carnevale della matematica termina qui, sperando di non aver dimenticato nulla, non resta che ricordare ai Carnevalisti che la prossima edizione del Carnevale, la 79esima per la precisione, si terrà da Il Coniglio Mannaro.

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domenica 16 febbraio 2014

Carnevale della matematica di Gennaio e Febbraio

Due segnalazioni doverose, avendo questo blog ripreso la partecipazione ai Carnevali della Matematica: l'edizione numero 69, di Gennaio ospitata nel blog della Prof. Ruberto, Matematicamente, avente come tema "Macchine Matematiche antiche e moderne", l'altra il Carnevale numero 70 di Febbraio, che cadendo il 14 come ogni edizione è in pratica il Carnevale di San Valentino, illustrato, raccontanto con la mestria inimitabile dei Rudimatematici de le Scienze Blog, sul tema: È più scientifica la matematica o è più matematica la scienza?
Entrambe le edizioni sono state la conferma di un  successo che in ambito matematico non conosce crisi, i numeri fanno ancora parlare di sè, e lo sappiamo bene, nel nostro piccolo alla scuola Primaria.


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domenica 16 settembre 2012

Carnevale della Matematica #53 dai Rudi Matematici

Cari lettori è online il Carnevale della matematica numero 53 ospitato dai Rudi Matematici su le Scienze Blog. I tre (simpaticoni) si sono divertiti parecchio in questa edizione andando a spulciare sul web notizie, anzi per meglio dire immagini sui partecipanti:

Ladies and Gentlemen, ecco a voi le Star. A proposito, le immagini che seguono i nomi e corredano i contributi dei protagonisti sono quelle che vengono fuori in prima posizione digitando Nome e Cognome (o Ragione Sociale, va da sè) del blogger in “Ricerca Immagini” di Google. Ergo, le consideriamo pubbliche e pubblicabili: se poi non c’entrano nulla col reale carnevalista in questione, oh beh… questa è la parte divertente del gioco, no?

Il resto lo potete agilmente leggere sul loro blog, lascio a voi il compito di scoprire perché a me è toccata quella foto, io forse non lo voglio sapere.


 
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domenica 15 luglio 2012

Carnevale della Matematica #51

Gentile pubblico, affaccendato in facende estive, vorrei segnalare che da Messere Popinga è online da ieri la cinquantunesima edizione del Carnevale della Matematica.
Un'edizione caratterizzata da ben due temi La matematica francese da François Viète a Cédric Villani, e Matematica e sport per ricordare i giochi olimpici che inizieranno di qui a qualche settimana, ma come dice Popinga:

In fondo, dopo temi autoreferenziali e nessun tema, un Carnevale con due temi ci può stare, nevvero? Tanto, come al solito, la maggior parte dei link invia ad articoli fuori tema…

Ovviamente si tratta di un edizione da par suo, dove ironia, sagacia e competenza s'incontrano come solo lui nella sua sconfinata conoscenza sa fare. Qualora vi restasse un po' di tempo io un salto al suo blog a leggere lo consiglio caldamente (ops non è il caso di aumentare le già roventi temperature di Luglio), intanto segnalo anche che la prossima edizione del Carnevale si terrà da Mr. Palomar di Paolo Alessandrini, con il tema Connessioni, nessi, legami, collegamenti, relazioni...
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giovedì 12 luglio 2012

Le mascotte delle Olimpiadi


Cosa c'è di più divertente e intressante per un bambino nelle Olimpiadi? Naturalmente la mascotte olimpica, quella sorta di pupazzo portafortuna che caratterizza, ormai da qualche decennio, i giochi olimpici sia invernali sia estivi.
Ecco allora una piccola rassegna per immagini delle mascotte che hanno rappresentato i giochi Olimpici a partire dalla prima, l'unica che citeremo per i giochi invernali, che fu adottata nel 1968 in occasione della decima edizione delle olimpiadi invernali tenutesi a Grenoble, si tratta di Schuss, uno sciatore stilizzato, benché in realtà non proprio riuscito, diede il la alle successive mascotte:

Toccò poi a Waldi, un cane bassotto, essere la prima mascotte dei giochi Olimpici estivi nel 1972 a Monaco di Baviera. Il bassotto Waldi fu scelto per le sue doti di resistenza, tenacia e agilità, i colori rappresentano invece la gioia che esprimono i giochi.
Amik è un castoro e fu scelto per rappresentare i giochi olimpici svoltisi in Montréal, Canada, nel 1976. Il castoro  è  uno dei simboli nazionali del Canada e fu scelto per simboleggiare il duro lavoro necessario nel raggiungimento  dei risultati anche nello sport.

Per i giochi della XXII Olimpiade di Mosca, nel 1980, fu il turno di Misha l'orso bruno, disegnato dall'illustratore di libri per bambini Victor Chizhikov

Sam the Eagle, un'aquila reale, simbolo degli Stati Uniti d'America, disegnato da Robert Moore della Walt Disney Company rarrpesentò invece la XXIII edizione dell' Olimpiade di Los Angeles nel 1984

Due tigri, Hodori il maschio e Hosuni la femmina, personaggi molto comuni in tante leggende coreane, hanno animato i Giochi della XXIV Olimpiade di Seoul nel 1988.

Durante i Giochi della XXV Olimpiade, a Barcellona nel 1992, ci provò Cobi, un pastore catalano disegnato da Javier Mariscal in chiave cubista.

Izzy, animò i Giochi della XXVI Olimpiade di Atlanta nel 1996, si trattava di una una figura astratta diventata molto popolare negli Stati Uniti d'America.

Spettò poi a Olly, un martin pescatore, Syd, un ornitorinco e Millie, un istrice, tre animali nativi dell'Australia, animare i Giochi Olimpici di Sydney 2000. Questi animali australiani rappresentano rispettivamente la terra, l'aria e l'acqua, mentre i nomi ricordano l'Olimpiade, Sydney, e il nuovo Millennio.

Ai Giochi della XXVIII Olimpiade di Atene nel 2004 presenziarono Athena e Phevos, fratello e sorella, due campane vestite con costumi dell'antica Grecia. 

I Giochi della XXIX Olimpiade svoltisi a Pechino nel 2008, ebbero come protagonisti i friendlies: Beibei, un pesce, Jingjing, un panda Huanhuan, la Fiamma olimpica Yingying, un'antilope tibetana Nini, un piccolo uccello cinese. Insieme i nomi delle cinque mascotte formano la frase Beijing huan ying ni, che significa "Pechino vi dà il benvenuto".

Siamo così arrivati ai nostri giorni in questo breve viaggio fra le mascotte, i prossimi giochi olimpici avranno inizio il 27 luglio a Londra saranno accompagnati dalle mascotte Wenlock e Mandeville.
Wenlock, prende il nome dalla cittadina di Much Wenlock nella contea dello Shropshire (Midlands Occidentali), che ospita ogni anno dal 1850 una manifestazione multisportiva antesignana dei Giochi moderni. Ha cinque braccialetti al polso (ognuno con un colore dei cerchi olimpici) mentre i tre punti sulla sua testa simboleggiano i posti del podio.
Il nome di Mandeville,  che rappresenta la mascotte paralimpica, deriva invece dall'ospedale Stoke Mandeville nel Buckinghamshire, che nel 1948 organizzò la prima competizione per atleti disabili. Ha una testa a forma di elmetto colorata in blu, rosso e verde (i tre colori delle Paralimpiadi) e indossa un orologio sul polso destro fisso sull'ora 00:20:12.
Ben undici edizioni delle Olimpiadi sono state caratterizzate dalla presenza delle mascotte, anche se a voler contare bene sono molte di più, in tante occasioni infatti le mascotte sono state due, tre e perfino cinque!

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giovedì 14 giugno 2012

Carnevale della Matematica #50

Benvenuti al Carnevale della Matematica numero cinquanta che coincide con il mese di giugno, il mese della fine della scuola, anche se non per tutti. Ne sanno qualcosa quelli che un tempo si chiamavano i maturandi e che ne avranno sino a luglio inoltrato.
Un Carnevale, questo del cinquantesimo, un po' atipico anche per via del tema e infatti è un "Carnevale non a tema". E per giocare con le parole è un tema anche non avere un tema.
A differenza dei precedenti questo è un carnevale animato: animato dai disegni della mia classe quarta di scuola Primaria, che volentieri hanno prestato la loro creatività per raccontare come vedono i numeri: animali, personificazioni, cartoon... quale preferite?

Ma vediamolo da vicino questo numero cinquanta, infatti sbirciando su Wikipedia scopriamo che (manco a dirlo) è il numero che viene dopo di quarantanove e prima del cinquantuno. E' un numero di Harshad cioè in una data base è un numero intero positivo divisibile per la somma delle proprie cifre. E' un numero nontotiente e un numero noncototiente.
E' la somma dei primi quattro numeri triangolari, cioè rappresentabili graficamente in forma di triangolo: 1, 3, 6 e 10, e dei primi quattro numeri quadrati 1, 4, 9 e 16 (in matematica il numero quadrato è un numero che può essere espresso come il quadrato di un altro numero intero), pertanto: 1 + 3 + 6 +10 + 1 + 4 + 9 + 16 = 50.
Il numero cinquanta in chimica è il numero atomico dello Stagno, è invece il quinto numero magico in fisica.
Per quel che riguarda i simboli il cinquanta è rappresentanto nella smorfia dal pane. Nell'antica Roma simboleggiava la giustizia. Cinquanta sono le stelle della bandiera americana.
Prima di passare ai contributi, due secondi per pensare ai per i più piccoli,  ricordando che la prima matematica, per tutti, anche i più capaci, è nata così, giocando con le dita:
Ora conta ad uno a uno
solleva un dito per ciascuno:
Uno  da solo se ne sta,
due come gli amici che a spasso van,
tre i porcellini della fiaba di ieri,
quattro invece i moschettieri,
cinque le dita di una mano,
sei, se ne aggiungi uno pian piano,
sette  i colori dell'arcobaleno,
otto i pianeti fino a Nettuno,
nove i mesi per venire al mondo,
è quasi finito il girotondo,
infine dieci: con l'uno e lo zero
sei stato bravo davvero davvero.
Andiamo ora ai contributi in rigoroso ordine d'arrivo. Da Giuseppe Lipari di Ok, panico giungono due contribuiti, il primo propone un  Problema: numeri a caso, il secondo Tre numeri a caso chiarisce che l'operazione il precedente problema "Estrarre tre numeri reali positivi a caso in modo che la loro somma sia pari a 1. Fare in modo che le triplette di numeri siano distribuite uniformemente, ovvero ognuna delle possibili triplette deve avere la stessa densità di probabilità di essere estratta a caso" non è affatto scontata come si può pensare, per scoprire che in realtà è il confronto tra due diversi algoritmi.

Il secondo contributo arriva dal blog Il Gloglottatore che partecipa con il resoconto biografico In memoria di Antonio Favaro il più celebre "storico delle matematiche" di tutti i tempi.

Giunge da il Blogghetto di Dioniso Esperimenti (armonici) con spettri artificiali - prima parte, Esperimenti armonici con spettri artificiali - seconda parte ed Esperimenti armonici con spettri artificiali - terza parte: un dialogo su suoni, colori, timbri, strumenti, spettri, numeri e divagazioni (anti)pitagoriche.

Da Leonardo Petrillo di Scienza e Musica arriva Augustin-Louis Cauchy: il rifinitore dell'analisi, un contibuto che analizza la figura di uno dei più grandi matematici del XIX secolo, ovvero Augustin-Louis Cauchy. Nello specifico, l'articolo descrive la sua vita (influenzata dalla conoscenza di grandi matematici e scienziati del calibro di Laplace e Lagrange), paragonabile a quella del Don Chisciotte di Cervantes, e si focalizza soprattutto sui suoi contributi relativi all'analisi matematica. Verso la fine dell'articolo, viene enunciato e dimostrato il noto teorema del calcolo differenziale di una variabile reale, che prende da lui la denominazione. 

Roberto Natalini ci segnala su Maddmaths Giovani matematici crescono Marcello Delitala: Marcello Delitala (classe '75) si laurea in Fisica e nel 2005 prende il Dottorato in Matematica per le Scienze dell' Ingegneria all'Università di Torino. E' ricercatore all'università di Torino dal 2005 e nel 2010 ha vinto il "Kepler Award for Young Scientists" della European Academy of Sciences. Intervista raccolta da Maya Briani. 
L'alfabeto della matematica B come Brachiostocrona Anno milleseicentonovantasei: "Io, Johann Bernoulli, mi rivolgo ai più grandi matematici del mondo. Non c'è niente di più stimolante di un problema difficile, la cui soluzione regali gloria e fama duratura. Per questo motivo, propongo ai matematici più brillanti del nostro tempo un problema che metterà a dura prova i loro metodi e la forza del loro intelletto...". di Corrado Mascia. 
Il fascino indiscreto delle reti Cosa sono le reti in matematica? E come le usiamo in diverse applicazioni che vanno dalla biologia all'informatica teorica e applicata, o ancora ai rapporti sociali? A queste domande cerca di rispondere questo articolo tradotto dal sito di Images des Mathématiques. Di Fernando Alcalde.
I quasi cristalli Allo scopritore dei quasi cristalli, Schetman, è stato assegnato il Premio Nobel per la chimica nel 2011. Ma cosa sono i quasi cristalli? Strutture in cui gli atomi possono disporsi secondo reticoli a mezza strada fra i materiali amorfi e i cristalli. E che hanno interessanti e inedite proprietà. Scheda di Anna Chiara Lai.
Commedia matematica #Logica diabolica In questa seconda puntata raggiungiamo Dante nell’ottava bolgia, quella dei consiglieri fraudolenti, che hanno suggerito a qualcuno come trarre in inganno qualcun altro. Tremenda è la pena del contrappasso che essi devono scontare: bruciano avvolti in lingue di fuoco, ad imperitura memoria delle menzogne e dei raggiri che hanno ordito in vita con la loro lingua, rendendosi in tal modo portavoce di Satana. Di Andrea Tosin.

Su Dueallamenouno, sempre Roberto ci suggerisce Come fare lo scritto di matematica alla Maturità Si stanno avvicinando a grandi passi gli esami di Maturità e, tra le varie prove in programma, quella di matematica è spesso considerata la più temibile. Gli autori, oltre allo stesso Roberto, docente di Matematica e Fisica nelle scuole superiori e Erasmo Modica,  amministratore del blog Matematica OrizzonteScuola, propongono alcuni suggerimenti su come affrontare la prova di Matematica per il prossimo Esame di Maturità.
Newton, il genio e la matematica: un po' di chiarezza sulla questione del "genio" matematico indiano che, secondo i giornali di tutto il mondo, avrebbe "battuto" Newton.
Niente, (anzi poca) matematica, siamo inglesi Un’indagine dell’ufficio inglese per gli standard educativi, l’OFSTED, rivela una notevole carenza del sistema educativo inglese per quanto riguarda la matematica. Abbiamo chiesto a Flavia Giannoli, esperta nei processi formativi per la didattica della matematica, di commentare questa notizia proponendoci il suo punto di vista.

Maurizio Codogno partecipa con una serie di contributi i primi tre arrivano dal Post: Variazioni sul tema di una successione Leggi e scrivi... in maniera non standard, Il paradosso di Richard Un altro paradosso del secolo scorso sull'autoreferenzialità dei numeri, che però ha avuto una svolta inaspettata e infine Wishful Thinking: Se devi risolvere un problema dato a una gara di giochi matematici, cerca di renderti la vita il più facile possibile. 
Dalle Notiziole di .mau. arrivano tre quizzini più o meno matematici, come li definisce l'autore: Se telefonando:  trovate il numero che completa la successione; Matto come un cappellaio: è più vecchia la Lepre Marzolina o il Cappellaio Matto? e Cifre in economia: cancellate cento cifre dalla lista e create il numero maggiore possibile.
Ancora due articoli di "povera matematica": All'incontrario va, avete mai visto un numero salire da 40 a 36? e Crolli derivati: sbattere in prima pagina dei numeri senza contesto non significa molto, e può peggiorare la comprensione del testo. Infine, sempre dalle Notizione una recensione Non si può dividere per zero: articoli di matematica leggera (o "da passeggio", come dice l'autore) purtroppo con parecchi errori di traduzione.

Da Matematicamente di Annarita Ruberto giungono nel seguente ordine Poligono nel piano cartesiano, simmetrie, parallelepipedo rettangolo è la risoluzione di un quesito, riguardante gli argomenti indicati nel titolo del post, mediante l'utilizzo di tre applet di GeoGebra. Poligono nel piano cartesiano e poliedro: problema svolto: anche qui si ricorre a due applet di GeoGebra per la risoluzione del problema.
A seguire Insegnare ai bambini la matematica vera con i computer Dai razzi ai mercati azionari, molte delle più appassionanti creazioni dell'umanità funzionano grazie alla matematica. Allora perché ai ragazzi non interessa? Conrad Wolfram sostiene che una parte della matematica che si insegna - il calcolo manuale - non solo è noiosa, ma è soprattutto irrilevante per la matematica stessa e il mondo reale. E presenta una sua idea radicale: insegnare ai bambini la matematica vera attraverso la programmazione dei computer.
Matematica e computer considerazioni di uno studente Racconta Annarita: Nel post precedente, Conrad Wolfram presenta una sua idea radicale: insegnare ai bambini la matematica vera attraverso la programmazione dei computer. Come docente di Matematica, in linea generale, concordo. I computer potrebbero essere uno strumento potentissimo al servizio dell'apprendimento di questa splendida disciplina, ingiustamente bistrattata, ma non si vuole o non si è in grado di vederne i potenziali vantaggi. Penso che sia rilevante ascoltare la voce dei diretti interessati e principali utenti, gli studenti, attraverso le condivisibili e lucide considerazioni di uno di loro: Marco.
Poi ancora un po' di storia della matematica attravverso alcuni suoi illustri personaggi: Gauss, Riemann, Hilbert, Poincare'- La Matematica Diventa Scienza La matematica costituisce oggi il nucleo della maggior parte delle discipline scientifiche. Claudio Bartocci introduce le affascinanti figure di Gauss, Riemann, Hilbert, Poincaré, i matematici che nell'Ottocento, il secolo delle rivoluzioni, con le loro intuizioni hanno trasformato una disciplina non ancora matura nello strumento fondamentale della ricerca contemporanea. 
I contributi di Matematicamente si concludono con curve matematiche e amore: Heart Curve - Mathematics...Loves You.  

Veniamo ora ai contributi di Roberto Zanasi del blog Gli studenti di oggi che partecipa con Di proporzionalità, logaritmi e argomenti affini dove parla del fatto che non tutto è proporzionalità: esistono anche i logaritmi, come la scala Richter ci sta insegnando da un po' di tempo a questa parte (troppo, ormai). Come non essere d'accordo con lui vista la lunga scia di movimenti della crosta che caratterizzano l'Emilia in particolare e  un po' tutto il nord Italia?
Roberto riporta anche una citazione un po' polemica da un libro di David Foster Wallace nel post Il problema dei corsi universitari di matematica.

Jean del blog Con le mele e con le pere ha partecipato per la prima volta il mese scorso al carnevale della Matematica. Il suo è blog di giochi matematici,  sul quale recentemente ha pubblicato: Il gioco del 17 un problema dedicato ad una variante del gioco del 15, La cravatta giusta un problema di calcolo delle probabilità/combinatorio sul vestiario, Ora un problema di trigonometria, un altro calcolo della probabilità Quindici noci ed infine uno di geometria dove presento anche qualche costruzione con riga e compasso (di archi a sesto acuto e pentagoni) Archi a sesto acuto

E' il turno ora dei contributi di Paolo Alessandrini di Mr. Palomar: Mr Q. #2: Chicchi di grano, monete e fotoni e Mr. Q #3: Circuiti, uova strapazzate e grovigl:
Si tratta della seconda e della terza puntata di un ciclo di post che Mr. Palomar ha voluto dedicare ad un argomento molto affascinante: la computazione quantistica.
Forse tra qualche decennio sulle nostre scrivanie ci saranno dei computer diversi da quelli di oggi, che funzioneranno grazie a fenomeni quantistici, e che grazie alle bizzarrie di questi fenomeni saranno forse in grado di affrontare in modo efficiente problemi più difficili di quelli che i calcolatori di oggi sanno risolvere.
Così come l'informazione manipolata dai computer classici si misura in bit, quella elaborata dai computer quantistici si presenta sotto forma di qubit (bit quantistici). Nei due post citati ho mostrato alcune delle curiose caratteristiche dell'informazione quantistica, in particolare la sovrapposizione quantistica e l'entanglement.

Il quarto e ultimo post della serie lo troverete sicuramente nella prossima edizione del Carnevale.

Da Popinga di Marco Fulvio Barozzi giungono due contributi: il primo dei quali Integrali doppi e volume dei solidi di rotazione a proposito del quale Pop ci spiega che gli integrali doppi hanno ispirato ai matematici spagnoli Jorge Martìn-Morales e Antonio M. Oller-Marcén un metodo per il calcolo dei solidi di rotazione più generale di quelli comunemente presentati nei libri di testo. Questo metodo evita considerazioni sulla forma del solido, fornisce un modo agevole di descrivere il volume del solido anche quando l’asse è inclinato rispetto all'orizzontale e alla verticale, introduce tecniche di doppia integrazione che possono in certe circostanze abbreviare i calcoli. 

Il secondo è un altro degli imperdibili appuntamenti con la poesia di Popinga Al gatto nero: nuove rime scientifiche Alcuni componimenti in rima per sorridere con la matematica, la fisica e la biologia.

E siamo giunti così ai Rudi Matematici che iniziano con un un Q&D (cioè un Quick and Dirty, quiz sporco e veloce) con tanto fango, forse troppo facile perché non ha stimolato alcuna discussione: Corse campestri, a seguire il PM (cioè Paraphernalia Mathematica, serie di dottissimi articoli del nostro Fondatore) del Capo sulle sezioni “metalliche”, perché se quella aurea la conoscono tutti, gli altri metalli sono meno celebri: Metallika, ancora il “Compleanno” dedicato a Lyapunov, matematico non troppo famoso ma che ci dà la scusa per parlare di Star Wars e di Edipo, che come è noto sono quasi la stessa storia: 6 Giugno 1857 – Buon compleanno, Alexsandr! Poi la solita soluzione al problema che i Rudi pubblicano ogni mese sulle pagine di Le Scienze, che stavolta era abbastanza facile: Il problema di Maggio (525) – Cricket e Crocchette infine il centosessantunesimo numero della nostra e-zine (che starebbe per magazine.

Lasciamo i simpatici Rudi e passiamo ora al contributo di Gianluigi Filippelli di Dropsea che inoltra La lezione di Galileo sulla struttura dell'infermo Sull'Inferno di Dante, dopo la sua uscita, se ne sono dette e scritte molte, in particolare sulla struttura e sulla matematica. Tra i tanti che se ne sono occupati c'è anche l'illustre Galileo Galilei, che realizzò due lezioni sulla struttura matematica dell'Inferno dantesco. In particolare sulla prima si sono concentrati gli sforzi di alcuni studenti d'arte dell'Accademia di Brera e questo post è il resoconto della presentazione della mostra organizzata insieme con il Politecnico di Milano.

Ultimo in ordine d'arrivo il post  della cara collega Cristina Sperlari del Il piccolo Friedrich,  che segnala Il gioco musicale con i dadi di Mozart, essa stessa racconta che si tratta di uno straordinario gioco musicale inventato da Mozart in persona, grazie al quale si può comporre una melodia semplicemente a partire dal lancio di due dadi. Un gioco matematico-musicale, insomma, in cui è possibile cimentarsi nella composizione senza avere alcuna nozione di musica...nel frattempo utilizzando la matematica! All'interno dell'articolo è possibile osservare lo spartito di Mozart, capire le regole per giocare e i criteri di costruzione del gioco ed infine sperimentare direttamente il gioco componendo il proprio minuetto ed ascoltandolo! Un gioco che stupisce sempre tutti, i più grandi, ma anche i più piccoli e che può essere un divertentissimo ed utilissimo spunto per lavorare a scuola sulla probabilità! Una probabilità tutta da ascoltare!

Un bellissimo contributo mi giunge ad un'ora dalla pubblicazione del Carnevale dall'amico Piero Patteri del blog Fisicartoonia con Mago Zurlì, Topo Gigio  e il mio primo ipercubo: Una storia fra tante però,si racconta Piero, quella dove vidi per la prima volta un ipercubo, è sempre stata più presente di altre.

Il mio contributo a questo carnevale quasi vacanziero è una riflessione sulle corrispondenze tra giudizi sintetici e voti: Ma Buono è sette o otto? E se ne scoprono davvero delle belle!

Il Carnevale della matematica, cari amici, di giugno si conlcude qui: non posso non osservare come sul web la matematica si nutra di applet, di quiz, curiosità e aneddoti e se la paragono alla lavagna scolastica che rimane ancora oggi il principale modo per spiegarla ad alunni e studenti, be' credo che ci sia molto da lavorare in tal senso, nutro la segreta speranza, che se qualcosa cambierà sarà anche grazie all'instancabile impegno dei carnevalisti.

Il testimone passa quindi a Popinga che ospiterà l'edizione numero cinquantuno di luglio, con un tema che ha a che fare con le Olimpiadi (se non ricordo male).
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sabato 9 giugno 2012

Qui ci sarà il carnevale della Matematica di Giugno

Cari lettori e cari amici tra qualche giorno in questo blog verrà ospitato il Carnevale della Matematica di Giugno, non c'è un tema particolare infatti si chiamerà un "Carnevale non a tema". Anche perchè un Carnevale che festeggia la sua cinquentesima edizione, e come dice .mau. anche il suo giubileo, ecco, non ha bisogno di grandi suggerimenti per essere celebrato. 
Potete quindi mandare i vostri contributi a tema libero sicuri di essere in tema, entro le ore 24:00 pm del giorno 12, non è detto che dobbiate fare grandi cose, e qui mi rivolgo ai tanti colleghi e i genitori che leggono, basta anche una seplice attività pratica sui numeri, una poesiola, un gioco e perfino un anedotto numerale. Perchè la matematica è ovunque sempre.


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sabato 14 aprile 2012

Carnevale della matematica #48

Aprile è in America il mese della Consapevolezza matematica, come suggerisce Roberto su Maddmaths introducento questa edizione da lui ospitata:

Il Carnevale della matematica fa una nuova tappa nelle terre di Maddmaths! e lo fa in coincidenza con l'appuntamento annuale con il Mese della Consapevolezza Matematica, indetto ogni anno dalle associazioni di matematica americane e ripreso molto volentieri da noi qui in Italia. Tema di quest'anno: i dati. E ci è sembrato particolarmente appropriato al momento storico-sociale attuale, in cui sembra che la nostra vita si identifichi sempre di più con quei numerelli, indici, cifre e quant'altro, che vorrebbero tentare di riassumerci (e in alcuni casi, vorremmo pure che ci riuscissero). Ovviamente non parleremo solo di questo, ma anche di 'snumeratezza’, campi da calcio, giochini con i magneti e geogebra (etc, etc, etc...)

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venerdì 13 aprile 2012

Rappresentare i dati: tabelle e grafici

Nel programma di geografia di quarta un paragrafo è dedicato agli strumenti del geografo, alle modalità con cui egli analizza i dati, all'utilizzo quindi delle tabelle, degli istogrammi, degli areogrammi e degli ideogrammi.Utilizzare gli strumenti che il geografo usa per rappresentare i dati significa anche fare matematica.

Già avevamo, fin dalla classe seconda, utilizzato la tabella a doppia entrata, come strumento per catalogare e ordinare le informazioni che in tal modo diventano immediatamente visibili e fruibili, ora si rende necessario spiegare come i dati, i numeri che spesso attengono alla geografia, quindi alla lettura del territorio, ma non solo, possono trasformarsi in grafici di immediata  lettura. Partendo sempre dall'idea che sono una rappresentazione della realtà, che servono a descriverla e a conoscerla.
La spiegazione, la semplice descrizione, pur se affiancata dai disegni dei grafici, può scivolare via come acqua sui vetri puliti, perchè troppo astratta. 
Per generare la comprensione si rende necessario ripercorrere i passaggi che servono a costruire lo strumento. Per comprendere come si usano i grafici occorre costruirne qualcuno. Noi lo abbiamo fatto lavorando a piccoli gruppi, massimo quattro bambini, attraverso tre passaggi:

Dai dati al testo informativo

Per  iniziare abbiamo fatto un passaggio dalla tabella al testo, utilizzando i dati circa la profondità dei mari italiali i bambini hanno realizzato un testo informativo che li contenesse, integrandoli con informazioni già in loro possesso o acquisendole dal testo, con l'incarico di ottenere un testo personalizzato.

Mare ------------ Profondità
Ligure ----------> 2746 m
Tirreno ----------> 3602 m
Ionio ------------> 4258 m
Adriatico -------> 1230 m

Uno dei testi ricavati, recitava così:
La profondità dei mari italiani
I mari italiani sono quattro: il mar Ligure, il mar Tirreno, il mar Adriatico e il mar Ionio. Il mar Ligure si trova tra la Corsica e la Ligura ed è profondo 2746 metri. 
Il mar Tirreno tra la penisola, la Sardegna e la Sicilia e la sua profondità massima è di 3602 metri.
Il mar Adriatico è il mare meno profondo di tutti i mari italiani. Bagna le coste orientali dell'Italia, la sua profondità massima è di 1230 metri. 
Il mar Ionio si trova tra l'Italia meridionale e la Grecia. E' il più profondo dei mari italiani. la sua profondità massima è di 4258 metri.

Realizzare un areogramma circolare o grafico a torta


Dopo aver fatto comprendere agli alunni che dai dati contenuti in un grafico si può passare al testo integrando opportunamente le informazioni, viceversa che levandole e riducendo all'essenzialità l'informazione e i dati si può costruire la tabella, entriamo nel vivo dell'attività di laboratorio ricavando un grafico a torta con tanto di percentuali, utilizzando dati familiari ai bambini. 
Abbiamo utilizzato i numeri degli alunni presenti nelle diverse classi del Circolo, dettagliando così la consegna di lavoro:

Realizza un grafico a torta utilizzando i seguenti dati, di fianco al grafico disegna la legenda.
- Alunni di quinta: 100
- Alunni di quarta: 90
- Alunni di terza. 85
- Alunni di seconda: 100
- Alunni di prima: 70

E' bene invitare gli alunni a riflettere su come dividere la torta, notare se ci sono porzioni uguali e quanto sono più piccole o più grandi delle altre parti. Ovviamente non è richiesta la precisione ma un aderenza minima alle quantità. 
Ecco il risultato del lavoro condotto in autonomia, eccetto che per il calcolo delle percentuale, che è materia del programma di quinta e quindi con gli alunni di quarta si può fare in modo guidato, spiegando che la percentuale indica la "fetta" di torta occupata dal numero di bambini di ciascuna classe.
Ecco com'è subito apparso chiaro che l'areogramma permette di visualizzare "a prima vista" le grandezze e determinare quali sono preponderanti.


Realizzare un istogramma:

L'istogramma ci permetterà invece di confrontare "grandezze". Nel nostro caso abbiamo ipotizzato l'analisi del numero di alunni per ciascuna tipologia di classi del circolo, in maschi e femmine. Abbiamo fornito la seguente consegna con il dettaglio dei numeri:
Realizza un istograma inserendo i seguenti dati, rappresentando maschi e femmine in due colonne vicine, scegli i colori più opportuni.

- Alunni di quinta: 55 F - 45 M
- Alunni di quarta. 35 F - 65 M
- Alunni di terza:  35 F - 50 M
- Alunni di seconda: 60 F - 40 M
- Alunni di prima: 35 F - 35 M

La line verticale indica il numero dei bambini contando su base dieci, la linea orizzontale indica invece le classi, ciascuna colonna dovrà raggiungere il numero di bambini e bambine indicato nei dati forniti.

Il risultato finale è stato questo con una leggenda due quadretti a indicare cosa rappresenta ciascuna colonna, che non compare qui sotto:


Il tasto verde in calce a questo post vi permetterà di salvare l'attività in formato pdf.

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giovedì 15 marzo 2012

Carnevale della matematica #47 su DropSea

Care lettrici e cari lettori c'è il carnevale della matematica di Marzo, il numero 47, uscito ieri su DropSea, manco a dirlo, nella giornata del Pi greco...

... giorno in cui si è scelto di festeggiare il pi greco, le cui prime tre cifre, 3.14, ricorrono proprio nella data odierna. Il π fa parte della famiglia di quei numeri che hanno fatto impazzire la premiata ditta dei pitagorici, i numeri irrazionali, ovvero quei numeri che non possono essere scritti come rapporto di due numeri reali. L'esistenza di questi numeri, si narra, venne tenuta nascosta il più a lungo possibile dalla setta, ma non servì a nulla, visto che siamo qui a parlarne. Possiamo definire il nostro π come il rapporto tra la lunghezza della circonferenza e il suo diametro, e nessuno di questi due numeri non sarà saranno mai contemporaneamente un intero interi, né esistono due interi che hanno rapporto π, come già scritto e come dimostrato nel 1761 da Johann Heinrich Lambert, mentre è di Ferdinand von Lindemann la dimostrazione (1882), che π è trascendentale, ovvero che non può essere ricavato usando le usuali operazioni algebriche, come ad esempio la radice quadrata o l'elevamento a potenza di un altro numero reale. (Continua la lettura su DropSea)

E come le feste che si rispettino tutti sono invitati a partecipare e leggere. Qualcuno penserà "Ma era ieri!" Sì è vero cari amici, ma quella del carnevale è una festa che dura a lungo, o almeno fino al prossimo Carnevale che si terrà ad Aprile su Maddmaths.
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lunedì 12 marzo 2012

Scoprire il Pi greco con i bambini

Del Pi greco se n'è già parlato qui.
Può rivelarsi utile alla scuola Primaria  e probabilmente anche alla Scuola Secondaria di Primo Grado rappresentare praticamente il Pi greco. Ricordiamo che Pi greco è alla base di moltissime formule scientifiche. Per noi è sufficiente ricordare l’area, la circonferenza del cerchio e il volume di una sfera.

Dimostrazione
Per prima cosa occorre prendere un metro da sarta, alcuni grossi coperchi di forma circolare, nello specifico vanno bene quelli dei barattoli di tempera murale, perché hanno il centro molto evidente e non dovremo successivamente cercare il centro del cerchio, meglio se sono di diverse dimensioni, per poter condurre la dimostrazione occorre avere almeno tre o quattro circonferenze diverse. 

A questo punto con il metro misuriamo la circonferenza, teniamo nota della misura, prendiamo ancora il metro e facendolo passare ben teso per il centro del coperchio, misuriamo il diametro, tante volte quanto la misura della circonferenza lo consente. Segniamo alla lavagna. Per ogni circonferenza sia grande sia piccola è possibile misurare tre volte e un po' il diametro.
Spieghiamo ora che il Pi greco non è altro che il numero che si ottiene dividendo la circonferenza di un cerchio per il suo diametro. 
Esso uguale per tutti i cerchi del mondo e viene chiamato costante, appunto perchè è un rapporto che  contraddistingue tutte le circonferenze e il relativo diametro, comunemente è indicato con 3,14.


[Aggiornamento] L'amica Giovanna di Matematicamedie  (vale pena farci un salto!) ha preparato una bella animazione, sulla falsariga di quella sopra proveniente da Wikipedia, basta cliccare sull'immagine sottostante per vederla in movimento.

Cenni storici
Questo numero fu già individuato fin dall'antichità dagli egiziani (collegamento con Storia di quarta primaria), anche se non è certo se scoprirono che fosse una costante. Essi lo utilizzarono come rapporto tra cerchio e quadrato probabilmente per misurare i terreni. La Bibbia stessa racconta, nell'antico testamento, pur se non in modo esplicito, che pi greco è uguale a tre.

Lo studio della misura del cerchio fu ripreso con rinnovato impegno nel quarto secolo a.C. dai greci. Il primo pensatore greco a tentare di trovare un rapporto definitivo fra un cerchio e un quadrato fu Anassagora di Clazomene (500-428 a.C.).

Un paio di secoli dopo, fu il siracusano Archimede (287- 212 a.C.) uno fra i massimi pensatori della storia, straordinario matematico, fisico e inventore a cercare di risolvere la questione. Egli affermò che "La circonferenza di ogni cerchio è tripla del diametro, più una parte minore di un settimo del diametro e maggiore di dieci settantunesimi”. Archimede sapeva di poter descrivere solo i limiti superiore e inferiore del rapporto, ma se si fa una media dei due valori si ottiene 3,1419, con un errore di meno di tre decimillesimi del valore reale. Per questo il Pi greco è conosciuto anche come costante di Archimede.

Successivamente, e a più riprese, molti studiosi hanno tentato di dare un'approssimazione sempre maggionre al Pi greco, per arrivare fino all'avvento delle calcolatrici che hanno consentito di definire  migliaia di decimali nel Pi greco.

Non esiste un'utilità pratica di tutte queste cifre basti sapere che per fare un calcolo abbastanza preciso, trentanove cifre di Pi greco sono sufficienti a calcolare la circonferenza di un cerchio che racchiuda l’intero universo noto, con un errore non superiore al raggio di un atomo di idrogeno.

Fonte
Wikipedia
Museo d'informatica e storia del calcolo
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martedì 14 febbraio 2012

Carnevale della matematica di... Carnevale

Dai Rudi Matematici è già pieno Carnevale, in anticipo sulle sfilate di giovedì e martedì grasso che si terranno fra qualche giorno nelle piazze di tutta Italia, sfila sul sito de Le Scienze Blog il più colorato e allegro dei Carnevali matematici.

Rallegratevi davvero, e davvero gioite sfacciati, perché non sarà per niente facile raccontarvelo con un minimo di organizzazione, metodo, criterio, metrica o misura: nell’Italia imbiancata di neve e ingessata dal ghiaccio, ogni parvenza di struttura scricchiola algida e vibra in sintonia col vento siberiano, e i meschini relatori che questo povero Carnevale ha in sorte sono deboli in organizzazione già per conto loro. Il risultato, temiamo, sarà un pasticcio, e non di quelli di alta cucina. Ma se manterrete piegati all’insù gli angoli delle vostre labbra, se la tensione superficiale dei vostri muscoli facciali si coniugherà impavida in forma di sorriso, non v’è dubbio alcuno che riuscirete a trovare, tra i coriandoli e lo sfacelo, delle perle di link matematici di sfacciata bellezza.

In realtà, e questo lo posso svelare fin d'ora, non è un pasticcio, loro si scherniscono,  ma sotto sotto lo sanno di aver cucinato una saporitissima edizione del Carnevale,  e voi potete continuare la degustazione leggendo qui.
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lunedì 30 gennaio 2012

Coriandoli per contare, coriandoli per giocare

Un'attività carina che si faceva negli anni in cui ho insegnato nella scuola infanzia era l'organizzazione di giochi a tema. Lo sforzo didattico era quello di integrare i contenuti previsti per le abilità matematiche, nelle attività di gioco in modo da renderli attraenti per i bambini. 
Uno dei periodi più belli per queste attività è proprio il Carnevale. Ricco di colore e allegria permette di mettere insieme diversi elementi: forme, numeri, canto, gioco di movimento.
Non solo, quindi, filastrocche a tema, canti e giochi, ma anche conte, attività organizzate attraverso i colori e le forme, classificazioni e seriazioni. La matematica, già ne avevamo parlato, si può imparare integrandola ad altri argomenti e con i bambini piccoli uno dei modi più semplici per quantificare è inserire quest'attività in modo trasversale.

Quali sono di più, le maschere femminili o quelle maschili? Conta tutti i vestiti di Zorro. Metti vicino i Batman coi Ninja, poi conta, che differenza c'è? Qual è di più, qual è meno?
Sono alcune delle domande che si concretizzano con un'azione, che si possono fare, senza mai scrivere un numero, facendo operazioni concrete. Questo sia che si tratti di figure sia di bambini vestiti in maschera, anzi più il gioco coinvolge il corpo e meglio è.

A questo proposito propongo una piccola filastrocca per i bambini di cinque anni di scuola Infanzia e per i piccoli di prima della scuola Primaria, si può usare proprio per introdurre giochi come quelli illustrati sopra, contando grossi coriandoli, non prima di averli fatti ritagliare ai bambini stessi, di diversi colori e se si vuole anche di diverse forme. Poi una volta terminata l'attività si possono incollare alle finestre e colorare così i vetri di Carnevale. Come dire... Prendere tre attività con un coriandolo!!


Quanti sono? 

Quanti sono i coriandoli, si posson contare? 
Sparsi per terra ce n’è un mare. 
Un mare fatto di colore e di carta,
speriamo sia almeno riciclata. 
Quante sono le maschere, si posson contare? 
Sono milioni in tutte le strade,
vestite strane e di ogni colore 
saltano, ridono e fanno rumore. 
Quant’è l’allegria, si può contare? 
Risponde il bambino sveglio e acuto: 
No, perché non si può contare tutto! 
(Rosalba 30/01/12)
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