di Maestra Rosalba

giovedì 9 aprile 2009

Itinerari Turistici: Cagliari

Talvolta viviamo i luoghi che ci circondano per il consueto utilizzo che ne facciamo.
Ci sono luoghi che frequentiamo per motivi di lavoro e perchè sono il riferimento per il disbrigo di molte pratiche, di cui ignoriamo quasi l'aspetto turistico. Il primo anno dell'iniziativa Monumenti Aperti nel 1996, portò me e la mia famiglia a Cagliari e fu così che mi resi conto di quanti tesori culturali storici e ambientali sono presenti in questa città che si affaccia sul Golfo degli Angeli, custodita nell'estremo angolo del golfo dalla Sella del Diavolo.
Cagliari che ho conosciuto ai tempi dei miei studi è diventata una città moderna, che ultimamente ha rivalutato molti dei suoi monumenti. E' una città ricca di storia e cosa non meno importante di zone verdi al suo interno. Il Parco di Monteclaro, quello rappresentato nelle slide, riconsegnato alla città in maniera efficace, dove con gli alunni abbiamo trovato dei bagni pulitissimi, un prato altrettanto curato, giochi e tutto ciò che occorre per rilassarsi all'aperto nelle belle giornate di sole.
La Sardegna è poco considerata dal punto di vista del turismo scolastico, eppure non manca di offrire molti spunti, non solo in città come Cagliari, per la bellezza delle coste, i centri minerari, i Nuraghi, Barumini e Orroli, solo per citarne alcuni.
Per non parlare poi del centro Sardegna altrettanto ricco di storia e bellezze naturali. Il motivo pare sia da addebitarsi alla mancanza di opportunità "by night", come se una gita per studenti debba per forza trasformarsi in un tour de force che al rientro a casa richiede una settimana di sonno!
Ora la presenza di voli Low Cost, potrebbe ridisegnare la mappa dei luoghi da vedere ai fini di studio. Agli imprenditori turistici il compito di accogliere e soprattutto di offrire pacchetti per far "gustare" agli studenti non solo le bellezze artistiche, culturali e naturali ma anche quelle culinarie.
Unire i saperi ai sapori: visitare il mondo con questa chiave di lettura forse è più significativo dell'aspetto by night, che comunque è ben presente nelle maggiori città.



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2 riflessioni:

Rosaria il 10 aprile 2009 alle ore 14:46 ha detto...

Bel filmato.
Ho letto in bacheca la formica e la cicala, non la conoscevo e mi ha colpito, la stessa cosa la dicevo ai miei figli, che amavo la cicala e non le formiche.
La cicala ci regala il suo canto fino a morirne, la formica, conservatrire e predatrice non fa che lavorare e non ci ragala nulla.

Una volta, mi misi ad osservare una fila di formiche, vanno sempre a fila indiana..sul loro tragitto c'era una formica morta, si scostavano e continuavano a portando il loro piccolo bottino.
Non lo so perchè questo mi colpi, son passati tanti anni e non ho dimenticato.Lo so che è stupido quello che ho detto.

Ti abbraccio.

Rosalba il 10 aprile 2009 alle ore 15:15 ha detto...

Non è stupido, è semplicemente così, le formiche hanno un ruolo diverso in natura e nella fiaba rappresentano uno spirito conservatore, ma anche sicurezza per il futuro.
La cicala rappresenta coloro che vivono alla giornata. Rodari ha saputo cogliere bene questo spirito e anche io come te, come lui e come tanti preferisco il canto della cicala.
Un abbraccio grande

 

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