di Maestra Rosalba

sabato 3 ottobre 2009

Introdurre le tipologie di testo in classe seconda: il racconto fantastico

Agli inizi della seconda classe di scuola Primaria si parte con il ripasso dei suoni, delle difficoltà ortografiche con un occhio attento anche al gesto grafico. Si iniza poi con l'inserire le tipologie di testo. La lettura proposta durante l'unità didattica sull'autunno è stata un occasione per far capire ai bambini cosa è un racconto, siamo passati da un analisi della lingua (riferiti ai suoni e ai simboli) ad una analisi del testo che contiene simboli e suoni. Il salto qualitativo è notevole pertanto va affrontato utilizzando efficaci strumenti per facilitare la comprensione.
Nel leggere questo racconto abbiamo scoperto che il racconto è una narrazione di fatti, avvenuti in un "tempo" o più di uno, in un "luogo", che ha "uno o più protagonisti", che ha dei "personaggi secondari" e si parla di cose che hanno un "inizio, uno svolgimento e una fine". Siamo partiti comprendendo che la narrazione può essere orale e scritta prima di tutto;  abbiamo quindi analizzato gli elementi essenziali che la compongono. Abbiamo per ora diviso il racconto in due tipologie reale o fantastico, o con entrambi gli elementi come quello analizzato, per rendere la cosa semplificata in questa fase.
Abbiamo iniziato cosi con questa schedatura collettiva alla lavagna, scritta sulla base delle risposte trovate dai bambini


Poi la proposta è stata una scheda con domande del tipo vero o falso e a risposta multipla miranti allo sviluppo della logica e infine abbiamo introdotto la mappa concettuale

spiegando che serve a fare memoria dei contenuti e a facilitarne il ricordo. Sotto alla mappa è indicata l'attività da svolgere a casa.
Potete downloadare qua tutto il file, compreso il racconto qualora non lo aveste ancora prelevato. E' sufficente per un lavoro completo non solo sull'autunno ma anche sul racconto come prima introduzione.

Download scheda Il racconto fantastico con il racconto, quiz e mappa concettuale


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8 riflessioni:

Rosaria il 3 ottobre 2009 alle ore 23:09 ha detto...

Rosalba, Claudia anche lei quest'anno sta alla seconda...Marietto all'asilo.
le mamme dei tuoi bambini seguono il tuo lavoro? Scusa la domanda...qui a Caserta da quello che so ancora nessuna insegnante ha un blog didattico...
sfruttare questi spazi per cose veramente utili sarebbe la miglior cosa anche per i genitori, cosi potrebbero rendersi conto direttamente dei vari passaggi che i ragazzi fanno insieme alle maestre.

Buona domenica un bacio.

Rosalba il 4 ottobre 2009 alle ore 06:26 ha detto...

Si rosy diverse mamme seguono il mio blog e vedono cosa fanno i bambini. Comunque tutto è talmente semplificato che si può seguire anche da casa. Un blog è anche un ottimo strumento di trasparenza, e dimostra come a scuola non si perda tempo, anzi ribadisco che nella scuola Primaria si lavora tantissimo l'unico problema a volte è l'organizzazione perfino poco favorevole ai bambini.

Buona domenica Rosy

Rosaria il 4 ottobre 2009 alle ore 10:25 ha detto...

Ti porto il saluto di Francesco.
Pace e bene.

Claudia Perlmuter ha detto...

Sono arrivata qui un po' per caso, attraverso un tuo commento nel Blog di Gianni Marconato. Da molti anni mi interesso della costruzione del curricolo di educazione linguistica e, con riferimento all'esperienza che presenti, sono tornata a pormi alcune domande a cui da tempo cerco di dare risposte, indipendentemente e nonostante "i percorsi" proposti dai diversi libri di testo e guide per la scuola primaria: quando introdurre la riflessione sulle "tipologie" testuali? Quanto tempo dedicarle rispetto all'insieme dell'attività linguistica? Quali i vantaggi di farlo precocemente? A quali tipologie fare riferimento? Ho da poco collaborato a documentare l'esperienza di un'intera scuola che ha cercato affrontare collegialmente le questioni che ho posto sopra, e non solo. Se ti può interessare per un confronto a distanza trovi qui il lavoro del Circolo Didattico di Vinci (FI): http://curricoloitalianovinci.wetpaint.com/#
Grazie di condividere il tuo lavoro
Claudia

Rosalba il 4 ottobre 2009 alle ore 14:13 ha detto...

Rosy pace e bene per il mondo e in questo momento per le martoriate famiglie a Messina. Passiamo da una tragedia all'altro provocata ancora una volta dall'incuria e dall'assenza di rispetto verso la terra e le persone.

Rosalba il 4 ottobre 2009 alle ore 14:47 ha detto...

Ciao Claudia, intanto grazie per l'interessante link, di cui condivido l'impostazione in maggior modo l'attenzione non solo al contenuto ma anche come si legge al clima che genera apprendimento.
La risposta che tu mi chiedi è insita anche nel lavoro che mi hai indicato se ci pensi, voi avete costruito un curricolo in verticale partendo dall'infanzia, io ho fatto la stessa cosa partendo proprio da quanto si era seminato a livello orale in precedenza. La differenza è che ora ciò che commentiamo e scopriamo lo scriviamo sul quaderno.
Diciamo che mi regolo seminando nella zona di sviluppo prossimale e declino i contenuti adattandoli al singolo o piccoli gruppi per competenza, così ciascuno prende quanto è in grado di recepire in quel momento. Il sistema funziona, mediamente tutti vengono attratti e tutti si appropriano di un contenuto minimo. Man mano aggiungo e allargo l'orizzonte insieme a loro, seguendo quanto sono in grado di restituirmi. Se vedo che si perdono mi fermo e faccio un passo indietro aspettando tempi più adeguati.
In questo clima ho inizato subito la riflessione, perchè non ho fretta a vederli scrivere autonomamente e credo che i soliti pensierini abbiano fatto il loro tempo; aspetto che arrivino da soli a produzioni significative che scaturiscano da tematiche che abbiamo sviscerato assieme, quando il numero di errori creerà meno frustrazioni. Per il momento presento proprio le cose che amano: fiabe, racconti fantastici e fumetti, continuando nella scrittura collettiva e nell'analisi, poi verrà il momento dell'autonomia e lo decideranno loro quando.
In sostanza prima smontiamo i testi e poi li rimonteremo in un secondo tempo non appena abbiamo conquistato l'abilità nella costruzione scritta di un pensiero articolato su più frasi interconnesse.

Spero di essermi spiegata in questo breve spazio. Ci vorrebbe molto più tempo per approfondire questa tematica.

Grazie a te :-)

elisa il 5 ottobre 2009 alle ore 19:15 ha detto...

ciao rosalba concordo con te nel presentare sin dalla seconda alcune tipologie testuali quali fiabe racconti, ma io mi sono spinta anche nella lettera e in semplici cronache testo poetico, ..tutte attività che se presentate semplicemenente i bambini recepiscono benissimo..
un caro saluto

Rosalba il 5 ottobre 2009 alle ore 20:07 ha detto...

Grazie Elisa per la tua testimonanza che mi è preziosa, perchè vedo che qualcuno storce il naso di fronte alle mie mappe che vengono prima argomentate e poste all'attenzione dei bambini con un linguaggio semplice e con esempi continui.
Presenterò anche la lettera come hai fatto te e strada facendo mi regolerò sulle loro capacità per ulteriori approfondimenti.
Io continuo per la mia strada anche perchè i bambini stanno rispondendo in maniera ottima. Con interesse, vivacità e soprattutto il loro linguaggio si stà ampliando in maniera veloce. E' ciò che io voglio prima che arrivino a elaborare un testo da soli. Li andremo per gradi. Decideranno loro i tempi.

Grazie mille

 

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