di Maestra Rosalba

martedì 15 novembre 2011

Espansione o creazione?

Ogni promessa è debito ed ecco allora la spiegazione all'impegnativo quesito postomi da una bambina di terza, qualche giorno addietro: "Nei libri di religione c'è scritto che il mondo lo ha creato Dio, nei libri di storia c'è spiegato che il mondo è nato dal Big Bang... mi spieghi qual è l'ipotesi giusta?". 
La paura è sempre quella di dare risposte confezionate, pronte, di immediato utilizzo e definitive. La risposta alla domanda di un bambino, ci hanno insegnato che deve soddisfare, non lasciare strascichi immediati, pena la sua delusione e l'inibizione delle richieste successive.
Tutto giusto ma non valido per tutte le occasioni. Forse coi  bambini molto piccoli. La risposta ad una domanda non può che lasciare ulteriori interrogativi, sebbene plachi momentaneamente una sete, deve generare altra sete, perché la sete  è il meccanismo che spinge il funzionamento dell'apprendimento, anche con temi così coinvolgenti e delicati. 
Le risposte più belle sono quelle che, secondo me, non si possono spendere subito, quelle che occorre ragionarci, ancora e poi ancora. 

E ho iniziato a parlare chiedendo loro se ricordavano la domanda e se a casa avevano riflettuto su una possibile risposta. Una bambina ha fatto un'osservazione immediata: "Potrebbe essere che il Big Bang lo abbia fatto Dio". 
E per un attimo il discorso sembrava concluso.
Allora ho iniziato dalle origini partendo dalla nascita dei miti, dei tanti Dei cui l'uomo durante l'infanzia dell'umanità si rivolgeva fiducioso, poi diventato un solo Dio, dell'Antico Testamento, della Bibbia e della Creazione che ha attribuito a Dio l'origine del mondo. 
Finchè un giorno qualcuno, e forse anche prima in tempi molto antichi, ma quando l'infanzia dell'uomo era superata da un bel pezzo, ha cominciato a farsi domande, a chiedersi se queste spiegazioni che attribuivano agli Dei o al Dio la nascita del mondo, fossero sufficienti... 
Ho domandato ai bambini chi fossero queste persone e la solita voce in fondo, quella dell'aspirante astronoma, mi ha detto: "Gli scienziati". Ho proseguito chiedendo cosa cercavano, e la bimba, quella che aveva abbozzato la risposta iniziale, ha prontamente risposto: "Cercavano gli indizi, le prove delle origini." Esatto ho risposto io. Gli uomini hanno cominciato a cercare le prove riguardanti l'inizio e cerca che ti cerca, via via per decenni, secoli e poi millenni sono arrivati a elaborare la teoria del Big Bang, una teoria ancora giovane, che è confermata ad esempio dal rumore di fondo dell'universo, che sembra essere il suono prodotto dall'espansione originaria. 

Avviandomi a concludere soppesando e valutando, in un crescendo di preoccupazione  misto al piacere per la  narrazione che ne veniva fuori, ho detto che la prima è la risposta della religione: spiega il mondo e lo fa raccontando la storia della creazione al quale si crede per fede, cioè senza porsi domande, ma accettando il dono stesso del creato. La seconda risponde alla domande che si pone il ricercatore, che si sforza di capire i meccanismi della natura, conoscerli e spiegare i fenomeni in base a prove certe. 
Sta a noi, alle persone, scegliere quale delle due risponde meglio alle nostre domande, quelle che ci poniamo come individui e persone. 
In realtà, ho finalmente concluso, tantissime persone pensano che una non escluda l'altra e, come ha detto Chiara all'inizio, lo stesso Big Bang possa far parte di un disegno divino. Ma non lo sappiamo e voi avete tempo, studiando e facendovi tante domande come ora, per  decidere la risposta che va bene per voi: l'ipotesi dello scienziato o il racconto della verità religiosa.

Sono stata sommersa di domande, impossibile raccontare del tutto, un'ora in cui io ho parlato per mezz'ora e l'altra è stata un susseguirsi di domande: in quale momento l'uomo ha smesso di essere una scimmia, come ha fatto a diventare intelligente, come ha perso la coda. 
Ma una in particolare avrebbe meritato un'altra ora di dialogo: "Il bambino fin da quando è nella pancia della mamma, ripercorre le fasi di dell'evoluzione?" 
Questi sono tosti eh, provateci voi a risponde ora!!

L'immagine è di Wikipedia


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5 riflessioni:

.C annA il 16 novembre 2011 alle ore 10:07 ha detto...

Grazie Rosalba, grazie, grazie, grazie!
Proprio in questo periodo, vivo in casa quello che tu vivi in classe: mio figlio è in terza e alle prese con catechismo ed ere geologiche.
E' un suo continuo domandare e un mio continuo dubitare sulla risposta giusta da dare: un po' rozzamente sono riuscita a dare la stessa risposta che meglio sei riuscita a dare tu, ma adesso sò come approfondire l'argomento e te ne sono grata.
Grazie ancora. :)

Piera ha detto...

ciao Crescere, ti riporto la battuta di un carissimo alunno di qualche anno fa a proposito dello stesso argomento "maestre di religione e di storia bo..bo..io non ci capisco più niente mettetevi d'accordo.". un altro bambino aveva dato la stessa risposta della tua Chiara. Con l'ins di religione avevamo fatto un bellissimo cartellone con i disegni delle 2 teorie e dato più o meno le tue stesse spiegazioni ma nn partendo da tanto lontano .. spero che fra 2 anni ,quando i nuovi alunni sarano in terza, siano attenti e curiosi come GIO...e allora rispolvererò queste tue riflessioni. Grazie ancora Crescere. :)

Rosalba il 20 novembre 2011 alle ore 08:17 ha detto...

Cara Anna, la risposta giusta è quella che racconta un po' cosa è accaduto e come si sono formate le idee, ovviamente un genitore può sbilanciarsi a dire, con il proprio figlio cosa ritiene più corretto, eventualmente spiegando come le due idee possano congiungersi. L'importante è sempre, come già detto sostenere la curiosità e fare in modo che rimanga accesa. Un bacio a te e ai ragazzi!

Rosalba il 20 novembre 2011 alle ore 08:19 ha detto...

Ciao Piera e sì che anche tu ne hai di alunni spiritosi, il bello è che alla nostra età non si metteva in discussione nulla ora gli alunni vivono la scuola anche attraverso un rapporto più paritario, ponendo domande a volte scomode, che poi non lo sono, occasione per riflettere e approfondire. Un abbraccio e grazie a te :))

GENNI ha detto...

GRAZIE PER AVER CONDIVISO LA DISCUSSIONE FATTA CON GLI ALUNNI,PENSO MI SERVIRA'.
PERO' VOGLIO ANCHE ESPORRE UNA MIA PERSONALE TESTIMONIANZA.
QUANDO ERO UN ALUNNA DELLA SCUOLA MEDIA (TANTI E TANTI ANNI FA')CHIESI AL PROFESSORE DI RELIGIONE (CHE ERA IL SACERDOTE DELLA MIA PARROCCHIA)SE ADAMO ED EVA FOSSERO PERSONAGGI REALMENTE ESISTITI, LUI MI RISPOSE CERCANDO DI SPIEGARE COSA FOSSE UN MITO E CHE APPUNTO ADAMO ED EVA NE ERANO I PROTAGONISTI. QUANDO IO RIPORTAI LE SUE PAROLE ALLA PROF DI ED. ARTISTICA LA TIPA CHE ERA STATA UNA SUORA RIMASE SCANDALIZZATA E SE NE LAMENTO' CON IL PRETE CHE A DIRE DELLA PROFESSORESSA RITRATTO' LA SUA AFFERMAZIONE. ADAMO E EVA ERANO ASSOLUTAMENTE E SENZA DUBBIO FISICAMENTE I NOSTRI PROGENITORI.
VI LASCIO IMMAGINARE QUALE EFFETTO PROVOCO IN ME QUESTA DIATRIBA.
IL FATTO E' CHE CI VUOLE PREPARAZIONE, ELASTICITA' E ANCHE COERENZA. SALUTI.

 

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