di Maestra Rosalba

martedì 30 marzo 2010

L'identità sulla linea del tempo: passato, presente e futuro.

E' la difficoltà più consueta che emerge quando si producono i primi testi autonomi: il bambino inizia utilizzando il passato e finisce con lo scrivere al presente, anche se si riferisce al passato. E' un fatto normale anche quando si prolunga nel tempo. L'alunno è talmente preso dallo scrivere da dimenticare di far concordare i tempi verbali. In fondo è lo stesso errore che fanno mentre imparano a parlare, quando dicono oggi anzichè ieri e viceversa. Mentalmente non hanno ancora strutturato per la scrittura le stesse categorie temporali che hanno ora per il parlato.
Niente paura quindi se gli errori continuano, con calma e pacatezza facciamo rileggere fino a "sentire" cosa non torna nel testo.

Passato, presente e futuro: un identità in progress
Per dare una prima idea di come ci si comporta con i tempi verbali nella produzione scritta del testo seguite questa breve attività didattica, che non solo chiarisce ai bambini come usare i tempi, ma anche quando e perchè usare il passato, il presente e il futuro.
E non possiamo parlare di passato, presente e futuro con i bambini se non riferendoci a loro, a ciò che hanno appena vissuto, ciò che vivono e ciò che pensano di vivere in futuro: in una parola parlando anche di identità.
Creiamo un collegamento con la storia, introducendo il concetto di linea del tempo, perchè la prima, significativa e più importante linea del tempo è quella che riguarda l'individuo. Visivamente ci consente di mettere a fuoco sui traguardi di sviluppo, i cambiamenti, le tappe della vita. Così come la storia dell'umanità è fatta di momenti di passaggio anche la storia del bambino è fatta di momenti di cambiamento.

Il passato
Iniziamo chiedendo ai bambini di ricordare la primissima infanzia appena passata: è incredibile quanto ricordino, anche perchè i genitori su richiesta degli stessi figli ogni tanto raccontano episodi curiosi e divertenti. Lasciamo che ciascun bambino si racconti, condividendo con i compagni esperienze e ricordi.
Diamo quindi un titolo e una frase per cominciare e chiediamo agli alunni di scrivere qualcosa sul "passato", invitiamoli a far concordare i tempi verbali riferendosi sempre a ciò che è già accaduto.

"Il passato"
Quando ero piccola...
Quando ero piccola copiavo molto quello che facevano gli altri, ero disordinata e imbranata, cadevo sempre dal letto e mi facevo male. Mettevo in bocca le matite e piangevo. Da piccola non gattonavo, mi appoggiavo alle cose, mangiavo molto e bevevo quasi tutto. (Un alunna di classe seconda)

Ora facciamo costruire una linea del tempo un pò speciale, quella che riguarda ogni bambino. Ognuno di noi ha una personale linea del tempo che inizia con l'anno della nascita. Chiediamo ai bambini di indicare l'anno zero, avendo in mente la linea dei numeri, capiranno subito che l'anno zero è quello di nascita, saranno loro stessi a spiegarvi che il primo anno si compie al termine del primo anno di vita e che in realtà contiamo gli anni che abbiamo alle spalle. I miei alunni hanno ragionato da soli in questo modo, è comunque il ragionamento che volevo portare e che abbiamo visualizzato con
"La linea del mio tempo"
Ogni bambino si è disegnato a  partire dall'anno di nascita quando era un bebè e via via nelle tappe di crescita fino all'anno attuale, la freccia indica il futuro. Sopra gli anni sono suddivisi tra prima, adesso e poi.

Il presente
Con uno sguardo ai verbi e uno alla costruzione dell'identità personale, chiediamo ora ai bambini di indicare cosa c'era prima della loro nascita. Indicheranno il papà e la mamma che prima si sono fidanzati, poi si sono sposati e dalla loro unione sono nati uno o più bambini. Qui sarete assaliti da racconti, alcuni anche tristi perchè alcune unioni saranno già finite. Con calma e pazienza si può spiegare che a volte l'amore tra due persone finisce e che comunque i genitori non smettono di voler bene ai figli anche se spesso litigano.
Dopo aver moderato il dibattito, si può introdurre il concetto che la personale linea del tempo di ciascuno non inizia con l'anno di nascita, ma prima con l'incontro di due persone, il loro volersi bene e comprende i nove mesi trascorsi al sicuro nella pancia della mamma.
Fate realizzare una linea del tempo su questo modello e fate completare a casa le date mancanti.
"La linea del tempo delle mie origini"

Facciamo capire che il trovarci in questo mondo è il concatenamento di episodi, che non saremmo noi se non fossimo nati proprio da quelle due persone che un giorno si sono incontrate. La vita è lo svolgersi di una serie di fatti che si incrociano, di cose che accadono e che ne determinano altre, in cui ciascuno decide di fare una cosa piuttosto che un altra: in altre parole sceglie.
Facciamo eseguire ora il testo sul presente

"Il presente"
Come sono oggi...
Oggi sono una bambina di seconda elementare, ho sette anni e sono molto tranquilla, studiosa, allegra... Sono dolce, abito a Guspini e frequento la scuola di Is Boinargius. Mi piacciono: la carne, le verdure, la pasta e i dolci ovviamente. Ho una famiglia numerosa con molta gente che mi vuole bene e amici che mi adorano e io adoro loro. Mi piace la tecnologia e il computer, non ho sorelle ma mi piacerebbe averne, da grande vorrei avere più amici anche se per ora questi bellissimi amici mi bastano e sono felice con la mia migliore amica che si chiama Chiara mi batte forte il cuore quando gioco con lei, ti voglio bene Chiara! (Un alunna di classe seconda)

Uniamo al come sono oggi "l'autoritratto", chiedendo ad ogni bambino di realizzare una rappresentazione di se stesso

Futuro
Il futuro è il tempo che deve venire... apriamo così la discussione coi bambini e facciamo in modo che esplicitino sogni e desideri, piccoli e grandi. I bambini al contrario di ciò che appare, soprattutto nella dimensione scolastica dove gli spazi per la conversazione sono circoscritti a favore dell'atto dello scrivere, hanno molto da dire, spesso più da dire che da scrivere, sul futuro. Essi proiettano situazioni, desideri e come gli adulti sperano in cuor loro di fare cose migliori di quelle che vivono. Chiediamo loro a questo punto di trasferire sul quaderno qualche idea di ciò che pensano di essere in futuro.

"Futuro"
Come sarò?
Io immagino che da grande uscirò con le amiche e farò un viaggio a Miami, avrò dei figli, una bella casa dove vivere con mio marito e farò la veterinaria. E quando mio nipote avrà le vacanze di scuola andremo al mare e cucinerò la pasta al sugo. Avrò un cane grande e se mio marito non si comporterà bene lo prenderò a colpi di matterello in testa! (Una bambina di classe seconda)

A titolo di esempio ho messo tre testi.
Scegliere è stato difficile, perchè i testi realizzati sono tutti bellissimi, oltre che generalmente corretti dal punto di vista del linguaggio. Anche quelli di poche righe. La scelta di dare significato a ciò che si scrive e di introdurre trasversalità a metodo, contenuto e tecnica è vincente quando pone al centro il bambino con la sua esperienza, nel suo incedere verso le età prossime della vita.
Durante queste attività la conversazione deve avere un tempo predominante, non solo perchè i bambini hanno tutti tante cose da dire, ma anche perchè il raccontarsi in classe fra pari è una attività che piace e rende motivante la didattica.

E voi come genitori e insegnanti che occasioni cogliete per conversare con i bambini per il puro piacere della conversazione, senza preoccuparvi che dopo occorre mettere nero su bianco?

Download attività didattica: l'identità sulla liena del tempo: passato, presente e futuro.


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5 riflessioni:

Sybille il 31 marzo 2010 alle ore 08:51 ha detto...

Che bella e interessante riflessione!! È molto importante, come hai scritto tu, capire che i bambini vedono molte cose da un altro punto di vista e le percepiscono in modo diverso. Perció si facilita molto il loro percorso di apprendimento con gli strumenti adatti. Bellissimo lo spunto della linea del tempo personale per chiarire il concetto del tempo! Lo sai, sono una grande fan delle linee del tempo :)
Buon proseguimento, e buona Pasqua!

Rosaria il 31 marzo 2010 alle ore 12:06 ha detto...

A me succede ancora, dal passato passo al presente e al futuro
evidentemente non ho avuto te per maestra, ma mi sto rifacendo alla grande con il tuo blog.
Bisogna saper tornare indietro e apprendere con umiltà da ci sa di più.

Cara Rosalba ci rileggiamo Sabato, domani parto per Milano.
Ti abbraccio, ciao!

Anonimo ha detto...

Ciso Rosalba...anch'io continuo aseguirt ci accomunano tante cose che proponi a tuoi alunni..un augurio sincero per una Pasqua serena ..ciao riposati
elisa

Rosalba il 2 aprile 2010 alle ore 20:28 ha detto...

Rosy non hai avuto me come maestra, ma la vita è stata così brava da inseganrti tanto e soprattutto di averti lasciato il gusto per apprezzare le cose belle. Mi auguro di continuare a crescere con lo stesso spirito tuo.

Buona Pasqua a te e ai tuoi cari, un bacione grande

Rosalba il 2 aprile 2010 alle ore 20:31 ha detto...

Elisa avevo notato già la similitudine nei nostri modi di fare scuola. In te ho scoperto tanta passione e voglia di fare. E' una voglia di fare contagiosa, perchè da cosa nasce cosa sempre, anche tra i blog.

Buona Pasqua e a presto

 

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