di Maestra Rosalba

sabato 26 maggio 2012

Conferenza: Un nuovo alfabeto per l'Italia. Nativi digitali?

L'intervento di Marc Prensky alla conferenza "Un nuovo alfabeto per l'Italia" organizzata dal PD l'ho seguito via twitter, così mi sono appuntata i tweet che man mano arrivavano durante il suo discorso.

Un po' di cose le avevo già scritte in questo post. Marc Prensky mi piace, ma non perchè dica cose che noi non sappiamo, giacchè le sappiamo benissimo, è che nella scuola abbiamo il pessimo vizio di negare l'evidenza e di attribuire più credito alla scuola teorizzata che a quella realizzata. Mi piace perchè come ho scritto, Prensky ha il coraggio di superare se stesso. E mentre in Italia si discute ancora dell'esistenza o meno dei nativi digitali (che per me continuano a non esistere, naturalmente) egli introduce l'idea, tutta da perseguire, di saggezza digitale, che oltrepassando la dicotomia tra chi sì e chi no, tra vecchi e nuovi, tra nativi e immigranti pone l'accento su chi usa bene e chi no. 
Non basta mettere le mani sulla tecnolgia per padroneggiarla e dire che è cambiato il modo di apprendere. La tecnologia lasciata così semplicemente in mano ai ragazzi, e non perchè lo so così per sentito dire ma perchè lo sperimento ogni giorno, consente un modo più disordinato di imparare, a macchie di leopardo. E la sfida della scuola verso le nuove generazioni è rimettere ordine e dare consistenza ad un assimilazione disordinata. 
Non so è più ingrato il compito che si aspetta oggi o quello che di prima quando gli alunni eraano dei fogli bianchi tutti da scrivere, tnato per usare una metafora così cara alla scuola di un po' di tempo fa. 

Intanto io mi sono appuntata un po' di roba, perchè molte di queste cose fanno già parte del mio alfabeto, anche se lavoro prevalentemente in modo analogico, visto che le mie classi non dispongono di una connessione internet, però abbiamo un LIM e sfidando la contigneza ci arrangiamo con le presentazioni preparate a casa, con le immagini scaricate  nella  penna usb, usiamo la carta e il copia incolla lo facciamo a con colla e forbici, come si faceva anticamente. 
E sorattutto mi ostino a non chiamarli nativi, perchè un terzo di loro un computer non lo ha mai neppure toccato e perchè il loro modo di apprendere dipende da un sacco di fatto, che è troppo lungo spiegare, ma c'entra solo in parte con la tecnologia. La tecnologia è un mezzo da non confondere con il metodo e ancora meno con i contenuti.

@scuolapd Marc Prensky: stiamo insegnando le giuste competenze ai ragazzi, quelle di cui avranno bisogno nel futuro?  #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: bisogna incoraggiare l'insegnamento basato sulle passioni | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: gli insegnanti conoscono le passioni dei loro studenti? | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: cambiare il modo di insegnare, coinvolgere le passioni | #natividigitali
@saveriomassaro Interrogarsi sui verbi della comunicazione, non sui sostantivi, dice #presky #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: i verbi (presentare, comunicare, apprendere) non cambiano, i nomi (power point etc) sì | #natividigitali
@GBA_mediamondo "Prima insegnavo la mia materia adesso insegno ai miei studenti" #Prensky
@scuolapd Marc Prenksy: passaggio da Lecturer Controller Ruler a Coach Guide Partner | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: la tecnologia è negativa soltanto se non la usa bene | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: 10 cose che gli studenti vogliono: rispetto, fiducia, considerazione... #natividigitali
@qfwfq71 riusciremo a trovare la saggezza digitale che cerchiamo se i nostri insegnanti collaboreranno con gli studenti #natividigitali #prensky
@saveriomassaro equilibrio tra vecchio e nuovo #presky #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: dai nativi digitali alla saggezza digitale | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: Saggezza digitale è integrare ciò che il cervello umano sa fare con ciò che solo le macchine possono fare | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: i cervelli umani sono bravi a fare molte cose, ma altre possono farle solo le macchine (es: ricordare tutto) | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: Homo Sapiens Digitale | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: per vivere nel mondo attuale non si può fare a meno degli strumenti digitali | #natividigitali 
@qfwfq71 #prenksy bisogna adattarsi al nuovo contesto, cosa che sappiamo già fare #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: la guerra tra nativi e immigrati digitali è finita: hanno vinto i nativi | #natividigitali 

E qui non sono d'accordo perchè secondo me la guerra era solo nelle nostre teste, anzi il mondo della scuola ingnora in modo plateale come imparano gli studenti al di fuori di essa.

@scuolapd Marc Prenksy: perdiamo troppo tempo con la polemica sull'esistenza dei nativi digitali | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: studenti, insegnanti, genitori e politici: we all need to adapt if we want to succeed! | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: l'uomo è bravo ad adattarsi, più che a cambiare | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: è tempo di smettere di dire agli insegnanti che devono cambiare: a nessuno piace il cambiamento! | #natividigitali (sigh)
@scuolapd Marc Prenksy: abbiamo un sistema formativo datato e un contesto in evoluzione: abbiamo un problema! | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: il contesto è cambiato, non si possono usare i metodi del passato: in un nuovo contesto non funzionano | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: dobbiamo dimostrare riverenza verso il passato, ma non vivere nel passato | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: una formazione orientata al futuro e non al passato | #natividigitali
@scuolapd For the sake of our kid's future it's time to adapt! #marcprensky | #natividigitali

Nota: I tweet vanno letti al contrario gli ultimi sono i primi.



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2 riflessioni:

Sybille il 26 maggio 2012 alle ore 13:16 ha detto...

Ciao Rosalba, infatti seguivo un po' leggendo i tuoi tweet. Hm, a me la parola "nativi digitali" proprio non piace... Personalmente cerco di utilizzare la tecnologia "in classe" cercando di mantenere un equilibrio con i materiali tradizionali (libri, scrivere a mano, materiali hands on ecc.). Ciao e grazie per gli spunti!

Rosalba il 27 maggio 2012 alle ore 07:28 ha detto...

Non piace neppure a me e ciò che viene descritto a proposito dell'uso delle tecnologie oggi, da parte dei bambini non corrisponde alla realtà. Il numero di bambini che utilizza la tenologia contemporanemante all'apprendimento della parola è limitatissimo e questo non fa una modificazione della realtà nei termini in cui si vuole far credere. L'idea die nativi è la coperta comoda dietro il quale si nasconde la nostra crescente incapacità di aiutare a crescere le nuove gnerazioni, divisi come siamo dall'autoritarismo del passato e il permissivismo di oggi. I materiali tradizionali e hands ben si potrebbero accompagnare alle nuove tecnologie, ma nelle scuole al massimo esse sono un computer e una lim quando c'è!

 

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