di Maestra Rosalba

mercoledì 30 settembre 2009

Organizer per gli incontri di lavoro di Ottobre

Ecco pronto l'organizer con tutte le date di Ottobre dove segnare ore e  contenuti per gli incontri di lavoro del mese. Io ho trovato estremamente pratico usare il foglio unico mensile, mi sono ritrovata già pronto il lavoro di riepilogo delle attività e il conteggio delle ore. Proprio oggi infatti ho notato che nelle dichiarazioni sulle attvità svolte nello scorso anno, c'erano parecchie imprecisioni dovute  al non aver segnato metodicamente le date, che avevo sparse su diversi appunti o sull'agenda.
L'organizer può essere usato anche dai genitori, con piccole modifiche,  per segnare le attività dei bambini: appuntamenti di catechismo, riunioni, palestra, scout. Può essere utile per segnare le attvità svolte con la classe, è sufficente allargare le tabelle o unire mattino con pomeriggio e fare un unica riga per ogni giorno. In tal modo è possibile segnare ad esempio un incontro con i vigili, o con i nonni. Tutte attività che vanno riportate nel registro a fine anno.

Continua a leggere...

martedì 29 settembre 2009

Un treno per l'intelligenza emotiva a scuola


Di intelligenza emotiva si parla sempre più spesso, intendendo con essa la capacità di saper superare la frustrazione, il conflitto, la difficoltà nella relazione. Il primo a parlare dei diversi tipi di intelligenza fu H. Gadner allorchè ci si rese conto che persone con un Quoziente Intellettivo (QI) elevato si affermavano nella vita in maniera mediocre o addiruttura scarsa. Oltre a sette tipi di intelligenze individuò anche quella emotiva, che fu però ripresa e sviluppata in maniera ampia da D. Goleman. In buona sostanza molta parte della nostra possibilità di affermazione in ciò che facciamo dipende da come lo affrontiamo, cioè da quanto permettiamo ad un ostacolo di minare la nostra volontà di riuscita, volontà di riuscita che accresce maggiormente attraverso la qualità delle nostre relazioni sociali. A loro volta le nostre relazioni sociali sono direttamente influenzate dalla nostra capcità empatica, la capacità di "sintonizzarsi" con le emozioni altrui di concepirle e viverle pur essendo noi altra cosa rispetto agli altri.
Va da se che nella scuola non è possibile proprorre apprendimento e crescita dei bambini senza tenere conto di questi aspetti nell'individuo. A maggior ragione trattandosi di bambini, che l'autocontrollo, la motivazione, l'autostima e la capcità empatica la devono costruire. Nessuno credo neppure i genitori, ha la possibilità di incidere su questi aspetti sociali della crescita della persona umana come un insegnante, un educatore non solo a scuola ma anche in palestra, all'oratorio, dove si fa vita sociale.
Ecco perchè le nostre attività devono contenere riferimenti continui e costanti allo sviluppo della Intelligenza Emotiva.
Noi lo abbiamo fatto con questo Treno della posta. Serve a comunicare coi i compagni, con gli insegnanti i sentimenti, le perplessità, i bisogni, un problema, un dubbio che non si vuole dire a voce; serve a sollecitare nei bambini le emozioni che suscita lo stare a scuola a esplicitare e possibilmente razionalizzare le difficoltà che in un gruppo inevitabilmente si originano. Quindi l'intelligenza emotiva non nega la difficoltà non la annulla, fa della difficoltà al contrario, un punto di forza che si esprime nella capacità di superamento, l'accettazione,  il dialogo, il saper comprendere l'altro perchè anche noi ci siamo trovati in quella posizione o possiamo trovarci. Ci aiuta a superare la logica oppositiva presente nei bambini i quali ritenendo di aver subito un torto non riescono ad andare oltre e continuano a incamerare rabbia e frustrazione. Per l'insegnante come sempre occorre in questo caso la capacità di sapersi mettere in discussione, di tornare sui suoi passi se sbaglia, saper accettare il confronto e la critica anche perchè è il primo esempio.
Vi occorrono dei.
- Fogli colorati A4
- Cartonicno marrone per le ruote
- piccoli ritagli per i ganci dei vagoni
- nuvolette o cuoricini (i miei sono riciclati dal lavoretto per la festa della mamma)
- Foto o disegni del volto dei bambini
- buste trasparenti da fissare al muro per imbucare
Continua a leggere...

lunedì 28 settembre 2009

Autunno in Arte e Immagine e Italiano: descrivere un immagine

La nostra unità didattica sull'autunno non sarebbe completa e soprattutto trasversale alle discipline, come deve essere il contenuto che proponiamo se non contemplasse anche altri aspetti, uno di quelli preminenti è l'aspetto iconografico che leghiamo all'Arte e Immagine. L'occasione può essere la presentazione di una foto come quella della poesia sul'Autunno in questo post per andare a dialogare coi bambini e produrre una descrizione guidata, il risultato è stato questo che potete leggere sotto con variazioni individuali nell'ultima parte dove ogni bambino era chiamato ad esprimere "Mi piace" o "Non mi piace" motivando il perchè, ecco cosa abbiamo prodotto:

La descrizione assolve ad una tipologia di testo, quello descrittivo, da trattare con l'attività di Italiano e il contenuto assolve ad una attività di Arte e Immagine. Il tutto è completato da un disegno individuale, dove si chiedeva ai bambini di ricollocare la foglia della foto in un contesto allargato e di immaginare dove potesse svolgersi la scena della foto. Moltissimi hanno riprodotto la foglia rossa al centro del foglio e poi hanno disegnato alberi, parchi invasi dal vento, temporali e nuvole come sotto, dove ho evidenziato la foglia rossa molto fedele a quella della foto:

L'originale della foto si trova su Clikblog.it
Continua a leggere...

domenica 27 settembre 2009

Attività scuola Primaria: Suoni simili F o V, B o P, G o C?

Una scheda per una attività di ritaglio e incollaggio finalizzata al ripasso dei suoni simili da effettuarsi in questo periodo per la classe seconda Primaria o per la classe prima quando i bambini sono sicuri nella scrittura verso fine anno. Si può sviluppare proponendo la riscrittura delle parole nei vari caratteri. In questo periodo è bene correggere i bambini che scrivono le lettere in senso orario e fare molti esercizi alla lavagna per farli allenare a scrivere correttamente le lettere.
La bella grafia per quanto oggi possa sembrare poco moderno è importante, in quanto a breve i bambini personalizzeranno la loro scrittura ed è giusto che lo facciano eseguendo un gesto grafico leggibile.
Chiaramente il discorso per gli alunni che manifestano segnali di disgrafia e disortografia rimane più complesso e merita un attenzione e una prudenza del quale abbiamo già parlato nei precedenti articoli dedicati alla dislessia e disgrafia.


Download Scheda attività Suoni simili Fo V, B o P, G o C?
Continua a leggere...

Imparare dagli errori: cose da fare e da non fare se il bambino sbaglia a scrivere

Sia che si tratti di insegnamento che di compiti a casa ci sono una serie di comportamenti da attuare e altri da evitare quando si interviene sull'errore di scrittura e/o lettura nei compiti  dei bambini.
Intanto occorre chiedersi da cosa nasce l'errore. L'errore nasce da una mancata memorizzazione e questo avviene per tanti motivi, perchè il bambino non ha ancora ben presente quella particolare difficoltà ortografica, perchè si è ingenerata confusione nelle diverse particolarità o semplicemente perchè deve ancora maturare l'apprendimento in questione, che avviene per ogni bambino in tempi diversi.
Quello che va chiarito fin da subito è che il bambino non fa apposta a sbagliare, ecco perchè vanno evitati tutta una serie di atteggiamenti: sgridare il bambino lasciandogli intendere che non ha capito, dare giudizi di valore del tipo "non ti impegni abbastanza", "non vuoi capire" o "sei un buono a nulla", nel compito scritto vanno evitate  vistose cancellature con la penna rossa con doppia sottolineatura, addirittura con una x o peggio pagine strappate, da ultimo come capita più di quanto non lo si ammetta, lasciarsi andare a scoppi d'ira verso il bambino.
Le possibili reazioni del bambino sono senso di sfiducia in se stesso, senso di inadeguatezza verso il compito, paura forte di deludere l'adulto sia esso insegnante o genitore e sul quaderno paura di scrivere e di veder violato il proprio elaborato.
Le cose invece da fare quando il bambino commette errori di scrittura o di lettura è usare un tono calmo che ispiri fiducia, se sta scrivendo o leggendo fermarsi e chiedere "prova a rileggere noti qualcosa?" Se il bambino non si accorge dirgli "rileggiamo assieme... senti se ti suona tutto giusto", oppure "attento a questa parolina mi sa che non è scritta come dovrebbe". Invitare sempre il bambino ad autocorreggersi, a rileggere con calma, a fotografare la parola corretta mentalmente e premiare subito il risultato con un sorriso e una battuta affettuosa. Nella correzione usare penne colorate (non rosse) e riscrivere sopra la parola sbagliata il modo corretto da ricopiare in calce al testo.
In sintesi non focalizzare mai sull'errore in se, è perfino meglio a quel punto dire direttamente al bambino come si scrive correttamente una parola, piuttosto che usare metodi severi e coercitivi.


Il primo modo di correggere gli errori è rafforzativo dell'errore stesso, se il bambino non ci aveva fatto caso ora ricorderà più la parola sbagliata di quella corretta e continuerà a sbagliarla per molto tempo, anche per l'ansia che ingenerano le nostre reazioni; il secondo modo pone l'accento sulla capacità individuale di migliorarsi, sull'incoraggiamento, sulla memoria visuale, promuove lo sviluppo dei diversi tipi di intelligenza (verbale, uditiva, visiva. riflessiva e intuitiva) e soprattutto incide su quella emotiva tale da far comprendere che è dal rilevare gli errori che si impara a eseguire in maniera corretta il compito, permette di accettare la nostra limitatezza che include la possibilità di sbagliare e di ripartire dall'errore per fare meglio.
L'errore deve entrare a pieno titolo come parte dell'attività didattica, con gli alunni va concordemente perseguito l'obiettivo di compierne sempre meno. Non perseguito come se fosse la parte peggiore di noi da cancellare.
Continua a leggere...

Invito alla lettura: segnalibri da stampare


Eccoli freschi di stampa nel numero che mi occorre da donare ad ogni alunno in occasione dell'arrivo dei libri in questi giorni. Li ho scaricati gratuitamente dal sito The Crafty Crow , sono quattro tutti diversi e in ciascuno c'è una frase in lingua inglese che invita alla lettura.
Questi segnalibri si prestano a tanti utilizzi per le attività di lingua Inglese, nella parte posteriore potete far scrivere una frase in Italiano ai bambini e poi arricchire con un nastrino da tenere nel libro di lettura, se li ingrandite potete mettere un piccolo calendario su cui i bambini possono segnare le pagine di testo già lette.
Come li userò io? Semplice sul retro incollo l'orario definitivo delle lezioni, poi li plastifico faccio un buchino con la bucatrice,  metto un nastrino colorato di raso e li dò ai bambini da utilizzare nel libro o in mezzo al diario. Con l'augurio di una buona e proficua lettura.
Cliccate sulla foto sotto andate sulla parola here in azzurrino e scaricate il segnalibro

Non sono dolcissimi? Sono belli anche come idea per accompagnare un libro in regalo.
Buona lettura a grandi e piccini...
Continua a leggere...

sabato 26 settembre 2009

Puntuali arrivano i pidocchi nelle scuole: che fare

Puntuale come il mal di pancia anche quest'anno arriva l'allarme pidocchi: per la gioia delle case farmaceutiche  e la disperazione delle famiglie. Se cerchiamo su internet è pieno di consigli e modi per evitare di prendere i pidocchi e altri per rimuoverli una volta che si sono insediati nelle nostre teste.
Ribadito che il pidocchio si accomoda nella cute secca e pulita più che nelle pelli sporche, è chiaro che i bambini rimangono più esposti verso il contagio.
I pidocchi non portano malattie solo un fastioso prurito e giustamente sono molto democratici non fanno distinzione di sesso, razza o etnia nello scegliersi l'abitazione.
Fra le famiglie è un contagiarsi di panico, con la paura sempre sotterranea di essere additati come untori del momento. Eppure sono ormai quaranta anni che i pidocchi frequentano le nostre teste in maniera ciclica.
Qualche semplice consiglio si può reperire in rete, alcuni sono rimedi naturali e tra questi ho trovato interessanti i rimedi di filastrocche.it, su itremerli.net trovate un vademecum completo per il trattamento il cui costo corrisponde ad un flacone di balsamo per capelli.
Anche le maestre prendono i pidocchi, quelle di scuola Infanzia e del Nido  sono le più esposte, in quanto prendono in braccio i bambini. Fu così che li presi io circa dodici anni fa. Me ne liberai con un solo shampo riflessante, quelli che devi tenere in posa circa mezz'ora. Spesa totale quattro euro circa di oggi.
Se i vostri figli prendono i pidocchi io vi suggerisco di fare loro uno shampoo riflessante (non la tinta) del colore dei capelli del bambino. Per la prevenzione sono efficaci gli impacchi con  acqua e aceto (dieci parti acqua e due di aceto) o alcune gocce di lavanda (essenza da acquistarsi in erboristeria non profumo alla lavanda)sulla fronte e sulla nuca, è molto meglio della prevenzione con le lozioni che se non amazzano i pidocchi amazzano tutti con quell'odore tremendo (chi è allergico ai profumi come lo sono io rischia di passare qualche giorno a letto con la nausea!).
Per il resto niente panico solo un pò di attenzione in più per evitare il fastidioso prurito.

Image of Courtesy Focus
Continua a leggere...

venerdì 25 settembre 2009

Racconto: Il sapore dell'Autunno

Seconda parte dell'Unità didattica dedicata alla stagione autunnale, la prima era la poesia "Autunno" in questo post, che io ho presentato oggi ai bambini tramite un dettato, poi abbiamo fatto una sorta di versione in prosa, cambiando le parole e spiegando i termini difficile o nuovi. Sotto alla poesia sul quaderno, abbiamo incollato la fotografia di una foglia dal colore tipicamente autunnale, che ci servirà per una breve descrizione da fare in Arte e Immagine. Ora è la volta del racconto che serve a introdurre elementi nuovi. Se la poesia parlava del clima, il racconto introduce la varietà della frutta autunnale. Il racconto è di tipo fantastico con elementi reali. Pertanto serve non solo come occasione per parlare dell'Autunno ma anche per affrontare la tipologia dei testi. Nella scheda allegata che contiene il racconto, sono presenti anche delle indicazioni di lavoro, differenziate per le diverse classi. Volendo può costituire uno spunto per molteplici sviluppi. Prossimamente vedremo come continuare con ulteriori aspetti di approfondimento.

Racconto: Il sapore dell’autunno
Nei suoi frequenti viaggi nel tempo Riccardo si diverte a scoprire come vivevano i bambini nel passato.
La maestra gli ha dato un compito difficile stavolta: parlare del sapore dell’Autunno. E lui non sa che scrivere! Pensa e ripensa a cosa la mamma porta in tavola in questo periodo e proprio non gli viene in mente niente. Le mele ci sono tutto l’anno, le pere idem, le fragole e le ciliegie si mangiano pure a Natale.
In un baleno salta sulla sua macchina del tempo e torna indietro nell’autunno dei suoi nonni da bambini.
Trova un ambiente molto diverso: case più piccole, meno strade asfaltate, poche macchine e tanti tanti bambini che giocano in strada.
In strada si sente profumo forte di mosto, di acqua e fango nelle pozzanghere ancora colme di pioggia. I bambini giocano e dalle tasche piene di roba tirano fuori castagne, noci, mandorle e ghiande.
I cortili non hanno il prato erboso o i giardini, i cortili sono pieni di alberi da frutto; Riccardo ne scorge alcuni che vede per la prima volta: il caco, il melograno, il melocotogno, le mele e le pere. Sui muri i pergolati di uva matura bianca e rossa.
D’un tratto si illumina e capisce che sapore ha l’autunno, il sapore di questa frutta che oggi troviamo al mercato e vediamo in tavola e che al tempo dei nonni si coglieva dagli alberi e si portava direttamente a casa.
Anche stavolta il viaggio di Riccardo è stato interessante …
E il tuo Autunno che sapore ha?

L'immagine della frutta autunnale all'interno del racconto è tratta da midisegni.it dove trovate altri disegni e idee da stampare a corredo di questa attività didattica.

Disegno tratto da coloratutto.it, dove trovate altri utili spunti da offrire ai bambini.

Download Racconto: Il sapore dell'Autunno
Continua a leggere...

giovedì 24 settembre 2009

Realizzare un libretto dei colori riciclando

Ogni tanto mi piace segnalare i lavori che trovo in giro per il web, soprattutto quando rispondono alla mia filosofia: poter essere realizzati dai bambini e interamente di materiali riciclati, pertanto quando ho visto nel mio reader (lettore di feed) questo libretto fatto di buste di carta piegate a metà e pinzate tra loro, di ritagli di giornale con ogni pagina contrassegnata con un nastro colorato, non ho resistito alla tentazione di segnalarlo.
E' più facile a farsi che a dirsi basterà seguire le foto dell'articolo su hearthstonehouse per comprendere come realizzarlo. Su ogni pagina è indicato il colore sia con la scritta che con immagini di oggetti che hanno la proprietà del colore.
Io già immagino i bambini che ritagliano su una rivista le diverse immagini e dopo averle ritagliate compongono ogni pagina incollando e poi contrassegnano con il nastro del colore adeguato.

Un'attività  molto adatta alla scuola dell'Infanzia  e al Nido per completare l'attività di apprendimento dei colori, che può comprendere i colori primari come base e poi quelli secondari. Mi pare una bella idea da provare!

Cliccare sulla foto per accedere al sito e ricavare le spiegazioni per immagini.
Continua a leggere...

mercoledì 23 settembre 2009

Scheda comprensione sulla Vendemmia

Per coloro che in questi giorni avessero diffusamente parlato della vendemmia, sarà utile una scheda di comprensione per focalizzare sia sui nuovi termini appresi sia sulle procedure appena conosciute. Nei precedenti post avevamo visto sia la poesia Vendemmia in rima che il racconto La vendemmia, da proporre agli alunni. Racconto pensato anche per coloro che non hanno mai fatto l'esperienza fisica di partecipare a questa bella festa autunnale. Chiaramente trattandosi della produzione del vino, l'argomento è una buona occasione per fare un pò di educazione alla salute, ribadendo che il consumo di alcol è dannoso pertanto vietato ai bambini (che già lo sanno) e da consumarsi responsabilmente per gli adulti.

Continua a leggere...

Scuola pubblica o homeschooling? E se si venissero incontro...

In anni precedenti occuparsi a livello familiare, sia da parte di genitori che da parte di un insegnante privato, della formazione scolastica dei figli si chiamava "studiare in privato", oggi questi termini sono stati superati dalla definizione di homeschooling, intendendo un complesso di attività didattiche e non, curate quasi sempre dai genitori e perlopiù da mamme, miranti alla formazione oltre che educativa anche scolastica dei figli. Premesso che la cura della formazione della persona è già per una buona parte a carico della famiglia, rimane da capire se la famiglia può adeguatamente essere anche  il luogo del fare scuola.
Di questo argomento si dibatte su Grazia.blog.it, dove Claudia mamma-blogger de Lacasanellaprateria, pur avendo mandato i propri figli nella scuola pubblica su loro richiesta, argomenta una serie di motivi per il quale rimane convinta che la homescholing è un valida alternativa alla scuola, e soprattutto ad un tipo di scuola. Nel suo caso alla scuola Francese perché è li che vive, che definisce troppo rigida, pertanto poco adatta alla flessibilità mentale dei bambini.
Va sottolineato in premessa, che questo tipo di esperienza in Italia è scarsamente diffusa, è maggiormente rintracciabile  nei paesi anglossassoni. In Italia è invece diffusa la contrapposizione  scuola privata/scuola pubblica che apre altri scenari di dibattito.
Commentando il suo interessante articolo, l'ho fatto in coda a una serie numerosa di commenti anche abbastanza polemici dove vi era una contrapposizione forte delle idee.
Dal mio punto di vista di mamma, di zia e di maestra di alunni che frequentano e hanno frequentato la scuola pubblica, resto convinta nonostante le forti difficoltà endemiche della scuola, che essa rimanga il luogo per "eccellenza dell'apprendimento".
Come genitori credo che non possiamo rivendicare a noi stessi tutti i ruoli, credo che il ruolo di cura e di allevamento dei figli (che includono altresì numerose attività previste nell'homeschooling) sia un ruolo che catalizza di per sè gran parte delle risorse emotive, affettive e fisiche rilevanti. Pertanto aggiungere il ruolo di "trasmettitore del sapere" e farci percepire dai figli come unica figura tutto-fare sia un eccesso, tra l'altro  neppure sovrapponibile al ruolo cosi complesso del genitore.
Domandarsi cosa è l'apprendimento, comprendere in quali contesti avviene e si sviluppa un apprendimento significativo, cioè quello che dà origine ai collegamenti nel pensiero e nella scoperta individuale è il secondo passo per concludere che non può realizzarsi in un esclusivo meccanismo dualistico genitore/bambino o adulto/bambino. L'apprendimento si pone in essere soprattutto nel gruppo dei pari livello. Non a caso tutte le moderne teorie sull'appprendimento hanno superato il verticistico rapporto docente/discente dando al primo il ruolo di facilitatore e al secondo il ruolo di protagonista del suo stesso percorso di crescita. Il legame che si forma è di tipo reticolare, senza predominanza di ruoli prevaricanti o frustranti.
Anche nella scuola sono entrati a pieno titolo (forse è meglio dire sono tornati perché Montessori e tanti altri non sono mica tanto recenti) i contenuti che l'homeschooling prevede come attività di apprendimento, sono entrati tramite la didattica laboratoriale, con i progetti che non sono altro che la concretizzazione di una serie di contenuti prima proposti esclusivamente come assunti teorici, che oggi al contrario sono veicolati tramite le attività dell'imparare facendo: "learning by doing".
E' nel gruppo che è possibile parlare di intelligenza emotiva, come capacità di superare la frustrazione e di dare risposte adeguate al problema. E' nel gruppo che si confrontano e si accostano le diverse intelligenze (intuitiva, riflessiva, verbale, visiva...).
 Pertanto è proprio la scuola e mi riferisco a quella dell'Infanzia e quella Primaria, che conosco molto bene, che deve andare verso una didattica di tipo homescholling, dove l'insegnante incarna un ruolo nella via di mezzo tra docente e genitore, la parte genitoriale ne prende in carico l'aspetto affettivo ed emotivo, necessario affinché si sviluppi apprendimento significativo e la parte docente interpreta il ruolo di facilitatore e regista.
Al genitore rimane da curare e seguire tutta la parte educativa che è approfondimento a casa anche attraverso le esperienze di manipolazione, le attività di giardinaggio, le incursioni negli ambienti naturali che comprendono a loro volta parte della literacy e del counting. Scuola e casa che comunicano come parte di un unico disegno educativo e non in contrapposizione come se perseguissero obiettivi differenti. Entrambe le istituzioni non sono esaustive dell'atto formativo. Entrambe le istituzioni lavorano in ambienti diversi condividendone gli obiettivi.
Per quanto riguarda gli ambienti scolastici dove si moltiplicano gli atti di bullismo, è certo che non è confrontandosi con un clima simile che i nostri figli possono imparare a difendersi e a controbattere, è proprio lì che si esplica il nostro ruolo genitoriale anche a livello legale e di tutela. Laddove le iniziative di tipo educativo e di sensibilizzazione non sortissero alcun effetto, ogni genitore ha diritto di non voler più prolungare la permanenza del figlio. Ma il confronto fra i pari, la condivisione in un gruppo classe con dinamiche corrette rimane un luogo privilegiato (non il solo) di apprendimento. Mentre la famiglia, o il gruppo familiare di riferimento, rimane il luogo privilegiato (non il solo) della crescita, della cura e dell'allevamento dei figli.
Iniziare un percorso scolastico significa intraprendere per gradi il progressivo inserimento in società con la supervisione del genitore e dell’ insegnante e per supervisione si intende un atteggiamento non invasivo, protettivo si, ma sostenitore e di stimolo a percorrere le strade della vita.

Alunni di scuola Primaria impegnati in attività di tipo laboratoriale
Continua a leggere...

lunedì 21 settembre 2009

Poesia: Autunno

Una breve poesia inedita sull'autunno per gli alunni di scuola Primaria e scuola Media, per tutti i cuccioli che cercano riparo nei primi rigori che annunciano il freddo inverno. I cuccioli che vanno in letargo, i cuccioli d'uomo che si riparano tremanti nelle braccia dei genitori all'avvicinarsi del temporale. Le nuvole che sgomitano rumorose e cariche di pioggia L'ultima danza della foglia morta, nell'ultimo alito vitale dopo aver lasciato la madre-pianta.
Sono i segni veri del cambiamento autunnale facciamolo vivere pienamente ai bambini e sottolineiamo quanto può essere dolce la nuova stagione, contrapponiamo la normalità di questi avvenimenti all' insopportabile frastuono di chi annuncia catastrofi imminenti. Insegniamo  la fiducia e il rispetto per la natura agli artefici di un futuro non lontano.

Autunno
La foglia cullata dal vento
zigzaga cercando riparo,
nell'ultima danza di vita.

La nuvola carica e gonfia
avanza fremente rombando.

Il lampo, la luce nel cielo
illumina a giorno la terra.

Ogni cucciolo torna nel nido
a cercare un abbraccio sicuro.
(Rosalba)


Image courtesy of Clickblog.it
Continua a leggere...

Racconto: La vendemmia

Questo semplice racconto cerca di avvicinare i bambini alla realtà della vendemmia. Molti bambini vivendo in città non hanno mai fatto questa esperienza e se la conoscono è spesso per averla vista in televisione. L'ideale sarebbe portare qualche grappolo a scuola e mostrare concretamente cosa succede. Sarebbe interessante anche vedere come il mosto si trasforma in vino anche per le attività di scienze, avendo cura di mettere il mosto in un posto non accessibile ai bambini e che non dia fastidio, anche perchè una volta che smette di bollire si può mettere il tappo e tenere in un luogo chiuso. Un altra soluzione sarebbe quella di portare i bambini in una fattoria didattica nel periodo della vendemmia.
Nelle piccole realtà la vendemmia è tutt'ora un rituale che coinvolge molte famiglie pertanto anche i bambini che hanno così occasione di apprendere tramite l'esperienza diretta. Per molti bambini invece non è così e il fatto rimane un evento astratto. Alla scuola spetta oggi anche il compito di trasmettere questo tipo di saperi, non solo la riflessione sulla vendemmia ma anche soprattutto come avviene e con quali procedure, onde evitare che i bambini credano che le bottiglie di vino crescano sugli alberi. A volte queste saperi vengono trascurati per dar spazio a cose ritenute più rilevanti. Nella scheda scaricabile questo racconto e un'attività correlata di aprendimento e approfondimento sulla vendemmia.

La vendemmia
Da quando sono nato vivo in città, a settembre quando dai miei nonni si fa la vendemmia per via del fatto che sono iniziate le scuole, non mi è stato mai permesso di parteciparvi. Durante le vacanze estive il nonno mi ha promesso che sarebbe venuto a prendermi per farmi conoscere questa festa speciale che io non ho mai visto.
Si è presentato di sabato sera e io ero già pronto coi miei bagagli. Dopo qualche ora di viaggio siamo arrivati al paese. L’indomani è suonata la sveglia prestissimo, ma io ero già sveglio perché non vedevo l’ora. Ci siamo recati nella vigna carica di grappoli rossi e maturi. Mi sono stati dati dei guanti enormi, delle piccole forbici e la raccomandazione di non tagliarmi le dita.
C’erano tutti gli zii e gli amici venuti per l’occasione: era una vera festa. Al termine tutta l’uva è stata caricata su un grande carrello e portata nel cortile del nonno. Lì c’erano tanti attrezzi nuovi che vedevo per la prima volta: la pigiatrice dove l’uva è stata gettata, macinata e trasformata in mosto. Nel tino il mosto è stato a messo a fermentare. Il nonno mi ha spiegato che il mosto dopo che ha fermentato viene filtrato con il torchio e poi messo nelle botti e solo dopo alcuni mesi diventa vino. E’ stata una giornata bellissima e piena. Tante volte ho sentito questo racconto dai genitori e dalle maestre. Viverlo è stato molto bello.
Nel pomeriggio i miei genitori sono venuti a riprendermi ero stanco e appiccicoso ma felice!


Continua a leggere...

domenica 20 settembre 2009

Poesia: Vendemmia in rima

Periodo di vendemmia e nei paesi odore di mosto per le strade, gran via vai di rimorchi carichi di grappoli d'uva.
Come far  finta che tutto questo non accada anche se si vive in città?
La vendemmia è un rituale antico e uno dei più celebrati, senza pretesa di voler far concorrenza ai grandi poeti questa filastrocca serve a chiaccherare allegramente coi bambini di questa tradizione, a farli partecipi di un evento che in pochi ormai hanno la fortuna di vivere. In questi giorni io presenterò la poesia, la prima di un unità didattica interamente dedicata alla vendemmia, il secondo sarà un racconto, che pubblicherò domani, e il terzo un'attività di approfondimento. Le attività si legano a quelle di Italiano, i bambini mentre scrivono imparano le regole grammaticali e i contenuti.

Image Courtesy of Sottocoperta.net

Vendemmia in rima
E’ una festa nella vigna
quanto arriva la vendemmia.
Schiaccia l’uva il contadino
mette il mosto nel suo tino.
Dopo aver per ben pressato
nella botte è trasferito.
Dopo dorme mesi e mesi
senti solo il brontolio,
un leggero ribollire,
quasi un timido brusio.
Per la festa tutti all’erta
ora avviene la scoperta.
Sarà vino o sarà aceto?
Ma che dico è uno scherzetto!

(Rosalba)
Continua a leggere...

sabato 19 settembre 2009

Scheda-ritaglio per apprendere l'ordine alfabetico

In questa scheda sono contenute tre tipologie di attività per insegnare ai bambini l'ordine alfabetico. Nel post precedente abbiamo visto una sequenza alfabetica dove andavano inserite le lettere mancanti, stavolta facciamo ritagliare e incollare le parole e il relativo disegno. Si può aiutare gli alunni scrivendo l'alfabeto alla lavagna in modo da avere la traccia da seguire. E' importante che nell'apprendere l'alfabeto riescano a memorizzare le lettere prima e dopo ciascuna lettera. Si può animare l'attività facendola tutti assieme parola per parola e ripetendo a voce alta l'alfabeto. Se è lunga si può fare una parte delle parole e poi far terminare a casa.
Questa attività è utile per iniziare a breve le ricerche nel vocabolario. C'è da dire che con il dizionario digitale non serve conoscere l'alfabeto in quanto è sufficente scrivere la parola o addiruttura l'inizio per trovarla con la funzione cerca. Anche se esistono le teconologie è giusto far conoscere entrambi i modi ai bambini.
Chiaramente queste sono attività di supporto per condurre  gli alunni a perfezionare il gesto grafico e richiamare alla memoria le difficoltà ortografiche conosciute, dureranno appunto il tempo di un ripasso, utile anche per continuare a renderci conto di cosa occorre rinforzare in ciascun bambino al rientro a scuola. La scheda è completata da due ulteriori attività che si possono realizzare a casa o nei giorni successivi.
Questa attività è adatta per la classe seconda e terza Primaria.

Nota: per stampare la scheda con il carattere Learnig-curve, il carattere deve essere installato nel vostro Computer con le modalità illustrate nel post precedente. Per qualsiasi chiarimento non esitate a chiedere.
Continua a leggere...

venerdì 18 settembre 2009

Attività classe seconda Primaria: ricomincio dall'alfabeto

I primi giorni della classe seconda nella scuola primaria è bene proporre un robusto ripasso di Italiano. Per fare questo è meglio cercare di vivacizzare l'attività.
Si può proporre un gioco alla lavagna con le lettere dell'alfabeto, scriverlo in sequenza e dicendo ai bambini che siccome avete la memoria corta ne salterete qualcuno e che loro nel quaderno dovranno riempire lo spazio vuoto lasciato dalle lettere dimenticate. Occorre specificare che quando si ripete l'alfabeto la lettera che si pronuncia è diversa da come la leggiamo nelle parole, facciamo notare il suono "puro" delle lettere e il suono corrispondente nell'alfabeto. L'alfabeto va proposto nella sua interezza compreso di lettere straniere, perchè nel nostro vocabolario ci sono parole che le contengono e perchè le conoscono ormai con la lingua inglese e non ha senso trascurarle ora per doverle introdurre dopo.
La consegna sarà la seguente "dopo aver completato l'alfabeto con le lettere  mancanti, cerchia tutte le vocali di rosso" come vediamo nella scheda riepilogativa scaricabile.

Nella scheda le lettere si possono ritagliare e incollare sul quaderno e colorarle distinguendo tra consonanti e vocali. Questa attività di può fare anche al termine della classe prima, quando gli alunni sono abbastanza sicuri nella lettura.
La scheda contiene un carattere in corsivo: il Learning-curve; è molto simile al corsivo usato a scuola, si può scaricare da questo sito http://www.dafont.com/learning-curve.font, andare su download copiare il file dopo averlo dezippato e incollarlo nella cartella "Caratteri" nel Pannello di controllo. Potrete così usare anche per i lavori da dare ai bambini il carattere corsivo che si usa a scuola. Nel computer dei docenti non può mancare questo tipo di carattere.
Download attività "ricomincio dall'alfabeto"
Continua a leggere...

giovedì 17 settembre 2009

Attività per costruire l'identità di classe

Tra le prime attività da farsi nei primi giorni di scuola, sia in quella Infanzia che nei primi due anni di quella Primaria, è iniziare a lavorare sull'identità del gruppo classe. Nel gruppo classe va promosso il senso di appartenenza, il sentirsi parte importante di un gruppo. Persino il tanto discusso Facebook ha tra le sue finalità  anche l'intento di ritrovare comunità che con il tempo si sono perse. Va da se che il collante fra un gruppo di alunni che passa assieme una parte rilevante di tempo, in una parte della vita altrettanto importante e significativa come quella dell'Infanzia, è un ingrediente base della ricetta che permette di sollecitare un buon apprendimento, che stimola la voglia di apprendere, che suscita anche una sana competizione (intesa come voglia di fare bene e di migliorarsi) oltre che individuale anche di e per il gruppo.
Sula porta della nostra aula in bella evidenza c'è ora un bruco tutto colorato dove metteremo domani le foto realizzate oggi. Perchè il bruco? Perchè ogni parte rappresenta il singolo, strettamente collegato al resto del corpo: la parte e il tutto. Sta sulla porta verso l'esterno perchè è la carta d'identità della nostra aula, comunica immediatamente a coloro che entrano che non troveranno 18 bambini isolati, ma una classe con una sua identità, con un suo modo di essere con dinamiche che stanno strutturandosi, con sue peculiarità e caratteristiche di gruppo. Nel gruppo poi le singole individualità si esprimono per poter dare il proprio contributo, per poter affermare in fine la propria individualità. In un continuo rimando di incoraggiamenti e accettazione di ciascuno. Resta inteso che il nostro non è per definizione un gruppo chiuso bensì aperto alle novità sensibile alle proposte, al cambiamento e alle novità:
Il bruco è fatto da semplici cerchi, stampati su carta colorata, ritagliati e assemblati con nastro biadesivo. Nel cerchio della testa metteremo due foto piccole raffiguranti le maestre, in ogni cerchio del corpo la foto dei bambini a forma di cerchio. Per le antenne come dimensione ho utilizzato delle tazzine di plastica per il caffè.
Qua il download del progetto con le forme pronte da stampare e ritagliare.
Continua a leggere...

lunedì 14 settembre 2009

Reperire in rete copertine da colorare per le discipline

Una richiesta fattami da più parti e anche dall'amica Lella è quella di copertine da colorare per i quaderni per le diverse discipline e educazioni. Ne ho trovato molte in diversi siti. Era mia intenzione prepararne una serie ma lo trovo un lavoro inutile in quanto in rete sono già presenti molte copertine da colorare, alcune pubblicate anche di recente. Pertanto indico i siti dove è possibile scaricarle per poter poi fornirle agli alunni in modo da abbellire i quaderni già al loro primo utilizzo. Io fino all'anno scorso non ho utilizzato  copertine pronte, dico il vero ho sempre preferito far fare un disegno libero che illustrasse la materia e se possibile far fare una cornice a piccoli fiorellini o come quelle che si usavano prima con le tre rette in verticale che andavano a formare una treccia. Non so se qualcuno ancora le ricorda...
Questo lavoro l'ho potuto fare utilizzando anche le ore di Arte e Immagine, in quanto è prevista come competenza anche quella di saper illustrare un determinato argomento. Per i bambini di prima ho dato da copiare soggetti pronti. Per chi non fa Arte e  Immagine rimane solo la soluzione di far fare il lavoro a casa (e sono compiti in più!) o dare una copertina pronta.
Pertanto quando il tempo di disegnare non c'è le copertine pronte sono un ottima soluzione per personalizzare il proprio quaderno e iniziarlo in maniera ordinata....
Trovate le copertine da colorare su:
- disegni.calshop.biz
- http://www.ntacalabria.it/vario/disegnidacolorare/scuola/copertine_quaderni/index.htm
- mamma e bambini (trovate tante nuove copertine da colorare navigando all'interno del blog)
- scuola da colorare.it (basta iscriversi con una mail e potete scaricare gratuitamente alcune copertine, verrete poi aggiornati sulle novità del sito)
                                       Tratta da Mamma e bambini       Tratta da scuola da colorare.it
Continua a leggere...

Poesia: Settembre

Una poesia per settembre, il mese del ritorno a scuola con riferimenti al cambiamento del clima, il passaggio dal calore intenso di agosto ai primi flebili cambiamenti autunnali, i raggi dorati del sole, il venticello birichino. Il bello del ritorno alle cose quotidiane, assaporare il piacere di compiere gesti consueti che si rinnovano di anno in anno. Così è anche a scuola, lavorare nel calore accogliente di settembre con le finestre aperte, fare provvista di sole, che l'autunno e l'inesorabile inverno porteranno via. Perdersi ogni tanto nei ricordi estivi, il mare, gli amici e pensare che altre estati ci saranno dopo un anno di lavoro, nel frattempo altre feste allieteranno il nostro lavoro scolastico con altri colori e sapori.
Settembre
L'abbagliante calore estivo
ha lasciato il posto
a caldi raggi obliqui.
Saltellano luminosi e allegri dalle finestre
sui banchi di bimbi distratti,
persi nei ricordi
di giochi, di corse,
 di echi di rumori vacanzieri.
Il venticello fresco
sfoglia irriverente le pagine,
riportando il pensiero
al dovere imminente.
Settembre paziente
ricopre di un velo dorato
le nuove giornate indaffarate.
(Rosalba)
Image of courtesy  Smashing Magazine

Download Poesia: Settembre
Continua a leggere...

sabato 12 settembre 2009

Realizzare un mappamondo per imparare la geografia

La costruzione di un mappamondo si presta ad essere realizzata in  tutte le classi di scuola primaria e nella scuola Infanzia: ovviamente i bambini avranno necessità diverse di supporto.
Vi occorre: un palloncino di quelli spessi che assumono forma tonda dopo essere stati gonfiati, della colla per cartapesta, realizzabile con una parte di farina e una parte di acqua, delle strisce di carta tipo quotidiano, dei pennelli per distribuire la colla, pennarelli, colori a tempera tra cui il bianco per il fondo su cui eseguire il disegno dei continenti
Dopo aver gonfiato il pallone e averlo fissato su un supporto vi basterà seguire queste semplici istruzioni nel sito The crafty classroom. Utilizzate un mappamondo di supporto per mostrare bene i confini, chiaramente con i bambini più piccini si può eseguire un disegno generico, anche se in realtà ci sono spesso nelle sezioni di scuola Infanzia alunni che eseguono disegni fedelissimi con la copiatura. Una volta realizzato gli alunni preferiranno usare questo mappamondo più che quelli pronti.
Buon giro del mondo!
Continua a leggere...

venerdì 11 settembre 2009

Etichette-notes in lingua inglese per scambiarsi tenerezze

Mi piace girovagare per blog questo è risaputo, ma soprattutto mi piace quando da un lavoro realizzato da altri riesco a trovare un ulteriore utilizzo. Nel blog Teach Mama, una mamma in apprensione per il prossimo rientro a scuola della propria bimba ha preparato delle etichette per augurarle, ovviamente in lingua inglese "buon lavoro",  regalarle uno smile o semplicemente dirle "ti voglio bene": sono dei teneri biglietti d'amore. Io ho pensato perchè non valorizzare questo lavoro? Intanto mi sembrano utili per le insegnanti di lingua inglese sia nella scuola Infanzia che nei primi due anni della Primaria. Si possono stampare e mettere in una ciottola sulla cattedra e lasciarli usare liberamente ai bambini per communicare i propri stati d'animo: augurarsi una buona giornata, dirsi ti voglio bene, regalare un sorriso. E per fare pace tra i bambini no? Io credo di si.
Gli alunni si divertiranno a leggere o a chiedere cosa c'è scritto, e non c'è nulla di meglio che imparare utilizzando al meglio le parole che si imparano... è il metodo Clil o sbaglio?
All'interno dell'articolo cliccate sulle parole Love note e sarete ricondotti alla pagina del download, aspettate qualche secondo e scaricate le etichette.
Continua a leggere...

giovedì 10 settembre 2009

Prove di ingresso per la classe quinta di scuola Primaria

Ho preparato una serie di prove di ingresso per la classe quinta di scuola Primaria: Storia, Geografia, Scienze, Italiano e Matematica. Non ho volutamente pensato a complesse griglie di valutazione in quanto non ritengo che si debba diventare matti a fare i conti e trovare necessariamente un fascia in cui collocare gli alunni. Cosa servono allora? Servono a farsi un idea delle cose consolidate e delle cose da consolidare. Servono a evidenziare gli aspetti "emergenti" (ciò che sa fare bene) di ciascun alunno e sul quale innestare un eventuale lavoro individalizzato, servono soprattutto per il primo periodo a pensare a eventuali gruppi di lavoro, per attivare le attività di recupero. Il recupero lo penso anche individuale da dare a casa, considerati i tempi ristretti della compresenza ormai del tutto abolita. O il recupero nei laboratori Larsa per chi ancora li allestirà. Credo che un analisi iniziale della situazione serva soprattutto a questo, senza lasciarsi estremamente condizionare da prove negative degli alunni, semplicemente farsi un idea di cosa è bene rispolverare subito o se partire dopo un velocissimo richiamo delle cose, con nuovi argomenti.
Le prove sono in formato word, modificabili e integrabili a seconda delle esigenze, possono costutuire una base per prepararne delle altre:
Continua a leggere...

lunedì 7 settembre 2009

Prove di ingresso per le classi seconda, terza e quarta Primaria

Durante i primi giorni di rientro a scuola, passate le primissime fasi di acclimatamento dedicate ai racconti estivi, al confronto sui compiti che almeno per coloro che li hanno eseguiti è doverosa la restituzione, si può procedere con delle sintetiche prove di verifica, non fosse altro perchè a volte ci sono alunni nuovi ed è necessario sapere cosa conoscono e per capire cosa ricordano gli altri la cui frequenza risale agli anni precedenti. Queste prove non hanno intento valutativo, si possono eseguire anche in più momenti, chiaramente per verificare cosa in effetti è rimasto del lavoro precedente non dovrebbero essere spiegate. Le ho strutturate proprio perchè non siano necessarie troppe spiegazioni ma al contempo contengono indicazioni semplici ed esempi con il quale procedere per ciascun esercizio.
Continua a leggere...

venerdì 4 settembre 2009

I materiali per i bambini che vanno al primo anno di scuola Infanzia e Primaria

Come è ben noto l'acquisto dei materiali a corredo dei primi giorni di scuola è oggi determinato dalle scelte dei pubblicitari piuttosto che di quelle delle famiglie e dei bambini.
Il primo giorno di scuola è uso ormai consolidato che il bambino sia che appartenga alla scuola Infanzia che alla scuola Primaria  arrivi con un bagaglio bello e pronto di prodotti commerciali.
Ecco di seguito alcune indicazioni per i genitori che non vogliono cedere in maniera esclusiva all'aspetto puramente commerciale del primo giorno di scuola.
Centrare tutto sull'acquisto dei nuovi materiali più alla moda, se da una parte può essere una fonte di attrazione per l'alunno che si ritrova pieno dei gadget del personaggio preferito (lo scorso anno per inciso erano le Winks per le femminucce e i Gormiti per i maschietti) può portare ad una percezione fuorviante sull'utilizzo stesso dei materiali e di quanto sia poco importante una copertina reclamizzata.
Di contro il genitore che in maniera determinata supportato da una (giusta) avversione per il business che si cela dietro ogni nuovo rientro a scuola, rischia di fare del proprio figlio un diverso privandolo del tutto di una divisa che i bambini già dai primi momenti di scuola commentano e del quale fanno bello sfoggio.
Quale è la strada giusta? Come sempre e manco a dirlo, la strada giusta sta nel mezzo, nella mediazione di cui un saggio genitore sa farsi portavoce, con un occhio attento ai messaggi giusti da dare al proprio figlio, uno alle spese e uno al consentire al bambino di vivere serenamente questa delicata fase della sua vita.
Non va bene quindi chi cede a ogni singolo capriccio del bambino e compra un corredo completamente firmato (non sono pochi lo posso testimoniare!) e non va bene chi addirittura costringe il proprio bimbo ad utilizzare solo ed esclusivamente materiali ereditati da cugini, fratelli o pagati meno perchè veri e propri avanzi di magazzino.
Partendo da ciò che occorre intanto escludere gli acquisti superflui e aspettare a comprare quando l'insegnante avrà dato specifiche indicazione anche per evitare li sprechi; analizziamo cosa deve avere nello zaino un bambino il primo giorno di scuola.
Intanto proprio lo zaino, è un articolo di cui gli alunni vanno particolarmente fieri, io suggerirei qui di risparmiare il giusto arrivando ad un compromesso, di controllare la qualità e di sceglierlo magari alla moda, ma negoziare con il bambino, che salvo incidenti  di percorso, lo zaino durerà almeno due anni se non tre.
L'astuccio deve essere funzionale quindi qua siate decisi, meno pubblicità ma forbici che funzionano, colori di qualità: lo scorso anno abbiamo buttato decine di colori le cui mine spezzate già dall'acquisto non erano utilizzabili.
Quando poi dovete ripristinare nell'astuccio ciò che il bambino ha smarrito, non comprate griffato, generalmente si perderà di nuovo e sono soldi gettati via. Comprate piuttosto un temperino di metallo, una gomma da cancellare bianca e funzionale, una matita con la punta di colore medio.  Di recente sono state lanciate le matite per destrorsi e mancini che facilitano l'impugnatura, non affrettatevi e chiedete lumi agli insegnanti. Solo pochi bambini ne hanno necessità.
I quaderni: io direi assolutamente vietati quelli con le copertine griffate. Se proprio dovete compratene uno all'inizio poi ripiegate su copertine più anonime e badate alla qualità della carta, evitate la carta troppo sottile, l'alunno alle prime armi preme molto sul foglio nella fatica di scrivere e spesso buca il foglio o non può scrivere dall'altra parte per via dei segni. La carta spessa aiuta a ovviare questo problema.
Cestinetti e/o contenitori per la merenda, alcuni li regalano (è un regalo poi?) con le merendine, se non avete nulla in casa da utilizzare createne uno voi come spiegato in questo post del blog Frugal Family Fun blog, realizzato con del jeans ricavato da pantaloni ormai smessi. Insegnate al vostro bambino a non vergognarsi delle cose realizzate dalla mamma, anzi fate capire che ciò che è creato con le mani è segno tangibile del bene che volete al vostro figlio (e lo so è un pò dura come impresa) ma perseverate e provateci ugualmente.
L'abbigliamento: anche qua vale il discorso buonsenso, non esibiamo il bambino-griffe, non è carino vedere un bambino vestito come un adulto-morfo, comprate abbigliamento comodo, di fibre naturali e se vi dilettate di cucito inserite nell'abbigliamento quotidiano un pezzo realizzato con le vostre mani, accostato a qualcosa di comprato pronto. Le scarpe devono essere comode e ne servono più di un paio perchè i bambini sudano, vietate le scarpe che emulano quelle degli adulti (questo riferito a certe scarpe per bambine). Ma scarpe da bambino per bambino, badate più alla comodità che al personaggio dei cartoni che pubblicizza.
Le copertine: per i primi giorni mettete le copertine ai quaderni, soprattutto se volete conservarli, utilizzate del semplice cellophane resistente che fisserete all'interno della copertine con nastro biadesivo, costa poco e non occulta il quaderno. Io eviterei le copertine volanti, si spostano di continuo e proteggono relativamente e sono pure care. Anche per i libri (ormai tutti a fascicoli per contenere il peso dello zaino)  copertina rigorosamente trasparente con nome etichettato.
Etichette da stampare per libri e quaderni ne trovate a iosa sul web e anche in questo blog.
Che altro dire? E' sempre opportuno non cedere a tutte le richieste dei bambini, d'altro canto è bene non essere eccessivamente rigidi con essi in quanto ancora non capiscono il perchè dei nostri no, spiegate con pazienza, cercate di concordare e di mediare, portandoli con gradualità sulle vostre posizioni. Quello che ora faticano a capire è un sicuro seme per il futuro, una coscienza ecologia e incline ad un uso corretto dei materiali si forma già a questa età ma con piccoli passi.
Image of Courtesy Blog.Panorama.it
Continua a leggere...

giovedì 3 settembre 2009

Serie di contrassegni per scuola Infanzia e Primaria: fiori e frutta

Ecco una serie di contrassengi di grandi dimensioni per la scuola Infanzia e per la scuola Primaria, come segnaposto o per contrassegnare i raccoglitori, un gruppo ha come soggetti la frutta e l'altro i fiori. Mi è sembrato utile preparare questi contrassegni in formato più grande pronti da stampare in formato word, il nome dell'alunno si può scrivere a parte e mettere sotto al disegno. 
Io ho sempre preferito l'utilizzo di immagini grandi e colorate facilmente identificabili dagli alunni, che progressivamente li memorizzano e si affezionano al contrassengo scelto. I disegni sono gli stessi che ho utlizzato per le etichette in questo post, credo che facciano bella figura anche come contrassegni e segnaposto, certo sono tradizionali e richiamano molto le attività di classificazioni, ma d'altronde siamo a scuola e forse è giusto che anche i materiali che proponiamo abbiano una loro coerenza interna.
Cliccate sulle immagini  per scaricare i contrassegni.
Continua a leggere...

martedì 1 settembre 2009

Etichette adesive per quaderni, libri e raccoglitori

In vista della preparazione dello zaino degli alunni, ma anche per catalogare i materiali dei quaderno ad anelli degli insegnanti, ecco due  diverse serie di etichette per libri, quaderni e raccoglitori in formato word: fiori e frutta, stampabili comodamente a casa su carta adesiva,  realizzati su rettangolo dal bordo blu con angoli stondati.  I disegni sono in formato png  molto accattivanti per via dell'effetto lucido. Se trovate in commercio la carta lucida (e la trovate di sicuro) per la stampa o carta fotografica, la consiglio perchè il risultato della stampa sarà davvero notevole data la qualità dei disegni. Per gli alunni di scuola Primaria che necessitano di etichettare quaderni e libri a fascicoli,  queste etichette sono l'ideale anche per poter variare con i soggetti, la grandezza inoltre rende identificabile subito il quaderno.
L'anteprima mostra la tipologia delle etichette: cliccare direttamente sull'immagine scelta per scaricare il file.
Continua a leggere...
 

Lettori fissi

Chi sono

La mia foto
"Si impara scambiando conoscenza"

Crescere Creativamente: per bambini e non solo Copyright © 2009/2015 Gadget Blog is Designed by Ipietoon Sponsored by Online Business Journal

Questo blog è visibile in maniera ottimale con IE7 - IE8 - Firefox

Privacy Policy and Privacy e Cookie