di Maestra Rosalba

giovedì 31 marzo 2011

Addobbare Gli Spazi Della Scuola A Primavera

Colorare e rendere accoglienti gli spazi scolastici è oltre che una divertente attività didattica, un obbligo perché raramente le scuole sono accoglienti di per sé. Lo diventano semmai attraverso le creazioni di   bambini e maestre. Non è la stessa funzione degli spazi casalinghi ma gli somiglia molto: personalizzare pareti, angoli e anditi è riempire della nostra personalità, abbellire i luoghi e rendere visibile a chi entra il nostro lavoro. Solo che lo si fa proveniendo da famiglie diverse e diventando una "famiglia della scuola".
Dare quindi connotazione agli spazi nel periodo in cui li occupiamo, sentirli nostri è una attività socializzante e ci rende responsabili di quegli stessi spazi. Non basta dire dire la scuola è di tutti, perchè automaticamente la si viva come un proprio spazio. Sentirla un territorio di appartenenza è agire, collaborare, utilizzare,  abbellire e quindi rispettare uno spazio dove passiamo tante ore dell'infanzia per i bambini, e per le maestre nella loro vita lavorativa.

E' Primavera
L'arrivo della Primavera è naturalmente un occasione per risvegliare e riempire la scuola di colore. Vuotate le pareti dei contenuti Carnevaleschi, l'impulso è far fiorire finestre, nuri e perfino soffitti.
Qualche scritta colorata, qualche ochetta (quella dello scorso anno qui) riciclata, un po' di fiori presi da Maestra Mary o disegnati a mano libera.


Il muro della Poesia in erba
E poi poiché anche i muri parlano, che ne dite di realizzare l'angolo della Poesia in erba?
Se anche nelle vostre classi i bambini si esercitano nel mestiere di poeti, scrivendo su fogli colorati e tracciando con poche parole le emozioni che solo il cuore di un bambino: lasciare sgorgare incantando ma non sapendo di incantare. Una scritta colorata e il gioco è fatto... e che orgoglio!
I bambini hanno preparato a casa i foglietti. Ora che sono grandi si organizzano anche da soli.

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mercoledì 30 marzo 2011

Carnevale Della Fisica #17 Dai Maghimatici

Sul sito dei Maghimatici Laboratori Scientifici c'è la diciassettesima edizione del Carnevale della Fisica, il tema iniziale, proposto prima dei fatti del Giappone era il Nucleus, e come specificano i Maghimatici:
Nucleus, voleva essere celebrativo, in quanto proprio nel 2011 ricorrono i 100 anni dalla scoperta del nucleo atomico, da parte del fisico neozelandese Ernest Rutherford, mentre era Professore all'Università di Manchester (UK). Rutherford vinse il Premio Nobel per la Chimica nel 1908, per la scoperta della natura della particella alfa, e in quell'occasione ebbe modo di dire: In vita mia mi sono occupato di tante trasformazioni, ma nessuna è così stupefacente come quella che mi ha fatto diventare in un attimo da fisico a chimico.

E' stato naturale che l'asse del Carnevale si sia spostato verso l'attualità della tematica e alle vicende che si sono sviluppate in questo mese di marzo. Il resto è storia recente e purtoppo futura.
Il Carnevale della Fisica #17  sul sito dei Maghimatici.
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lunedì 28 marzo 2011

Presentare, Creare E Utilizzare Le Mappe Nella Scuola Primaria

Nelle materie di studio l’utilizzo degli schemi, che analiticamente e con metodo permettono di ricordare i punti chiave dei contenuti, sono una necessità prima di tutto metodologica.
Ma creare mappe, siano esse mentali che concettuali, è un’attività che deve porre come presupposto, il fatto che non solo si capisca come si devono costruire rispetto ai contenuti, ma anche come leggerle e interpretarle poi durante lo studio.
La mappa concettuale per lo studio della geografia ad esempio, è fatta spesso di argomenti che stanno insieme gerarchicamente, le caselle più grandi della mappa comprendono gli argomenti nelle caselle più piccole, ma deve evidenziare anche i collegamenti trasversali, ad esempio:

--> aspetto antropico -->sfruttamento delle risorse (vedi immagine sotto).

La mappa concettuale, quindi, è uno strumento che inizialmente va costruito  in classe con gli alunni, anche con semplici disegni alla lavagna, per condurli pian piano all'ideazione di gruppo prima e in seguito individuale, delle mappe necessarie alla sintesi, allo studio e all’approfondimento.

Imparare a ordinare le idee:
- Iniziare con diagrammi di flusso.
- Presentare e disegnare alla lavagna (anche LIM) semplici mappe, poco articolate.
-Creare le mappe più complesse con i bambini, procedendo in modalità “passo passo”, utilizzando un testo di riferimento, ad esempio se si tratta di Geografia: un paesaggio, la montagna o una regione.    
-Utilizzarla contestualmente mentre si analizza il testo, rintracciando la collocazione dei contenuti, perché si trovano in quella posizione e a quale categoria appartengono.
- Infine fare realizzare da soli le prime mappe, fornendo brevi testi di argomenti semplificati.

Sotto un esempio di mappa che nel dettaglio indica cosa studiare di un ambiente, ma spiega anche in modo efficace come i contenuti sono gerarchicamente organizzati, con parole chiave che ne contengono altre, che a loro volta comprendono altri argomenti.
Una mappa affinchè raggiunga il massimo grado di fruibilità,  deve illustrare efficacemente l'organizzazione dei contenuti al primo impatto visivo, almeno per le prime fasi del suo utilizzo. E' bene presentarle con prudenza quando i contenuti sono articolati e ramificati. Il bambino non riesce a connetterli tutti in maniera logica e a cogliere tutti i legami. L'introduzione della complessità deve essere graduata e ben spiegata.

Ho testato diversi programmi per la creazione di mappe e fra i tanti ho trovato facilissimo da usare XMind, nella versione free, dopo averne visto qualcuna anche con la collega.  Inizialmente lo userò in maniera guidata in laboratorio e con la LIM,  poi chiederò agli alunni di riprodurre mappe pronte, per utilizzarlo poi per la mappatura di testi semplici. Il programma ad esempio, consente di creare nodi espandibili, utili a far comprendere  come ogni argomento ne possa contenere un altro.

Mappe e DSA
Infine, ma non in ordine d'importanza, da sottolieare il ruolo che le mappe giocano rispetto agli alunni con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), esse sono diventate strumento  indispensabile per facilitare lo studio, la memorizzazione e la comprensione a livello generale dei contenuti oggetto di studio. 
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domenica 27 marzo 2011

Il Progetto Navigare Sicuri Di Telecom Italia

Ricevo, e volentieri giro ai lettori, la segnalazione del progetto Navigare sicuri di Telecom Italia.
Progetto che nell’ambito del protocollo d’intesa con il MIUR-Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e in collaborazione con la Fondazione Movimento Bambino e Save The Children, intende sensibilizzare i bambini, gli adolescenti, i genitori e gli insegnanti a un uso attento e consapevole del Web.

Il sito
Il progetto si avvale di un sito completamente rinnovato all'indirizzo web http://navigare.org/, all'interno del quale si possono  trovare tutti i giorni News, informazioni e strumenti utili per essere sempre aggiornati in materia di sicurezza e protezione.

Il tour nelle scuole
Il progetto prevede anche un Tour nelle Scuole, una importante attività di formazione itinerante che, dopo le prime tappe autunnali in Piemonte, Sardegna, Campania e Lazio attraverserà l’Italia nei prossimi mesi e toccherà le piazze e le scuole di numerosi capoluoghi. Primi appuntamenti in Abruzzo e Toscana, dopodiché, a seguire, in numerose altre regioni. Il calendario completo si può consultare a questo indirizzo web 
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sabato 26 marzo 2011

Cartoncini Per la Primavera E La Pasqua Con Le Impronte Delle Dita

Questi cartoncini, li ho pensati per la primavera, e per l'imminente Pasqua, in particolare quelli con i pulcini ben si prestano alla festa imminente, uno dei simboli della nascita, comune a tante culture.
Facili e intuitivi, sono adatti ad essere realizzati dai bambini del Nido, nella scuola Infanzia e nella scuola Primaria, senza contare i piccoli di casa, per le mamme che amano l'arte e l'espressività. Per i piccoli è meglio usare colori a dita o adatti alla manipolazione.
Il risultato è un cartoncino tenerissimo che poi si può decorare a piacimento, oltre alla fantasia servono:

i polpastrelli, del cartoncino banco o avorio tagliato a misura, gli acquerelli o i colori a dita, un pennellino e una penna nera.
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Realizzazione:
Una volta decisa la misura dei cartoncini, preparare i colori a dita o gli acquerelli inumidendo la pastiglia, intingere il pollice o l'indice per la forma più grande e il mignolo per la testa. Fare asciugare e terminare  disegnando i particolari, come in foto. Decorare il cartoncino a piacere, ad esempio con le forbici a zig-zag, un  nastrino...

Topini, gattini, coccinelle, pesciolini piuttosto che ragnetti, uccellini... vi viene in mente altro?
[via]
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giovedì 24 marzo 2011

Lavoretto Di Pasqua: Il Cestino Primaverile A Forma Di Fiore

Una piccola idea per il lavoretto di Pasqua di Aprile 2011.
Già altre volte s'è detto che i lavoretti per la scuola, Infanzia e Primaria, dovrebbero avere come caratteristica principale quella della facilità di realizzazione, anche perchè i motivi per il quale si realizzano sono principalmente didattici: far esercitare i bambini nella realizzazione di un manufatto (quindi più ci mettono le mani più lo sentono loro) e portare a casa un segno della festa. Per i miei alunni di terza ho preparato questo prototipo che proporrò domani durante l'attività di arte e immagine. Un cestino completamente di cartoncino.  E' piccolo e per realizzarlo bastano anche i ritagli di altri lavori. Il cartoncino deve avere colori in contrasto, poi l'abbinamento sarà quello che piace di più ai bambini. Io ho utilizzato dei ritagli abbinando per la mia prova il colore arancione e verde brillante.

Occorrente e misure:
- una striscia di cartoncino da 19 cm di lunghezza (compresa la sovrapposizione) e alta 4,5 cm,
- un pezzo di cartone arancione,
- una cucitrice,
- attaccatutto,
- un nastrino riciclato per decorare,
- del materiale per riempire tipo paglia o tulle,
- ovetti di cioccolato.

Esecuzione unire la striscia di cartoncino verde e fermare con due punti di cucitrice. Poggiare il cilindro ottenuto sul cartoncino arancione e disegnare un cerchio, tagliare lasciando mezzo cm di margine. Tagliuzzare i margini e piegarli, distribuire l'attaccatutto nel margine del cilindro, infilare il fondo e tenere fermo finchè non si fissa.


Disegnare un petalo di 4 cm nel punto più largo e di lunghezza di 5,5 cm compreso un cm di margine da ripiegare. Per contornare tutto il mio cilindro ci sono voluti otto petali delle dimensioni indicate. Ritagliate una striscia lunga 15 cm e larga 1,5 cm, per il manico del cestino. Quando il fondo è asciutto iniziate a montare i petali, ripiegatene un pezzetto e fissatelo all'interno del cilindro.
Fissatene due agli opposti e tra i due fissate il manico, con punti di cucitrice.


Finite di fissare gli altri petali. Se vi piace decorate con un fiocchetto o un piccolo biglietto di auguri ripiegato,  infine riempite prima con paglia o tulle,  deponetevi le uova o i cioccolatini.

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martedì 22 marzo 2011

Il Carnevale Della Chimica #3 Dal Chimico Impertinente

Cari lettori, la chimica mi è sempre parsa una cosa difficile, roba da imparare a memoria, complicata, astrusa. E pian piano sto scoprendo, insieme ai miei alunni che la chimica non è solo quella delle formule, la chimica è ragionamento sulla materia: e quando è manipolata con le mani, e scoperta sul campo, anzichè studiata solo sui libri, diventa facile da imparare e ti entra in testa che è una bellezza.
Questo solo per dire, a chi è curioso di chimica, che è in onda il terzo carnevale della chimica da Paolo Gifh del Chimico Impertinente, che così ci invita alla lettura di questo Carnevale che ha come tema l'acqua, una soluzione chimica:

Come eloquentemente anticipato dal titolo, il filo conduttore del carnevale di questo mese verte sulle soluzioni offerte da una molecola comunissima e per niente banale come l’H2O. Non saprei cosa potrebbe rappresentare meglio la chimica se non l’approfondimento di ciò che sta dietro alla semplice coniugazione covalente e un po’ polare che si verifica quando un atomo di ossigeno accoglie nel suo angolare abbraccio due vivaci atomi di idrogeno.

Vale la pena farci un salto intanto perchè è un'edizione straordinariamente ricca e interessante. Da questa edizione il Carnevale è  abbellito da un logo  nuovo di zecca, scelto al termine di un contest. 
Buona Lettura.
Il chimico impertinente
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Il Testo Poetico In Classe Terza: Le Figure Retoriche

Se avete già parlato del testo poetico in terza Primaria ad inizio d'anno, ora è tempo di riprendere la questione da un altro punto di vista.
Dopo aver esercitato la fantasia, conosciuto versi,  strofe e rime, possiamo introdurre qualche dettaglio in più,  facendo comprendere agli alunni di quali strumenti si serve il poeta, per formare le immagini che la poesia riesce a trasmettere in modo così chiaro.

Abbiamo ragionato con gli  alunni che il racconto, sia esso realistico o fantastico, ci porta lungo le strade della fantasia, di cose accadute o che accadranno, di altri luoghi e fatti.
La poesia ci conduce lungo le vie della nostra mente, essa è la strada delle emozioni, ci aiuta ad esprimere i sentimenti che proviamo, realizza l'incontro tra le parole del poeta e la nostra spiritualità.

Le prime e più semplici figure retoriche spiegate ai bambini
E la poesia va colta con il cuore, ascoltata con mente aperta  fino a trovare dentro di noi ciò che cerca di dirci. Gli accostamenti, le similitudini, le personificazioni e le metafore, le figure retoriche quindi, sono tutti modi perchè noi possiamo cogliere il significato di ciò che dice il poeta.
E tutti noi possiamo essere poeti, se comprendendo il potere delle parole, ci giochiamo, le trasformiamo. Perchè alla poesia è concesso quello che non lo è al normale testo. La poesia che pure ha le sue regole rigidamente dettate, pare uscire dai confini della ragione, per entrare in quelli dei pensieri, che si rincorrono a volte come in un gioco a rimpiattino, dividendosi, allontanandosi, incontrandosi, formando nuove e inaspettate immagini.

Quello che segue è la terza parte di una unità didattica intera sul testo poetico, sotto le due precendenti

Il terzo Il Testo Poetico In Classe Terza: Le Figure Retoriche

Il secondo Dalla poesia alla prosa

Il primo Il testo poetico
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domenica 20 marzo 2011

Festa Di Primavera: Una Filastrocca E Altre Risorse Per La Scuola

Ed eccoci al post di Primavera, puntualissimi sulla tabella di marcia dettata dal calendario, ma in anticipo perchè ancora non tira proprio aria di cambio di stagione.
Ma non esitiamo a metterci avanti con il lavoro: ecco una filastrocca per chiamare a raccolta gli animaletti pigroni del bosco. Un modo per giocare con gli alunni scuola Primaria, della scuola Infanzia e del Nido, e dire in coro agli amici animali che è ora di uscire all'aperto.
E per tutte le mamme, i papà e le famiglie che celebrano in allegria la nuova stagione parlando, raccontando e realizzando con i loro piccini.
In calce trovate una serie di link con attività da realizzare, pagine da colorare,  proposte dalla rete per la stagione che inizia oggi. Le altre risorse sono link a proposte dello scorso anno.  

Festa di Primavera

Il sole chiama a raccolta
la tartaruga, il riccio e la marmotta:
"Svegliatevi presto che è ora,
è primavera che aspettate ancora?
In fretta dalle tane uscite
fra i prati di margherite.
E correte nell'erba alta
la calda stagione è arrivata.

Orsù spargete la voce in giro
e ditelo pure al ghiro,
agli uccelli e alle farfalle
siano rosse, bianche o gialle,
che la bella stagione è qui:
si fa festa tutto il dì!"
(Rosalba)

Chiedo cortesemente a chiunque decida di "raccogliere", utilizzare o proporre ai bambini o qualsivoglia persona, di non modificare le poesie e di citare sempre l'autore. Grazie.

- La pagina di risorse lavoretti (non solo per la scuola Infanzia), disegni e idee di Rosalba Corallo.
- La pagina della primavera di Maestra Mary, una miniera di spunti per altrettante attività.
- I bei disegni primaverili di midisegni anche tratteggiati per i più piccini.
- La ricca collezione di disegni da colorare e ritagliare di disegni da colorare gratis.
- Infine i disegni di sottocoperta.
Avete realizzato qualcosa di carino? Segnalatelo nei commenti, integrerò il link nel post.

In questo blog:


Attività didattica d'Italiano: Omaggio alla Primavera.
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20 Marzo Giornata Mondiale Della Poesia 2011

La poesia è una delle più nobili arti umane. Fin dall'infanzia l'uomo prova a raccontare emozioni, sentimenti, a ridipingere e rappresentare la realtà usando le parole. Che sia in rima o che si esprima in versi sibillini essa tenta di comunicare agli altri  ciò che portiamo dentro. Leggere una poesia, commentarla o declamarla è quasi indossare i panni del poeta che l'ha scritta, fare proprio quel momento unico della vita raccontato attraverso le parole.

La poesia nella scuola Primaria
Il momento più toccante dell'insegnamento è a mio avviso, leggere le prime produzioni, i primi tentativi poetici dei bambini, sia che si tratti di filastrocche ricolme di innocenti rime, sia che si tratti di versi sparsi. Nulla è più sublime di un bambino-poeta. Il bambino-poeta non scrive per incantare, non scrive nemmeno per raccontare e affabulare, il bambino-poeta semplicemente esprime se stesso e il suo mondo, scrive comunicando gli affetti più cari. Non per nulla i primi versi sono rivolti alla mamma e al papà o alle prime amicizie.
Se un bambino vi regala una poesia conservatela per la vita. Nessun altro dono sarà cosi puro e sincero. Un giorno magari cambierà idea. Ma i suoi versi avranno scolpito, quasi come sulla pietra, il bene che vi vuole.

Il 20 marzo è la giornata mondiale della poesia
In realtà la giornata è fatta coincidere, secondo alcune fonti, con il giorno dell'equinozio di primavera. Che quest'anno cade il 20 marzo.
A scuola è inevitabile fare riferimento a questa celebrazione, patrocinata dall'Unesco a sottolineare l'importanza della poesia nell'espressione umana. Insegnare ai bambini a esprimersi attraverso i versi è non solo una pratica didattica aderente gli apprendimenti, ma anche un modo per esprimere ciò che si prova, non solo gioia, felicità e amore ma anche frustrazione, tristezza o rabbia, per esprimerli nel giusto modo, trasformando in sentimenti e in parole un momento della vita. Un modo per raccontare inoltre, le immagini del mondo che ci circonda nel bene e nel male.

Ma vi siete mai chiesti come compone il poeta? Come si svolge il duro lavoro di taglia a cuci, disfa e incolla, sposta, aggiusta, ascolta, ripeti?

Ecco un inedita poesia che prova a raccontare come il poeta, "partorisce" i suoi versi

Il poeta

Il poeta accarezza i versi,
li poggia sui fogli sparsi.
Fa volare in aria le parole,
diventano petali accarezzati dal sole.

Ogni rima incastra e poi sposta,
la ripete e la musica ascolta.
Le parole diventano suono
il rumore profondo dell'uomo.

Il pensiero diventa parola,
racchiudila in mano e il tuo cuore vola.
(Rosalba)

Chiedo cortesemente a chiunque decida di "raccogliere", utilizzare o proporre ai bambini o qualsivoglia persona, di non modificare le poesie e di citare sempre l'autore. Grazie.

Per saperne di più sull'utilizzo della poesia come strumento di biblioterapia
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Tipologie testuali nella scuola Primaria: Il Fumetto

Il fumetto ha una storia relativamente recente, sebbene  fin da tempi antichissimi l'uomo ha rappresentato in figure e immagini gli accadimenti più significativi della sua vita. Certamente è una forma testuale vicina ai bambini e  ai ragazzi.
Ma sarebbe un errore relegarlo a quella fascia d'età, dacché dopo gli anni sessanta e oltre, il fumetto è diventato fenomeno editoriale diffuso, esso conserva una categoria di irriducibili (anche collezionisti) nella lettura di fumetti pubblicati ormai da decenni.

Come non ricordare quindi, per i bambini l'attualissimo Topolino, che con i suoi racconti e con le pubblicazioni a tema avvicina spesso a contenuti di stretta attualità e perfino ai programmi scolastici. Merita  un cenno anche il primo fumetto per bambini pubblicato il Italia: il Corriere dei Piccoli, diretto da Silvio Spaventa Filippi, i cui testi erano costruiti in rima come illustrato nella foto in alto.

Fumetto nella scuola Primaria
Ma il fumetto oltre che un modo per esercitarsi nella lettura, per imparare in alcuni casi, è per la scuola Primaria una tipologia testuale, che comunica attraverso una serie di simboli: le nuvolette o balloon, le onomatopee, le vignette.
Un linguaggio che piace ai bambini e che amano riprodurre nei loro elaborati.
Da non dimenticare che il fumetto si lega all'attività con il passaggio al linguaggio diretto a quello indiretto come spiegato qui, si rivela utile con i bambini per rappresentare in immagini ciò che avviene.

Download Attività: il fumetto in classe terza Primaria 
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sabato 19 marzo 2011

Guarda che luna!

Cari lettori,
solo due righe per ricordare a chi passa di qui oggi, che stasera si presenta un'occasione per godere di una luna in splendida forma. In realtà una luna visibilmente più grande, si trova oggi alla minima distanza dalla terra, perigeo, come ci ricorda il sito astroperinaldo. La luna come tutti sanno è il nostro satellite e nei secoli ha ispirato poeti e artisti.

Ecco allora un Fred Buscaglione del 1959, che cantava Guarda che luna, e consentitemi di dedicarla ai papà (so di farlo anche a nome di tante donne) e come al solito anche ai papà che non lo sono biologicamente ma hanno comunque allevato qualcuno, attraverso le idee, i sacrifici e l'aiuto.


Il prossimo aggiornamento del post avverrà con le foto che eventualmente riuscirò a fare! Buona Luna!
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venerdì 18 marzo 2011

Unità didattica: Giochi con l'acqua, si mischia o non si mischia?

L'acqua è un tema così importante nei contenuti della scuola Primaria da essere proposto in maniera ricorsiva nei diversi anni di scuola. Gia in prima e seconda è possibile fare i primi accenni e da qualsiasi parte si decida  di partire: ciclo dell'acqua piuttosto che dalla sua descrizione come elemento si può essere sicuri di non sbagliare. Io ho scelto la seconda possibilità secondo lo step che segue. L'attività è proponibile anche alla scuola infanzia come gioco, con ridottissime spiegazione. Ai bambini il compito di raccontare cosa osservano.

Step 1
Porre del domande ai bambini e lasciare che si esprimano, ovviamente le risposte sono indotte con il ragionamento, perchè i bambini le cose le sanno anche ma non ci hanno mai riflettuto, ovviamente man mano che si procede è bene che si segnino tutto sul quaderno. Si può usare la Lim o la lavagna tradizionale per comporre i testi da copiare mentre si elaborano.  

Cosa è l'acqua
L'acqua è un liquido, si può bere, si usa per lavarsi, per innaffiare le piante, si adopera per le pulizie di  casa.

Com'è l'acqua
L'acqua è trasparente. Possiamo trovarla in forma liquida, in forma solida (ghiaccio) e in forma di vapore (nuvole).

Dove si trova l'acqua
L'acqua si trova in mare, nei laghi, nei fiumi, negli stagni allo stato liquido. Si trova nei ghiacciai (polo Nord e polo Sud e nei ghiacciai perenni delle montagne) allo stato solido. Si trova infine, sotto forma di vapore acqueo nelle nuvole.

L'acqua è in ciò che mangiamo
L'acqua si trova negli alimenti, nella frutta, nella verdura, nella carne, nel pesce e perfino nel pane, perchè l'acqua è usata per impastare la farina. Essa rimane nel pane anche dopo la cottura tant'è vero che se noi lasciamo un pezzo di pane all'aria dopo qualche tempo comincia a diventare duro e secco, perchè l'acqua che c'è dentro evapora.

L'acqua è  dentro di noi
L'acqua non si trova solo fuori di noi. Essa è una parte fondamentale del nostro corpo. Infatti il nostro corpo è fatto in gran parte di acqua. Anche il corpo degli animali ha tantissima acqua.

Possiamo ora dire che l'acqua è il simbolo della vita, senz'acqua non si può vivere ed essa è ovunque.

Step 2
Dopo aver preso in esame questi aspetti e aver scritto suppergiù quanto sopra,  si può passare ad un fase pratica di sperimentazione con l'acqua. Cioè scoprire come l'acqua interagisce con altre liquidi o sostanze solide.

Occorrente:
Acqua, bicchieri trasparenti o contenitori riciclati. Liquidi quali: alcool, detersivo colorato, coca-cola, olio. Sostanze solide quali: zucchero, sale, farina e caffè in polvere (non solubile).
Serve il quaderno per la registrazione dei dati. Potete fare il lavoro per gruppi o solo dimostrativo, tanto i bambini ci riprovano a casa (mamme permettendo).

La prima registrazione è una descrizione di cosa accade, iniziate a far utilizzare ai bambini il linguaggio della chimica, poi si andrà a ritroso spiegando cosa accade, utilizzando il dato visivo.
Noi abbiamo usato i simboli aritmetici più e uguale, e assaggiato di volta in volta ciò che era commestibile.
- Acqua + coca-cola = Il liquido è più chiaro, ha meno bollicine, il sapore è più leggero della coca-cola normale. Abbiamo ottenuto una bevanda più leggera della coca-cola, cioè diluita.  

- Acqua + alcool = L'alcool si disperde nell'acqua mischiandosi completamente, l'acqua diventa leggermente rosa.

- Acqua + detersivo per pavimenti = Abbiamo ottenuto un detersivo più leggero, cioè meno concentrato. Aditado il detersivo concentrato produce più schiuma, quello diluito di meno. Il detersivo del flacone ha un colore più scuro.

- Acqua + olio = Non abbiamo ottenuto nulla perchè acqua e olio non si mischiano, l'olio galleggia nell'acqua. Rimane in sospensione,  separato dall'acqua.

Ora proviamo a sciogliere in acqua le sostanze solide.

- Acqua + zucchero = Lo zucchero si scioglie e l'acqua che prima era insapore diventa dolce. Se continui ad aggiungere sale sopo un pò smette di sciogliersi. La soluzione di acqua e zucchero diventa satura.

- Acqua + sale = Anche il sale si scioglie, l'acqua diventa salata. E succede come per lo zucchero, ad un certo punto non si scioglie più.

- Acqua + farina = La farina non si mischia del tutto all'acqua, che assume un colore biancastro. La farina rimane sospesa in acqua.  Dopo un po' di tempo la farina precipita sul fondo. Se si ha la pazienza di aspettare ancora un po',  la farina si deposita tutta sul fondo e l'acqua pian piano torna lucida.

- Acqua + caffe macinato = Il caffè galleggia nell'acqua che si colora di marrone. Un parte del caffè precipita sul fondo e il resto rimane a galla. Il caffè non si scioglie, rimane sospeso nell'acqua, ma sicuramente rilascia il colore nell'acqua.

Step 3 
Ora è possibile registare i dati in tabella, con tutte le osservazioni.

Step 4
In una seconda e ultima tabella si può rilevare quali miscugli hanno dato origine a soluzioni e quali a sospensioni. A questo punto dovrebbe essere chiaro ai bambini cosa è una sospensione e cosa un soluzione.

Nel file in download che contiene tutta l'attività didattica, si trovano tutti gli step, i contenuti, le foto e le tabelle da stampare e completare.

Sull'acqua in questo stesso blog potete trovare i seguenti argomenti ai relativi link:
e-book In una goccia d'acqua: conoscere e sperimentare l'acqua
bolle di sapone
sperimentare la formula dell'acqua
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giovedì 17 marzo 2011

Un pò e un po' (ma non è un'attività didattica)

Che questo non è un blog di grammatica e purismo della lingua, io l'ho sempre dichiarato. Nè mai ho avuto la pretesa di scrivere cose all'insegna della perfezione. Tant'è vero che quando talvolta i lettori hanno scritto integrando e specificando con il loro contributo, è stata una richezza in più, un valore aggiunto per me in primo luogo e per i lettori poi.
Non sono una scrittrice e non mi avvalgo di correttori di bozze, pertanto qui dentro si trovano tutte le tipologie degli errori: dagli svarioni al computer, quelli che non vedi perchè in testa hai il tuo testo, lì bello e compiuto, e lo vuoi solo veder scritto nel modo più comprensibile; alle scorciatoie come usare pò con l'accento sulla o, anzichè po' con l'apostrofo perchè si risparmia una battuta sulla tastiera, a quelli dovuti alle cose che ho dimenticato e che a volte non mi vado a ricontrollare. 

Bel sito! Chiedo una cortesia: si può evitare di scrivere po' con l'accento, un ORRORE di ortografia che irrita nella lettura? Grazie, Renato

Non pensi lei signor Renato, che m'ha lasciato quel commento che non ho moderato, che io non sappia che po' si scrive con l'apostrofo, perchè è una parola tronca.
Però non creda anche, ora che gliel'ho detto, che non troverà altri errori qui dentro. Se lei avrà la pazienza di leggere ne troverà di certo. Perchè mica una maestra ormai quasi cinquantenne mica può ricordarsi tutta la grammatica, e anche il correttore ortografico dell'editor di testo, pur con il suo onesto lavoro, mica corregge tutto sa...

Sa dopo due anni un po' i miei lettori, colleghi, genitori e viandanti della rete, mi conoscono e mi apprezzano anche con i miei piccoli difetti, sanno che ne sono consapevole. Ma quello che apprezzano e che cercano è lo sforzo di  raccontare una scuola diversa, quella che quelli come lei ricordano (ipotizzo) come la scuola della maestrina dalla penna rossa. E che oggi non serve più.
Mi creda la penna rossa non aiutava a superare gli errori di ortografia allora, e oggi meno che mai. Sappia anche che non è indulgenza verso me stessa, mi creda. Se fossi indulgente non esisterebbe la mole enorme di lavoro che questo sito rappresenta, e che per me è una sorta di diario di bordo del mio lavoro. Ed è tutto lavoro con i bambini. Perchè questo sito è soprattutto uno spaccato di scuola. Non l'enciclopedia Treccani.

Eppoi mi perdoni l'impertinenza, se a me sfugge l'errore grammaticale, a lei sfugge una regola d'oro del web: non usare mai il maiuscolo perchè equivale ad urlare. E dopo che m'ha scritto che questo è un bel sito, m'ha urlato che c'è un orrore che irrita la lettura. Facendo un pò come quegli amici invitati nella casa nuova  che dicono ai padroni "bella casa... come mai non avete fatto gli archi?" e ti ci trovano li bello bello, quello che secondo loro è un difetto.
Che alla fine sa io non invito nessuno a venire qui, semplicemente la porta è aperta per tutti, chiaramente per chi sa vedere, oltre ai contenuti, con un po' di ironia. E se proprio trova un errore, proprio inevitabilmente madornale, una mail come fanno gli amici veri è più che gradita.
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Manuale Di Sopravvivenza Energetica Il Libro di Andrea Mameli

Si è svolta ieri la presentazione, presso la libreria Piazza Repubblica Libri a Cagliari, del libro di Andrea Mameli, Manuale di sopravvivenza energetica, come consumare meno ed essere felici, per i tipi di Scienza Express. Hanno accompagnato Andrea Mameli  nella presentazione, il fisico cagliaritano Michele Saba e il disegnatore Fabrizio Piredda (autore del disegno nell'immagine a lato).

Non sono brava a fare le recensioni, lo sapete io sono una maestra prestata al blog.
Arrivata un pelino in ritardo alla presentazione ho ascoltato sul finire Michele Saba parlare di energia nella storia.
Fabrizio Piredda, anche attraverso il disegno ha sottolineando come il libro di Andrea, per il quale ha realizzato le illustrazioni, sia facile, leggero e positivo. Nessun tono apocalittico quindi ma un invito attraverso le pagine del libro, che tutti possono raccogliere, senza pretese accademiche, orientato a modelli di vita sostenibili e alla positività, perchè il libro si chiude con una speranza.

Andrea Mameli, presentando il suo libro,   ha esordito parlando di   pigrizia, in realtà facendo riferimento a tutto ciò che facilitandoci la vita ne ha ridotto il movimento, a me è venuto subito in mente che questi sono i tempi del tutto e subito e questo a scuola lo vediamo spesso.
Ed ad un certo punto quasi cogliendo il mio silenzioso pensiero si è rivolto proprio alla scuola e ai bambini, ricordando i genitori entrambi maestri elementari. Perchè è dai bambini che si può ricominciare oltre che da noi.
E nel dialogo silenzioso di quel momento, mi sono chiesta se il manuale può diventare anche un po' manuale di scuola, ed ho trovato risposta nel suggerimento  di quelle dritte, di quei comportamenti, contenuti nel libro, che ci fanno stare bene e che alleggeriscono la nostra coscienza di consumatori, talvolta anche così poco attenti al nostro stesso portafogli. E le prime vittime del tutto a portata di mano e dell'indiscriminato consumo sono proprio i bambini, ai quali non forniamo modelli alternativi.

Manuale di sopravvivenza è prima di tutto un modello di vita alternativo. E' proprio dal vivere fuori dagli schemi ordinari,  poco inclini alla riflessione sul nostro agito quotidiano, aggiungo, che possiamo trarre spunti di piacere.

Il libro l'ho solo sfogliato e già ho intravisto spunti e suggerimenti da praticare e del quale discutere in aula con i bambini. Per un certo periodo lo metterò anche a loro disposizione in modo che possano essi stessi proporre gli argomenti discutere in classe.
E materie che si prestino all'argomento ce ne sono diverse: passando dalle Scienze, per l'Educazione alla salute fino a Cittadinanza e costituzione.
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martedì 15 marzo 2011

Bambini, terremoti e informazione

Ad ogni evento sulla terra si accompagnano giorni febbrili. Un mole enorme d'informazione in parte cercata e in parte subita ci si riversa addosso, nel tentativo di dare spiegazione ai fatti, di ipotizzare scenari futuri. Siamo adulti e poco male o ce ne facciamo travolgere, o operiamo un filtro cercando di discernere le informazioni dalle opinioni. Le prime dovrebbero essere il racconto dei fatti al netto delle seconde e le seconde non dovrebbero avere a che fare con le prime. La prima prassi dovrebbe essere dichiarare quali sono i fatti e quali sono le opinioni.


Bambini e notizie
Se poi parliamo di bambini e informazione le cose si complicano assai. Se già è difficile per un adulto discernere e comprendere, figuriamoci per un bambino, sia che ascolti la notizia di prima mano sia che la ascolti riferita dagli adulti. In entrambi i casi  lasciano nei bambini solo sgomento e paura. Diciamolo chiaro i bambini non hanno armi per razionalizzare, per farsi una ragione della realtà delle cose.  Quando ne parlano, riferiscono contenuti generici e usano la fatidica frase "hanno detto che", il riferimento è spesso alle cose sentite dalla televisione e poi argomentate a casa.
Quello che mi è venuto da pensare, in questi giorni, giorni in cui si rincorrono le immagini e le informazioni sono spesso smentite da quelle successive, è che ai bambini spesso non spieghiamo e li rileghiamo al margine di quella frase "hanno detto che", spesso non per la volontà di omettere ma perchè i fatti sono complessi e nemmeno facilmente spiegabili ai bambini.

Spiegare è capire
Eppure è proprio ai bambini che è necessario spiegare, perché spiegare significa rassicurare. Certamente per spiegare occorre un punto di vista alternativo a quelli indicati. quelli dell'approssimazione mediatica e del sensazionalismo. Il punto di vista è quello della descrizione degli eventi, compresi quelli naturali per come si svolgono, il punto di vista obiettivo della scienza che racconta e descrive i fenomeni è quello più adatto per far si che i bambini capiscano. E attraverso la scienza che scopriamo in realtà, che le probabilità che la stessa cosa accada nella nostra vita sono assai basse. E questo quando dobbiamo rassicurare.

Certo ai bambini è difficile raccontare oggi che dobbiamo ancora avere fiducia nelle capacità umane, considerata l'irresponsabilità delle classi dirigenti, irresponsabilità equamente divise al mondo. Quindi dobbiamo avere fiducia nella  nostra stessa capacità di cambiare le cose.

Ci sono cose che possiamo cambiare e forze che non possiamo dominare
Ecco io oggi mi sono preparata un file con un po' d'immagini, ho spiegato ai bambini cosa è un terremoto, cosa è un maremoto e alla fine abbiamo parlato di centrali nucleari. Ho anche spiegato che l'uomo a volte fa anche bene, ma nonostante gli sforzi la natura fa come vuole lei. L'uomo ha imparato a fare tante cose ma i terremoti non si possono fermare, né i maremoti e neppure il vento o l'uragano. Ma questa non è una sconfitta umana, semplicemente abitiamo una pianeta vivo del quale siamo una parte. Possiamo solo cercare di fare il meglio possibile per tenerlo vivo e preservarlo per chi verrà in futuro. L'importante è che facciamo scelte responsabili e consapevoli. Molte di queste scelte le dovrete fare anche voi, perché  noi adulti e anche voi bambini, tutti siamo tutti chiamati a conservare questo pianeta. E mi hanno guardato con un sorrisino pensando ai grandi rettili che un giorno si sono estinti. Ma noi siamo più intelligenti. Forse (ma questo l'ho solo pensato).

Spiegare il terremoto ai bambini
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lunedì 14 marzo 2011

Carnevale Della Matematica #35 su Pi Greco Quadro

Oggi 14 Marzo è il giorno del Pi greco, e nessun altro giorno sarebbe stato più adeguato per la 35 edizione del Carnevale della Matematica presentato nel blog Pi Greco Quadro di Daniele Gouthier che così inizia:
Quando un Carnevale della matematica cade nel Pi Day da che cosa si può partire se non da cerchi, sfere e altre rotondità?
per poi passare ad un ampia carrellata di contributi, molti dei quali  hanno a che fare con il cerchio.

Noi il giorno del Pi greco lo abbiamo festeggiato come ho raccontato qui. Il seguito è stata una fiorente produzione di poesie a casa con l'aiuto dei genitori. Molti si sono divertiti a comporre secondo le rigide regole dei numeri. Le regole rigide dei numeri hanno liberato la fantasia e non è un paradosso.

A voi la lettura del carnevale numero 35 si Pi greco quadro
Disegno di Isabella Mazza
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domenica 13 marzo 2011

Forme Di Testo In Classe Terza Primaria: Il Diario E L'Autobiografia

Il diario e l’autobiografia sono forme testuali, sempre inerenti la forma della narrazione, che si presentano in classe terza di scuola Primaria. Si confanno molto all’età dei bambini, che iniziano proprio in questo periodo a coltivare forme di espressività personale, non solo con piccoli racconti, ma anche attraverso l’appunto scritto degli episodi di vita quotidiana. Al diario spesso raccontano le loro piccole storie e difficoltà durante l’avvicinamento al mondo dei ragazzi. I diari dei bambini sono spesso ricchi di episodi di amicizia e legate a questa anche i litigi e le inimicizie che la caratterizzano.

Un occasione per parlare di emozioni
Anche la presentazione di queste forme testuali è l’occasione per insegnare ai bambini il modo di razionalizzare i fatti, i dispiaceri e le incomprensioni che spesso si verificano nella quotidianità, tra amici e amiche, tra compagni e le compagne, senza trascurare il rapporto con i genitori.
Scrivere aiuta la riflessione, perché è proprio alla rilettura delle nostre parole che scopriamo di aver o esagerato o minimizzato con le nostre reazioni.

Scrivere aiuta a razionalizzare le situazioni
Questo vale anche per i bambini, ecco perché la presentazione delle forme testuali del Diario e dell’Autobiografia sono un occasione per invitare gli alunni che ancora non lo fanno, a scrivere le loro impressioni sulle cose, su quelle belle e su quelle meno piacevoli che meritano una pausa di riflessione per essere poi valutate a freddo. Insegniamo ai bambini a darsi il tempo per capire e mettere insieme un giudizio distaccato sui fatti, senza cadere nei personalismi e nelle dialettiche complottiste, il famoso “ce l’hanno tutti con me”, che spesso sentiamo pronunciare ai nostri alunni e ai figli. Insegniamo loro che spesso il mondo è diverso se guardato con serenità, quando è passato il momento di rabbia. Il momento di rabbia ci può stare ma deve intanto esprimersi i modo adeguato senza che questo comporti azioni del quale poi ci si pente o peggio dannose e sfociare invece in una forme positive di razionalizzazione degli eventi, anche per fare in modo di non doversi ritrovare successivamente nella stessa situazione. Il famoso imparare dagli errori.

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Breve Storia Dell'Unità D'Italia Per I Bambini

Per i tantissimi che cercano in questi giorni un breve storia dell'Unità d'Italia, ho preparato questo  riassunto adatto ai bambini della scuola Primaria e con piccoli aggiustamenti ai bambini di scuola dell'Infanzia, sotto trovate anche il file in download.

L'Italia pre-unitaria
Nel milleottocento l'Italia non era unita come la conosciamo oggi, ma divisa in tanti piccoli stati: il Regno Lombardo-Veneto, il Regno di Sardegna, lo Stato della Chiesa e il Regno delle Due Sicilie, i Ducati di Modena, Massa e Carrara, di Lucca e di Parma, il Granducato di Toscana.
Buona parte dei territori del nord e del centro, fatta eccezione per il Regno di Sardegna che era governato dal Re Vittorio Emanuele I, erano sottomessi all'Austria. Questa situazione rendeva l'Italia una penisola poco sviluppata ed economicamente arretrata rispetto agli altri stati Europei.

Il risorgimento e le società segrete
In questo clima iniziò il Risorgimento, cioè il periodo in cui gli abitanti della Penisola diedero vita alle iniziative per la sua riunificazione. Le persone che s'impegnarono per perseguire l'idea dell'Unità d'Italia si chiamavano patrioti. Ma queste idee di liberazione non potevano circolare liberamente e quindi i patrioti si riunirono in società segrete.  La principale società segreta di quel periodo fu la Carboneria e i suoi componenti si chiavano Carbonari. Svolgevano le loro attività di nascosto per evitare che gli austriaci li arrestassero e imprigionassero. Di tutti i patrioti che s'impegnarono nel periodo risorgimentale si ricordano in particolare Silvio Pellico, lo scrittore di "Le mie prigioni" il racconto del  periodo in cui fu prigioniero degli austriaci e Giuseppe Mazzini che fondò la Giovine Italia mentre era in esilio in Spagna, che auspicava un Italia indipendente e repubblicana.

I moti rivoluzionari e le tre guerre d'indipendenza
L'unificazione non fu un processo pacifico, ma la conseguenza dei moti rivoluzionari, cioè le battaglie contro lo straniero. Ma i moti non bastarono e furono necessarie tre guerre d'Indipendenza per giungere all'Unità d'Italia.
La prima guerra d'indipendenza scoppiò nel 1848, il re di Sardegna, Carlo Alberto, su richiesta dei patrioti Lombardi dichiarò guerra all'Austria, inizialmente vittorioso fu poi sconfitto e dovette lasciare il regno al figlio Vittorio Emanuele II.
La seconda guerra d'Indipendenza scoppio nel 1859 ed ebbe come conseguenza la liberazione della Lombardia e della Sicilia. La liberazione della Sicilia avvenne con l'azione di Giuseppe Garibaldi che aveva un esercito di mille uomini, l'impresa è ricordata come la "Spedizione dei mille". Nel 1861 venne dichiarato il regno d'Italia con capitale Torino.
Ma l'Italia non era ancora del tutto liberata: mancavano il Veneto e il Lazio. Con la terza guerra d'Indipendenza fu liberato il Veneto e ancora restava il Lazio. Nel 1871 i bersaglieri giunsero a Roma e aprendosi una breccia nelle Mura della città liberarono Roma. Con lo spostamento della capitale a Roma fu così completato il processo di Unità.

Donwload file Piccola Storia Dell'Unità D'Italia Per I Bambini

I disegni sul Risorgimento di Midisegni.it

I disegni sul Risorgimento di Maestramary

[Aggiornamento] Antenati Risorgimentali di G. Dea
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sabato 12 marzo 2011

Idee Facili E Carine Per La Festa Del Papà 2011

Man mano che gli alunni vanno avanti nella scuola Primaria è sempre più difficile dedicarsi ai  lavoretti delle ricorrenze. Certamente occorre scegliere e darsi delle priorità.  Le cose da imparare sono tante, il lavoretto di per sè può rappresentare un'attività correlata con Tecnologia o Arte e Immagine. Considerato che queste materie sono previste per un'ora alla settimana, occorre una certa organizzazione, perchè il rischio è quello solito di ritrovarsi a boccheggiare, farsi venire l'ansia e a farne le spese sono i bambini per primi.
Di solito io faccio un conto delle ore, se necessario ne usiamo di più in un determinato periodo, per poi recuperare nei momenti di calma. Non prometto mai nulla di sicuro ai bambini. Perchè il tempo di fare tutto non c'è davvero. Una festività, una ricorrenza si può risolvere anche con un semplice pensiero: una cartoncino o una poesia. Tra l'altro alimentare l'idea del regalino da portare a casa con regolarità non mi pare educativo.
Anche una poesia pur se piccola scritta dai bambini può essere il più bel regalo per il papà. Pensiamoci.
Ecco allora una serie di link (a mio gusto) sulle cose più carine in rete per festeggiare il papà sia che si voglia realizzre un lavoretto o un semplice pensiero passando per le ben note filastrocche o poesie.

L'aeroplanino fermacarte di Maestra Valentina è dolcissimo e facile adatto da far realizzare ai bimbi di scuola Infanzia e quelli più piccini di scuola Primaria.

Un portadocumenti per l'aletta parasole dell'auto e un porta penne da Alessia scrap e kraft.



I cartoncini di sottocoperta e di Scuola da colorare il biglietto cravatta e le altre idee.

Infine le poesie filastrocche tutte e quattro mie creazioni Al papà, Il mio regalo, Tu ci sei e La forza delle idee.
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giovedì 10 marzo 2011

150° Dell'Unità D'Italia: Una Filastrocca E L'Attività Per I Bambini Di Scuola Primaria

Con i bambini di scuola Primaria è possibile centrare l'argomento Unità d'Italia attraverso la materia di Cittadinanza e Costituzione. Certamente è difficile condensare in poche parole tanti avvenimenti e così distribuiti nel tempo, per spiegare loro come avvenne il processo di unificazione della nostra Penisola. E se è facile parlare del senso di appartenenza che poeti e letterati  avevano ben descritto nelle loro opere, più difficile è congiungere i fili di una storia fatta di lunghe aspre battaglie, di sacrificio e abnegazione verso l'ideale dell'Italia unita.

Qualche consiglio per parlare dell'Unità d'Italia
Con parole semplici si può dire agli alunni che l'Italia non è sempre stata come la conosciamo oggi, uno stato unitario, ma bensì divisa in tanti stati, alcuni governati da re e altri addirittura governati da stranieri: facile quindi immaginare il senso di oppressione delle popolazioni. Raccontare che pian piano si è diffusa l'idea di un'Italia unita, non solo in virtù degli ideali e del senso di appartenenza ad un unica terra, tra l'altro ben delimitata da confini naturali che definivano i territori "dell"appartenenza", ma anche dal desiderio di miglioramento delle condizioni di vita, di affermazione delle libertà individuali e collettive di cui il popolo italiano era privato a causa di questa condizione.
Per opera di uomini sensibili e illuminati, e dopo un intenso periodo storico di  lotte politiche e aspre battaglie nel 1861 si è raggiunta la sospirata unità nazionale.
Volendo si può fare riferimento allo statuto Albertino e spiegare poi la nascita della nostra Costituzione a circa ottantanni di distanza dall'Unità d'Italia.
Con gli alunni di scuola Primaria non è possibile entrare nel dettaglio storico, se non forse con quelli di quinta. Ma queste notizie se ben argomentate e supportate da qualche immagine, quali le cartine geografiche del tempo, possono fornire un'idea chiara dei fatti essenziali.

Altre attività e contenuti
Da ricordare che due dei più conosciuti e letti, libri della letteratura per l'infanzia, Pinocchio e il libro Cuore, sono stati scritti in epoca risorgimentale, mentre il primo prende le fattezze della fiaba a lieto fine, il secondo, sicuramente meno letto oggi, narra e descrive il clima dell'epoca.  Al suo interno commoventi episodi di sacrificio a costo della vita raccontano il sentimento risorgimentale e il senso del dovere verso la  patria.
Sono mondi distanti dai nostri alunni e dal loro modo di vivere attuale, eppure forse mai come oggi il momento è adatto ad una rilettura di quei passi, magari per discutere proprio delle differenze, delle responsabilità che allora erano affidate ai giovanissimi.
Il libro cuore così pieno di retorica patriottica, ma forse anche così testimone di un tempo che non è poi così lontano, può aiutare a  comprendere che l'Italia unità ha portato progresso e migliori condizioni di vita anche per quell'infanzia allora così negata.
Alcuni brani dal libro Cuore di E. De Amicis da poter leggere in classe su Liber Liber, particolarmente indicati i racconti mensili con il riferimento al protagonista regionale.

Per tutti una piccola filastrocca
Perchè stare vicini, sentire  compagni i compagni di classe lontani da noi geograficamente, significa coltivare lo spirito di appartenenza, superare le dialettiche oscurantiste  e utilitaristiche che antepongono al bene comune l'interesse privato.

Tutti Uniti
Si mettono in cerchio si stringon le mani
è il girotondo dei bimbi italiani.
Da nord a sud fanno un giretto
lassù dalle Alpi fin giù nello Stretto.
Saltano e danzano, allegri in coro
per la penisola che è tutta loro.
Con un grande abbraccio noi festeggiam
siam tutti italiani e non lo scordiam!
(Rosalba 10/3/11)

Altri materiali a supporto li trovate su:
La miniera di risorse sui 150° dell'Unità d'Italia di Maestra Mary (cui va un grazie infinito), nella sua pagina trovate schede per le attività, bandiere, simboli, coccarde per completare le attività.
La pagina del Quirinale
Su rai.it (come segnalato dall'amica Chiara)
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